Giorgia Meloni ha inviato un videomessaggio alla conferenza EuropaViva di Vox a Madrid, ribadendo la posizione italiana su Europa, Ucraina, immigrazione e sicurezza. La premier ha sottolineato la necessità di un’Europa più pragmatica, con governi conservatori protagonisti, e ha richiamato alla solidarietà occidentale per affrontare conflitti internazionali e nuove sfide geopolitiche.
Meloni chiede un’europa pragmatica e conservatrice per difendere imprese e cittadini
Nel suo intervento a Madrid, Giorgia Meloni ha spiegato che l’Italia sostiene un’Europa che smetta di voler controllare ogni aspetto della vita pubblica e economica. Ha ricordato che fin dal giorno del suo insediamento, il suo governo combatte per un’Unione più realista e attenta ai bisogni dei produttori e delle famiglie, lontana da ideologie spesso troppo rigide o utopistiche.
La premier ha enfatizzato come servano governi conservatori e forze che si oppongano alla sinistra in molti Paesi europei, per offrire elezioni chiare agli elettori e mettere fine ad accordi incerti o compromessi che non producono risultati concreti. Ha detto che “è tempo di lavorare insieme su questa base” e si è detta certa che lungo questo percorso si formeranno alleanze solide.
Meloni ha poi indicato alcune sfide evidenti per il Vecchio Continente, come la burocrazia che soffoca le imprese, la pressione esercitata da una legislazione ambientalista troppo rigida e la crescente dipendenza economica dalla Cina. In quest’ottica, ha definito necessario abbandonare l’idea di un’Europa dominata da visioni di sinistra, sostenendo una lotta senza sosta contro l’immigrazione irregolare.
Ucraina, meloni: Putin non vuole la pace, serve sostegno continuo a kiev
Sulla guerra in Ucraina, Meloni ha ricordato che, nonostante l’iniziativa lanciata da Donald Trump, Vladimir Putin non sembra intenzionato a negoziare una pace vera. Per questo ha ribadito l’importanza di continuare a fornire a Kiev tutto l’aiuto necessario, fino a raggiungere un accordo solido che garantisca sicurezza a lungo termine sia all’Ucraina che all’Europa.
Ha sottolineato che l’unità dell’Occidente è cruciale per affrontare i pericoli globali, soprattutto in un momento in cui alcune potenze vogliono rimodellare l’ordine mondiale attraverso metodi aggressivi o sfruttando il potere economico. Ha citato la recente immagine di Pechino come esempio della volontà della Cina di far valere la propria influenza e ha evidenziato il rischio derivante dall’azione militare della Russia.
La presidente del Consiglio ha rimarcato la necessità di decisioni efficaci per contrastare queste minacce, che possono mettere a repentaglio la stabilità internazionale e la sicurezza degli Stati occidentali.
Il ricordo di Charlie Kirk e l’avvertimento contro la violenza e l’intolleranza
Meloni ha voluto onorare la memoria di Charlie Kirk, definito un giovane padre coraggioso che è morto per il suo impegno nella difesa della libertà. Ha affermato che “il suo sacrificio sottolinea chiaramente chi siano oggi i portatori di violenza e intolleranza”, in un mondo dove si registrano sempre più manifestazioni estremiste in strada e atteggiamenti aggressivi anche nei contesti ufficiali.
La premier si è rivolta esplicitamente agli “odiatori” e agli estremisti, avvertendo che lo Stato e i cittadini non si faranno intimidire. Ha invitato a non cadere nelle provocazioni che potrebbero far cadere le nazioni in una spirale di scontri e ha ribadito che la battaglia per la libertà e il futuro dell’Europa andrà avanti senza soste.
L’appello ha riguardato anche chi, secondo Meloni, agisce in modo insidioso dietro facciate rispettabili, cercando di minare le società dall’interno.
Meloni su governo italiano: stabilità e risultati concreti dopo oltre tre anni al potere
La premier ha ricordato che il governo italiano di destra ha dimostrato non solo di poter vincere le elezioni, ma anche di governare con buona stabilità e risultati tangibili. Ha menzionato che sono vicini al traguardo del terzo mandato più duraturo nella storia della Repubblica italiana.
Nel suo discorso ha elencato i principali successi raggiunti: un record di occupazione, il controllo dell’inflazione, l’aumento delle esportazioni, un miglioramento nella sicurezza urbana, riforme fiscali in favore delle famiglie e della natalità, e un aumento della credibilità dell’Italia in Europa e nel mondo.
Ha posto l’accento anche sulla cooperazione con alleati europei di orientamento conservatore, attivi in diversi gruppi parlamentari, che ha contribuito a sostenere questo percorso di governo senza divisioni marcate.
Lotta all’immigrazione illegale: l’esperienza italiana come modello per l’Europa
Sul fronte dell’immigrazione, Meloni ha evidenziato che l’Italia non ha evitato la sfida ma l’ha affrontata riducendo drasticamente, del 60%, i flussi di ingressi irregolari. La strategia ha previsto accordi con Paesi terzi, leggi più severe contro i trafficanti e un aumento del numero di rimpatri.
Questi risultati sono stati portati al livello europeo, ottenendo un consenso crescente tra vari governi, anche se con resistenze da parte di alcune forze politiche e giudiziarie interne. La premier ha sottolineato la necessità di continuare a difendere la politica dei confini sicuri per tutelare la sicurezza nazionale e continentale.
Le misure italiane rappresentano in questo senso un esempio pratico di interventi concreti in un clima europeo dove il tema resta centrale e fonte di dibattito pubblico.