Michael pereira fermato per omicidio volontario e incendio doloso a milano, vittima la compagna sueli leal barbosa

Michael pereira fermato per omicidio volontario e incendio doloso a milano, vittima la compagna sueli leal barbosa

Michael Pereira è stato fermato a Milano con l’accusa di omicidio volontario aggravato e incendio doloso per la morte della compagna Sueli Leal Barbosa, che si è gettata dall’appartamento in fiamme.
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Michael Pereira è stato fermato a Milano con l'accusa di omicidio volontario aggravato e incendio doloso, ritenuto responsabile della morte della compagna Sueli Leal Barbosa, che ha perso la vita tentando di fuggire dalle fiamme. - Gaeta.it

Michael Pereira, 45 anni, è stato fermato dalla procura di Milano con l’accusa di aver causato la morte della compagna Sueli Leal Barbosa, avvenuta nella notte tra il 4 e il 5 giugno scorsi. L’uomo è ritenuto responsabile sia dell’incendio che ha distrutto l’appartamento, sia dell’omicidio volontario aggravato. La vittima si è gettata dall’abitazione per sfuggire alle fiamme. Le indagini della pm Maura Ripamonti hanno raccolto elementi pesanti contro Pereira, documentando falsità nelle sue dichiarazioni e ipotesi di responsabilità diretta nell’incendio.

La ricostruzione delle fasi dell’incendio e i primi rilievi investigativi

Gli investigatori hanno lavorato fin dalle prime ore del 5 giugno per capire cosa avesse scatenato il rogo nell’appartamento di via… a Milano. Sueli Leal Barbosa, donna brasiliana di 38 anni, viveva con Michael Pereira. La notte dell’incendio, la vittima ha cercato una via di fuga disperata gettandosi giù alle prime fiamme, evento che ha attirato subito l’attenzione delle forze dell’ordine e dei soccorritori.

Le verifiche tecniche hanno escluso che il rogo sia partito da un malfunzionamento della caldaia o da altre cause accidentali. Nonostante la versione iniziale di Pereira cercasse di attribuire l’incendio a un guasto agli impianti domestici, le perizie hanno dimostrato il contrario, facendo emergere elementi sospetti sull’evento.

Le contraddizioni nelle dichiarazioni di michael pereira

Nel corso degli interrogatori, Michael Pereira ha fornito più versioni contrastanti riguardo alla dinamica del rogo e ai rapporti con la compagna. Secondo la pm Ripamonti, non ha dimostrato segni di pentimento o di dolore, ma ha modificato più volte la sua versione a seconda delle circostanze.

La prima versione indicava un orario di uscita dall’appartamento che poi è risultato falso. L’uomo ha negato sia l’esistenza di discussioni o litigi con la donna la sera dell’incendio, sia la possibilità di comportamenti violenti o tensioni pregresse. In seguito ha invece inserito elementi contrastanti, fino ad avanzare ipotesi alternative sull’origine del rogo che sono state smentite dai rilievi tecnici.

Questa strategia difensiva ha allertato gli inquirenti, focalizzando l’attenzione sull’ipotesi di un incendio doloso volontario, collegato a un omicidio.

Gli elementi a carico e le accuse ufficiali

Il fermo di Michael Pereira è stato disposto sulla base di prove e accertamenti raccolti in pochi giorni di indagini. L’accusa principale è omicidio volontario aggravato, cioè l’uccisione della compagna in circostanze aggravate dall’uso delle fiamme, che hanno causato la sua morte in modo tragico e violento.

La contestazione dell’incendio doloso nasce dal fatto che l’incendio non è stato causato da un guasto o da una fatalità, ma è stato appiccato, secondo gli investigatori, con volontà precisa. La dinamica è ora al centro delle indagini per accertare il movente e il coinvolgimento diretto di Pereira nel rogo.

Il contesto e il seguito delle indagini a milano

L’omicidio di Sueli Leal Barbosa ha scosso la comunità di Milano, per la violenza che ha coinvolto una donna in un contesto domestico. Le autorità, dopo l’arresto di Michael Pereira, stanno concentrando gli sforzi per chiarire ogni dettaglio, ricostruire l’esatta sequenza degli eventi e ricercare eventuali testimoni che possano integrare il quadro probatorio.

Attualmente Pereira è trattenuto in attesa dell’interrogatorio di garanzia, che stabilirà il percorso giudiziario successivo. Il caso evidenzia nuovamente le difficoltà nel contrasto alla violenza domestica e al ritardo nel riconoscere i segnali di pericolo in ambito familiare.

Le indagini proseguono per definire il ruolo di Pereira e comprendere le motivazioni che hanno portato a un gesto tanto drammatico. Il lavoro della procura mira a portare alla luce ogni aspetto e a garantire chiarezza sui fatti nel rispetto della verità processuale.

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