Mauro Coruzzi racconta il secondo ictus e la ripresa tra fisioterapia e riflessioni personali

Mauro Coruzzi racconta il secondo ictus e la ripresa tra fisioterapia e riflessioni personali

Mauro Coruzzi, noto come Platinette, affronta la riabilitazione dopo il secondo ictus del 2025, raccontando la sua lotta per tornare autonomo e riflettendo sulla fragilità della salute e il futuro.
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Mauro Coruzzi, noto come Platinette, ha subito un secondo ictus a febbraio 2025 e sta affrontando con determinazione un impegnativo percorso di riabilitazione, condividendo con schiettezza la sua esperienza e un messaggio di forza e speranza. - Gaeta.it

Mauro Coruzzi, noto al pubblico come Platinette, ha affrontato un secondo ictus lo scorso 8 febbraio 2025, a meno di due anni dal primo episodio che aveva segnato profondamente la sua vita. In una lunga intervista rilasciata al settimanale DiPiù, il conduttore ha parlato delle difficoltà di questo periodo, della lotta per la ripresa e della consapevolezza maturata di fronte alla fragilità della propria salute.

La riabilitazione dopo il secondo ictus: la nuova sfida per tornare autonomo

Il primo ictus, risalente al marzo 2023, aveva già imposto a Mauro Coruzzi un lungo percorso di riabilitazione, durante cui aveva dovuto recuperare la capacità di parlare attraverso la logopedia e riacquistare parte della mobilità con la fisioterapia. Il secondo evento, più recente e grave, lo ha privato della possibilità di camminare senza aiuti. Coruzzi oggi utilizza un deambulatore e frequenta regolarmente sedute di fisioterapia e logopedia per rafforzare i muscoli e migliorare la parola. Ammette di assumere ancora numerosi farmaci e di non essersi ripreso completamente, ma mostra fiducia nei progressi giornalieri. Questo impegno costante fa parte della sua routine quotidiana e testimonia la determinazione con cui affronta le conseguenze del trauma, puntando a riconquistare il più possibile la sua precedente autonomia.

Milano e la carriera poliedrica di platinette: tra tv, radio e battaglie personali

Mauro Coruzzi, milanese classe 1955, è una figura ormai radicata nella cultura pop italiana. Scoperto da Maurizio Costanzo negli anni ’90, ha costruito una carriera che spazia dalla televisione alla radio, passando per programmi di largo seguito come il Maurizio Costanzo Show, Ballando con le stelle, Amici di Maria De Filippi, e la trasmissione radiofonica Platinissima su Radio Deejay. La sua immagine, caratterizzata dalla parrucca biondo platino e un modo di comunicare diretto, ha conquistato il pubblico. Oltre agli impegni professionali, Coruzzi ha affrontato importanti cambiamenti anche nella vita privata, come la significativa perdita di peso a seguito del ricovero e degli interventi chirurgici legati all’obesità. Questa trasformazione testimonia la capacità di non arrendersi davanti alle sfide, qualità che emergono anche nella sua attuale battaglia contro le conseguenze dell’ictus.

Il secondo ictus: la drammatica esperienza vissuta con lucidità

L’8 febbraio 2025 Mauro Coruzzi ha subito un nuovo ictus, evento che ha bloccato improvvisamente le sue gambe, facendolo cadere a terra. Racconta che, nonostante la caduta e il forte colpo alla testa, non ha perso conoscenza ma è rimasto immobilizzato per ore. A pesare in modo decisivo è stata la presenza della sua collaboratrice domestica, che trovandolo a terra ha subito chiamato i soccorsi. Questo intervento tempestivo ha permesso il trasporto immediato in ospedale e ha salvato la vita di Coruzzi. Nelle sue parole si percepisce la chiarezza con cui ha vissuto quei momenti concitati, ricordando ogni dettaglio dall’arrivo dell’ambulanza fino all’ingresso nella struttura sanitaria. Tale esperienza ha rappresentato una battuta d’arresto ma, al tempo stesso, uno spartiacque che ha riportato sotto i riflettori la sua tenacia.

La consapevolezza della fragilità e l’importanza del testamento

Il grave episodio di febbraio ha indotto Coruzzi a riflettere profondamente sulla propria mortalità e sul futuro. Durante l’intervista ha annunciato di aver già redatto il testamento, un atto con cui ha voluto mettere ordine nelle sue ultime volontà. Questo passo rappresenta una scelta di pragmatismo più che di rassegnazione, una risposta alla fragilità che ha dovuto affrontare. Il conduttore mantiene equilibrio tra realismo e apertura verso i giorni che verranno, senza perdere la sua proverbiale ironia. Questi temi, pur toccando un aspetto delicato, sono stati affrontati dal personaggio con la schiettezza che lo contraddistingue da sempre, restituendo il quadro di un uomo che accetta le difficoltà senza rinunciare a guardare avanti.

Un messaggio di forza e resistenza: platinette continua a lottare

Il racconto di Mauro Coruzzi sul secondo ictus si presta a diventare un messaggio di tenacia per chi affronta momenti difficili. La sua esperienza non si riduce al dramma personale: diventa anche stimolo a prendersi cura della propria salute e a non isolarsi nei periodi complicati. La sua voce, seguita da tante generazioni, resta un esempio di autenticità, capace di coniugare ironia e serietà. Ha ribadito l’importanza di non prendersi troppo sul serio, anche quando le circostanze mettono a dura prova. La strada verso la guarigione è lunga ma Coruzzi si impegna a seguire con costanza la riabilitazione, pronto a tornare on air e davanti alle telecamere, come ha sempre fatto.

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