Mel Gibson è stato avvistato a Matera, città teatro di molte scene del suo celebre film “La Passione di Cristo” realizzato tra il 2002 e il 2003. L’attore e regista, che ha cercato di passare inosservato con un cappellino bianco e occhiali scuri, è stato comunque riconosciuto da diversi passanti. La visita non è casuale. Sono in programma nuove riprese per il sequel del kolossal, un ritorno nella città dei Sassi dopo oltre vent’anni.
Mel gibson a matera, un ritorno dopo oltre vent’anni
La presenza di Mel Gibson nel capoluogo lucano ha attirato l’attenzione già dalle prime ore della giornata. L’attore conosciuto a livello internazionale ha scelto di fare tappa proprio a Matera, dove la pellicola “La Passione di Cristo” venne girata in gran parte. Il film del 2004, che ritraeva gli ultimi momenti della vita di Gesù, è stato uno dei lavori più discussi e seguiti del regista.
In questa occasione Gibson, nonostante il tentativo di nascondersi, è stato notato da numerosi turisti e residenti. L’abbigliamento sobrio non ha impedito il riconoscimento istantaneo, vista la fama legata al regista e attore. La sua visita assume un significato preciso, legato alla nuova produzione che si sta pianificando. Le strade e le pietre dei Sassi, divenuti set naturale del film originale, torneranno dunque protagonisti di nuove scene.
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I preparativi per il sequel de la passione di cristo in città
Le riprese del sequel sono attese nei prossimi mesi. La scelta di tornare a Matera non sorprende, perché la città conserva un’atmosfera che si presta particolarmente a raccontare eventi storici e scene intense. Gli spazi naturali e urbani si integravano perfettamente con la narrazione del film, in cui ambienti autentici hanno aumentato la forza visiva e drammatica.
Se da un lato la lavorazione moderna si avvarrà di tecnologie e mezzi aggiornati rispetto a vent’anni fa, è probabile che larghi tratti di scenografie e location saranno le stesse già sfruttate per il primo lungometraggio. Questo permetterà al sequel di mantenere un filo diretto con l’ambientazione originale e consolidare l’identità visiva del progetto.
È evidente che le produzioni cinematografiche puntino ancora su Matera quale capitale di uno scenario suggestivo unico in Italia e nel mondo. Nel 2019, il riconoscimento di Matera come capitale europea della cultura aveva già confermato l’interesse verso la città, più volte scelta per set cinematografici internazionali.
Il film originale e la sua importanza culturale
“La Passione di Cristo” di Mel Gibson ha segnato un momento importante nel cinema religioso e storico. Il film, uscito nel 2004, ha attirato grandi folle e acceso numerose discussioni per la sua rappresentazione cruda e fedele degli ultimi momenti di Gesù di Nazareth. Tra le peculiarità, si ricorda l’uso di lingue antiche come l’aramaico e il latino, a testimoniare l’attenzione per il realismo.
La scelta di Matera per girare molte scene fu motivata proprio dalla conformazione del territorio, che con i suoi rioni scavati nella roccia ha fornito uno sfondo perfetto. L’architettura naturale della città ha contribuito a creare un ambiente che unisce storia e natura, evocando forte senso di autenticità.
Il film ha inoltre rilanciato Matera nel turismo internazionale, mostrando un volto poco conosciuto ma ricco di suggestioni. Oggi questo legame torna a essere protagonista con il progetto del sequel, che promette di riportare nuovi visitatori e attenzione sulla città lucana.
Impatti sul territorio e aspettative per le riprese future
Il ritorno sul set a Matera comporta inevitabilmente una serie di implicazioni per la comunità locale. Le riprese porteranno un afflusso di professionisti, tecnici e attori, oltre a un aumento temporaneo di visitatori legati al cinema. Le attività commerciali potrebbero registrare segnali di vivacità, soprattutto nel settore dell’ospitalità e della ristorazione.
Allo stesso tempo, si apre la questione della gestione delle riprese nelle aree storiche dei Sassi, patrimonio Unesco. La tutela dei luoghi dovrà essere garantita, soprattutto nel maneggiare strutture e spazi delicati. Le autorità locali in collaborazione con i produttori dovranno concordare modalità operative che limitino disagi e danni.
Curioso riconoscimento e reazioni dei passanti
Matera, già protagonista di set celebri in passato, dovrà prepararsi a un periodo di lavori intenso. Si attendono dettagli sul calendario esatto e sulle zone coinvolte, nonché sulle possibili modifiche temporanee alla viabilità o alla fruizione turistica. Le produzioni cinematografiche rappresentano una fonte importante per il territorio ma richiedono attenzione nell’organizzazione.
Non a caso, Mel Gibson, pur cercando di non attirare troppo l’attenzione, è stato individuato rapidamente da chi frequenta abitualmente la zona dei Sassi. La scena è avvenuta nel corso di una giornata ordinaria, con turisti e cittadini impegnati nelle loro routine. L’attore è stato visto con un cappellino bianco e occhiali scuri, tentativo di confondersi tra la folla che non è andato del tutto a buon fine.
Le testimonianze riportano un clima di sorpresa e interesse. Qualcuno ha chiesto foto e autografi, altri semplicemente osservavano incuriositi il ritorno di una figura molto legata a Matera. Sembra che questo passaggio preluda effettivamente a un periodo di riprese e attività intense relative alla nuova pellicola.
Il richiamo a “La Passione di Cristo” si fa vivo soprattutto nel contesto di una città che, da più di vent’anni, custodisce quel legame con il cinema internazionale. Il sequel, che da tempo viene annunciato, potrà rafforzare questo rapporto, riproponendo Matera come simbolo di narrazione cinematografica storica e religiosa.