Nel primo weekend di dicembre, il borgo medievale di Montelupone si trasforma in un vivace centro di attrazioni per gli amanti del miele e dei prodotti tipici. Luminarie natalizie decorano le strade storiche, mentre il festival “Mielemente” offre una panoramica unica su una varietà di sapori e tradizioni culinarie locali. L’evento riunisce produttori e appassionati, creando un’atmosfera di festa e scoperta gastronomica.
Un’offerta gastronomica ricca e variegata
La manifestazione si sviluppa nella piazza principale del borgo, suddivisa in quattro aree tematiche dedicate al miele, ai prodotti alimentari, alle bevande e alla cosmesi. Qui i visitatori possono esplorare una selezione di specialità culinarie provenienti da ogni angolo d’Italia. Tra le prelibatezze, ci sono dolci artigianali, aceto, grappa, birra, vino, oltre a prodotti cosmetici per la cura di viso e corpo.
Un’altra sezione è riservata ai volumi letterari, con una gamma di libri che spaziano dai racconti per bambini a testi più approfonditi. Il festival non è solo un mercatino, ma un momento di condivisione delle tradizioni enogastronomiche marchigiane. I visitatori possono incontrare i Consorzi Apistici della provincia di Macerata e della Regione Marche, che presentano le migliori produzioni del territorio.
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Una particolare attenzione è riservata ai Presidi Slow Food, come il Carciofo di Montelupone, che arricchisce molte ricette tradizionali. Sono organizzate anche degustazioni di mieli e formaggi marchigiani, comprese le varietà di caprini stagionati, oltre a salumi tipici della regione come il famoso ciauscolo.
Vino al miele e mixology creativa
Tra le attrazioni più curiose del festival c’è il Melitites, un vino al miele che trae origine dalla combinazione di mosto di Verdicchio e miele di melata. Questo vino, descritto da Plinio il Vecchio nella sua opera “Naturalis Historia“, ha guadagnato notorietà come un’ottima scelta per accompagnare formaggi stagionati e piatti ricchi.
La manifestazione fa spazio anche alle bevande storiche, come l’idromele, un liquore a base di miele probabilmente il più antico del mondo. Questo “nettare degli dei” era un’importante bevanda tra le civiltà antiche, dalla Grecia all’Egitto, passando per la Scandinavia e i popoli celtici. Un altro prodotto distintivo dell’associazione Le Città del Miele è il lecca lecca al miele, pensato per deliziare i palati di grandi e piccini.
Inoltre, è previsto un contest dedicato a giovani bartender, in collaborazione con Varnelli e gli Istituti Alberghieri delle Marche e dell’Umbria. L’obiettivo è premiare il cocktail più creativo a base di miele, con la supervisione di Fabio Bacchi, una figura di spicco nel panorama della mixology italiana.
L’apicoltura marchigiana tra storia e innovazioni
Il festival non si limita al cibo e alle bevande, ma celebra anche la cultura dell’apicoltura nelle Marche. Tra le iniziative, spicca la mostra “L’apicoltura nelle Marche: una storia tutta italiana“, che illustra l’evoluzione di questa pratica dalla fine del 1800, ponendo l’accento sull’invenzione dell’arnia marchigiana da parte di Alessandro Chiappetti nel 1903. Questa innovazione ha reso più semplice la raccolta del miele, segnando un passo avanti significativo per gli apicoltori dell’epoca.
Un evento di grande rilevanza è la presentazione del libro “L’apicoltura in Italia – storia e biodiversità “, redatto dal professor Ignazio Floris e pubblicato dall’Università di Sassari. La monografia offre un’analisi dettagliata dell’apicoltura italiana, evidenziando in particolare le peculiarità regionali. Dopo il successo riscosso all’estero, la traduzione in italiano permette di avvicinare un pubblico più ampio a queste tematiche affascinanti.
L’evento di Montelupone si presenta quindi come un’importante occasione per riscoprire e valorizzare il mondo del miele e le tradizioni culinarie delle Marche, invitando tutti a immergersi in una cultura ricca di sapori e storie affascinanti.