Migranti detenuti nel sud della florida, condizioni di sovraffollamento e abusi documentati nei centri ice

Migranti detenuti nel sud della florida, condizioni di sovraffollamento e abusi documentati nei centri ice

Decine di migranti trattenuti in centri ICE della Florida vivono condizioni di sovraffollamento, trattamenti degradanti e mancanza di diritti fondamentali, con nuove strutture come Alligator Alcatraz sotto accusa.
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Le indagini rivelano gravi violazioni dei diritti umani nei centri di detenzione ICE in Florida, con sovraffollamento, maltrattamenti e condizioni igieniche precarie per i migranti trattenuti. - Gaeta.it

Decine di migranti trattenuti in strutture del sud della Florida sarebbero stati ammassati in celle sovraffollate, ammanettati e trattenuti per ore senza cibo, costretti a mangiare in condizioni degradanti. Le segnalazioni riguardano centri gestiti dall’Immigration and Customs Enforcement Agency e riportano pratiche che sollevano gravi dubbi sulle condizioni di detenzione e il rispetto dei diritti umani.

Sovraffollamento e trattamenti degradanti in un centro di detenzione a miami

Secondo un’indagine del The Guardian, in almeno tre strutture ICE della Florida i migranti irregolari trattenuti in attesa di espulsione hanno subito sovraffollamento e abusi. In un centro di Miami, decine di uomini sarebbero stati tenuti in una singola cella per ore, mentre le mani restavano ammanettate dietro la schiena. Durante la giornata, gli sarebbe stato negato il pranzo fino alle 19, con il cibo lasciato su alcune sedie a portata di vista ma fuori dalla loro portata. Un detenuto ha raccontato di essere stato costretto a mangiare da piatti di polistirolo “come cani”.

Queste testimonianze, raccolte anche da associazioni come Human Rights Watch, mostrano un trattamento contrario ai principi minimi di dignità umana. L’uso delle manette, la costrizione a inginocchiarsi, la mancanza di accesso tempestivo al cibo delineano uno scenario di gravi violazioni. Testimoni confermano che molte di queste pratiche hanno riguardato detenuti trattenuti per periodi prolungati senza spiegazioni chiare.

Alligator alcatraz, la nuova struttura e le polemiche sulle condizioni di detenzione

A inizio luglio 2025 è stato inaugurato Alligator Alcatraz, un centro di detenzione costruito in appena otto giorni nel cuore delle Everglades, Florida. Nato per affrontare il problema del sovraffollamento negli altri centri ICE, il sito è finito sotto accusa per episodi di presunti maltrattamenti. Il Tampa Bay Times ha pubblicato un elenco di centinaia di trattenuti, tra cui due italiani, confermando il rapido aumento delle persone rinchiuse nella struttura.

Alligator Alcatraz, con una capacità prevista di oltre 5.000 persone, è al centro di polemiche per condizioni di vita difficili e mancanza di garantite minime. Le denunce riguardano anche il trattamento riservato alle donne in altri centri, come quello di Krome North vicino Miami, dove secondo i racconti le detenute erano costrette a usare i bagni davanti a uomini e guardie, senza alcun rispetto della privacy, e avevano un accesso limitato a cibo, acqua e attenzioni mediche.

Condizioni di detenzione precarie tra autobus stipati e stanze gelide

Testimonianze di ex detenuti descrivono una situazione di affollamento estremo e degrado che si estende anche alle strutture di transito. Alcuni migranti sarebbero stati trattenuti per più di 24 ore su autobus parcheggiati all’interno delle aree di detenzione, dove la mancanza di servizi igienici adeguati ha determinato condizioni igieniche precarie e la presenza di odori insopportabili.

All’ingresso nei centri, molti hanno dovuto passare giorni in stanze fredde e prive del minimo necessario per il riposo. Così è stata definita una stanza d’accoglienza a Miami, chiamata “la hierela” cioè la ghiacciaia, dove i detenuti hanno dormito sul pavimento di cemento senza coperte né vestiti puliti. Questi dettagli indicano una sistematica trascuratezza delle condizioni di base per la detenzione umana.

Numeri e impatto delle politiche migratorie sulle condizioni nelle strutture di detenzione

A metà giugno 2025 i dati ICE indicano che più di 56.400 persone erano trattenute ogni giorno nelle strutture dedicate all’immigrazione, con oltre il 70% di queste senza precedenti penali. La situazione è peggiorata rispetto agli anni precedenti, con un aumento delle misure repressive e delle espulsioni immediata dopo le nuove politiche attuate dall’amministrazione americana successiva al presidente Donald Trump.

Il sovraffollamento sistematico nei centri di accoglienza in Florida ha spinto l’agenzia a costruire rapidamente nuove strutture come Alligator Alcatraz, nate più per contenere un numero crescente di migranti che per garantire condizioni corrette di detenzione. Il quadro che emerge è di un sistema sotto pressione, dove i diritti fondamentali spesso restano ignorati e le condizioni di vita peggiorano continuamente, alimentando critiche e richieste di interventi urgenti da parte di organizzazioni umanitarie e della comunità internazionale.

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