Mercato ortofrutticolo di roma rallenta con il calo delle temperature e riduzione degli acquisti estivi

Mercato ortofrutticolo di roma rallenta con il calo delle temperature e riduzione degli acquisti estivi

Il mercato ortofrutticolo del Car registra un calo delle vendite e dei prezzi per pomodori, meloni e comeri a causa di temperature miti e maltempo, con impatti diversi su fragole, ciliegie e lattughe.
Mercato Ortofrutticolo Di Roma Mercato Ortofrutticolo Di Roma
Il mercato ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma registra un calo delle vendite e dei prezzi per molti prodotti estivi a causa del maltempo e delle temperature più miti, con impatti diversificati su pomodori, meloni, fragole e altre colture. - Gaeta.it

Negli ultimi giorni il mercato ortofrutticolo del Car, il Centro Agroalimentare Roma, ha riscontrato un rallentamento delle vendite legato al calo delle temperature e a condizioni meteorologiche instabili. Dopo settimane di caldo intenso e maturazioni rapide, l’offerta di molti prodotti estivi affronta prezzi in discesa e minori margini per i produttori. Il report più recente dell’Osservatorio prezzi del Car evidenzia una contrazione degli acquisti, complicata dall’avvicinarsi delle ferie estive delle attività commerciali.

L’impatto delle temperature miti sulle produzioni estive principali

Il cambiamento climatico degli ultimi giorni ha inciso in modo diretto sul volume e sul valore delle vendite di alcuni prodotti simbolo della stagione calda. Pomodori, meloni e comeri subiscono un evidente calo nella domanda che ne limita ulteriormente i prezzi già contenuti a causa dell’abbondanza di raccolto in precedenza. Il mercato del Car segnala un valore per i comeri che oscilla tra 0,20 e 0,30 euro al chilo, una forbice stretta che rispecchia margini contenuti per gli agricoltori impegnati nella produzione.

Anche i meloni hanno subito un depauperamento dei prezzi, attestati tra 1,50 e 2,00 euro al chilo, con una disponibilità sul mercato ancora elevata ma un movimento di vendite più cauto. La variazione delle temperature ha provocato una riduzione dei consumi, e questa minor propensione all’acquisto si è riflessa nelle dinamiche di prezzo. La situazione mette sotto pressione soprattutto coloro che lavorano con produzioni destinate al consumo fresco, vincolate ai picchi stagionali.

Andamento ribassista costante per il comparto dei pomodori

Il settore del pomodoro subisce un decremento generalizzato dei valori sul Car. I pomodori lunghi verdi si attestano a 1,30 euro al chilo, mentre i piccadilly, noti per la loro dolcezza, scendono a 1,40 euro al chilo. I pomodori lunghi rossi, invece, sono stabili intorno a 1,20 euro al chilo, in lieve contrazione rispetto alle settimane precedenti. Questi dati emergono chiaramente dal report redatto dall’Osservatorio prezzi, che mette in evidenza una domanda più debole e una difficoltà ad assorbire l’offerta presente.

Il rallentamento nelle vendite non riguarda solo il clima, ma è amplificato dalla ridotta presenza di clienti nei mercati all’ingrosso. Con l’approssimarsi delle chiusure estive di molti esercizi commerciali, le attività di acquisto si concentrano meno, creando un surplus di prodotto pronto per la vendita e una pressione al ribasso sulle quotazioni. La situazione richiede un attento monitoraggio per evitare eccessi di prodotto invenduto.

Le condizioni meteo penalizzano fragole, ciliegie e lattughe

Le forti piogge che hanno interessato soprattutto il nord Italia, con il Trentino in prima linea, stanno influenzando pesantemente la disponibilità di fragole e ciliegie. Questi frutti, raccolti in gran parte in regioni settentrionali, risultano scarsi sul mercato romano a causa dell’interruzione della raccolta provocata dal maltempo. La scarsità allo stesso tempo ha evitato crolli drastici nei prezzi, ma limita la presenza sui banchi.

Nel Centro Italia, invece le lattughe di pieno campo hanno subìto danni consistenti alle coltivazioni. Nonostante questo, il valore delle lattughe gentile e iceberg resta relativamente stabile, rispettivamente intorno a 0,80 e 1,30 euro al chilo. Questo equilibrio è favorito proprio dalla minore disponibilità. Una dinamica opposta interessa invece i fagiolini, per i quali le temperature più miti hanno reso più agevole la raccolta. Questi prodotti mostrano oggi una maggiore offerta sul Car, con quotazioni di 5,50 euro al chilo per la raccolta manuale e 3 euro per quella meccanica.

L’insieme di queste variazioni configura uno scenario mutevole nel mercato romano, con differenze nette tra varietà e aree geografiche di origine.

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