Mediobanca propone modifiche all'ops su banca generali eliminando il divieto di vendita di un anno sulle azioni di leone

Mediobanca propone modifiche all’ops su banca generali eliminando il divieto di vendita di un anno sulle azioni di leone

Mediobanca propone a Generali e Banca Generali modifiche all’ops su Banca Generali, anticipa l’assemblea e elimina il lock-up di 12 mesi, con possibili implicazioni regolamentari e intervento del governo.
Mediobanca Propone Modifiche A Mediobanca Propone Modifiche A
Mediobanca ha anticipato a fine agosto l’assemblea sull’OPS su Banca Generali, proponendo di eliminare il divieto di vendita di 12 mesi sulle azioni, con possibili implicazioni regolamentari e politiche, inclusa una nuova valutazione del governo sul golden power. - Gaeta.it

Mediobanca ha recentemente confermato di aver inviato a Generali e Banca Generali una nuova proposta che prevede modifiche importanti all’offerta pubblica di scambio su Banca Generali. Questa mossa anticipa l’assemblea inizialmente fissata per il 25 settembre, portandola alla fine di agosto. Tra le novità più rilevanti emerge la possibile eliminazione del divieto di vendita per 12 mesi sulle azioni di Leone, uno degli elementi chiave della prima proposta di aprile. La svolta apre nuovi scenari regolamentari e politici da considerare con attenzione.

Mediobanca anticipa l’assemblea e cambia le condizioni dell’ops su banca generali

Nei giorni scorsi Mediobanca ha sottoposto a Generali e Banca Generali una proposta di linee guida che punta ad accelerare il completamento dell’ops su Banca Generali. L’assemblea che deciderebbe sull’operazione è stata anticipata dalla data originaria del 25 settembre alla fine di agosto. Questa decisione segue l’intenzione di modificare aspetti importanti dell’offerta, in particolare l’eliminazione della clausola di lock-up di 12 mesi sulle azioni che Generali riceverebbe tramite lo scambio azionario.

Il divieto di vendita per un anno era stato presentato come una garanzia di stabilità e impegno da parte di Generali nella proposta originaria, annunciata lo scorso 28 aprile. La sua possibile rimozione cambia dunque le condizioni economiche e le dinamiche dell’offerta, rimanendo sotto stretto controllo degli organi di vigilanza. Mediobanca ha confermato la comunicazione ufficiale ma ha preferito non entrare nei dettagli tecnici, rimandando a future decisioni assembleari.

Implicazioni regolamentari della modifica all’ops: cosa dice la normativa italiana

Secondo l’economista Michele Calcaterra della Bocconi, l’eliminazione del lock-up rappresenta una modifica sostanziale dell’ops. Cambiare una clausola come il divieto di vendita, che influisce sui diritti degli azionisti e sulla struttura dell’offerta, richiede normative rigorose. Nel sistema italiano, ogni variazione significativa che tocchi condizioni economiche, meccanismi essenziali o vincoli, impone il deposito di un documento d’offerta aggiornato e una nuova approvazione da parte della Consob.

Questo significa che una semplice comunicazione ai mercati e agli azionisti non basta. Mediobanca dovrà formulare una nuova versione del documento di offerta che rifletta la rimozione del lock-up e possibili ulteriori cambiamenti. La Consob dovrà analizzare e approvare questa nuova proposta prima che si proceda con l’assemblea e l’eventuale esecuzione dell’operazione. La legge punta a tutelare gli azionisti e mantenere trasparenza nelle offerte pubbliche.

Il ruolo del golden power e la possibile nuova valutazione del governo

Nel luglio 2025 il governo aveva già deciso di non esercitare il golden power sull’ops originale di Mediobanca su Banca Generali. Quel provvedimento era però basato sulle condizioni iniziali, inclusa la clausola di lock-up. Con le modifiche annunciate, soprattutto l’eliminazione del divieto di vendita, il quadro fattuale cambia e potrebbe condurre a una nuova analisi da parte delle autorità governative.

Solo il governo può stabilire se esiste una potenziale minaccia di “grave pregiudizio” per l’interesse nazionale derivante dalle nuove condizioni dell’operazione. In caso affermativo, potrebbe decidere di attivare i poteri speciali previsti dalla normativa sul golden power. Questa valutazione replicherà a quella di luglio 2025 ma con riferimento al testo modificato dell’ops. Il tema resta delicato, considerati gli interessi strategici coinvolti e le dinamiche sui mercati finanziari italiani.

Il prossimo passaggio regolatorio e politico

Il prossimo passaggio ufficiale passerà attraverso il deposito aggiornato della proposta presso la Consob e le successive valutazioni regolatorie e politiche. Solo a quel punto si potrà capire l’impatto reale delle modifiche su un’operazione da tempo seguita con attenzione da analisti e investitori.

Change privacy settings
×