Milano, 15enne strangola la ex vicina di casa e ammette il delitto alla madre

Un ragazzo di 15 anni a Milano ha ucciso una donna anziana, sua ex vicina, con strangolamento e colpi di lampada; ha confessato alla madre ed è ora sotto custodia cautelare in attesa di giudizio. - Gaeta.it

Donatella Ercolano

14 Maggio 2025

Un episodio di cronaca nera scuote il quartiere di milano dove un ragazzo di 15 anni ha ucciso una donna anziana, sua ex vicina di casa. La vittima è stata trovata in casa con evidenti segni di strangolamento e ferite provocate con un oggetto contundente. Il giovane ha confessato tutto alla madre poco dopo l’accaduto.

Il ritrovamento del corpo e le prime indagini

Il cadavere è stato scoperto nel pomeriggio in un appartamento del centro di milano. Gli inquirenti hanno accertato subito che la donna era stata soffocata usando le mani o una corda, successivamente colpita ripetutamente con una lampada presente nell’abitazione. La polizia ha recintato la zona per permettere ai tecnici della scientifica di raccogliere le prove sul posto. I vicini, ancora increduli, hanno raccontato di aver sentito rumori sospetti e urla nei giorni precedenti al ritrovamento.

Le autorità hanno svolto un primo interrogatorio tra i parenti della donna, scoprendo che la vittima e il ragazzo non vivevano più nella stessa area da tempo, ma mantenevano un rapporto di vicinato. Il giovane è stato trovato a casa con un evidente stato di agitazione. Il dettaglio che ha risolto il caso è arrivato dalla confessione spontanea fatta alla madre, la quale ha subito avvisato le forze dell’ordine.

La confessione del 15enne e il movente presunto

Il ragazzo ha parlato apertamente con la madre, raccontando di aver compiuto l’atto violento. Non è ancora chiaro il motivo esatto che lo ha spinto a uccidere la donna. Le testimonianze raccolte indicano una possibile discussione o un contrasto tra i due nelle settimane precedenti. Il giovane, secondo quanto emerso, avrebbe manifestato stati d’animo alterati negli ultimi periodi.

Gli psicologi coinvolti nelle indagini stanno lavorando per ricostruire il profilo emotivo e psicologico del ragazzo, cercando di comprendere se ci siano stati segnali premonitori mai ricevuti in tempo da familiari o amici. Il centro di prima accoglienza minorile ha garantito supporto immediato al giovane, che ora si trova sotto custodia cautelare in attesa dell’esito delle indagini.

Le reazioni nel quartiere e le implicazioni legali

La notizia ha provocato forte impressione tra gli abitanti del quartiere milanese. Molti hanno espresso preoccupazione per la sicurezza e per la crescita di tensioni sociali in un contesto già delicato. Le autorità promettono controlli più attenti e interventi mirati per prevenire episodi simili.

Iter giudiziario e situazione del minore

Sul piano giuridico, essendo il responsabile un minore, la procedura prevede un iter diverso rispetto agli adulti. Il ragazzo sarà affidato a un giudice per i minorenni che deciderà il percorso da seguire tra carcere minorile o misure alternative, a seconda delle valutazioni sul grado di pericolosità e riabilitazione. Le udienze avverranno nei prossimi mesi, mentre gli esperti continueranno l’accertamento di tutti i dettagli che hanno portato al tragico evento.