Con l’esame di Stato 2025 alle porte, 524.415 candidati italiani si stanno preparando per affrontare prove che scatteranno mercoledì 18 giugno. Tra caldo torrido e discussioni sulle possibili tracce, le attenzioni si concentrano sui temi letterari e di attualità che potrebbero emergere, mentre si diffondono curiosità e abitudini degli studenti in questi ultimi giorni prima dell’esame.
Organizzazione e numeri della maturità 2025
Quest’anno saranno ben 524.415 gli studenti coinvolti nella maturità 2025. Di questi, 511.349 arrivano dagli istituti di appartenenza, quindi candidati “interni”, mentre 13.066 sono candidati esterni. Le prove avranno inizio mercoledì 18 giugno in tutta Italia, e vedranno studenti da ogni regione confrontarsi con temi, materie e interrogazioni finali. La prova conclusiva costituisce un passaggio importante per chi si appresta a varcare la soglia del mondo universitario o del lavoro.
L’appuntamento si svolge in un momento particolare del calendario, caratterizzato da temperature elevate che interessano gran parte della Penisola, tra nord e sud. Questo dettaglio è stato più volte segnalato, perché inevitabilmente incide sul ritmo e la concentrazione degli studenti, che si vedono costretti a prolungare le ore di studio nonostante il caldo. L’organizzazione degli istituti ha cercato di predisporre ambienti adeguati per far fronte all’ondata di calore ma resta evidente la sfida che questa situazione impone.
Leggi anche:
Le tracce letterarie e tecnologiche più attese
La lista delle tracce più citate nel toto temi si conferma nella sua struttura ormai tradizionale, con alcune novità e ritorni importanti. In cima alle previsioni troviamo il nome di Gabriele d’Annunzio, figura letteraria ricca di spunti per analisi testuali e riflessioni storiche. Accanto a lui, per la seconda prova, resta in pole position l’Intelligenza Artificiale, una questione che ha assunto grande rilevanza nel dibattito pubblico, e che offre materiale per lavori di attualità legati a scienze, tecnologia e filosofia.
Risalgono la scena due grandi scrittori italiani, entrambi chiamati Italo: Svevo e Calvino. Quest’ultimo ricorre in occasione del quarantennale dalla sua morte e trova spazio tra le ipotesi più concrete, infatti le tracce potrebbero proporre un approccio a temi legati al suo immaginario letterario o al suo contributo al Novecento.
Nel campo della poesia, emerge un confronto tra i grandi maestri del Novecento: Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti e Giovanni Pascoli sono considerati i favoriti per la scelta dei testi da commentare o interpretare in chiave critica. La concentrazione su questi nomi sottolinea come la tradizione poetica italiana resti una risorsa letteraria fondamentale.
Temi di attualità e riflessioni sociali
Le tracce di attualità puntano su questioni che toccano la società contemporanea, con un’attenzione particolare verso la tematica dell’Intelligenza Artificiale, che sembra ormai molto probabile. A questa si affianca la delicata questione della violenza di genere, scelta che modella una riflessione su problematiche sociali con effetti diffusi e una presenza costante nei discorsi pubblici. Il contrasto tra progresso tecnologico e problematiche umane attuali dà agli studenti l’occasione di confrontarsi con realtà vicine a loro, e a riflettere su impatti concreti e futuri.
Oltre a queste, le tracce potrebbero includere argomenti con una valenza esistenziale: il futuro e la pace. Questi temi, ormai ricorrenti, attraversano discussioni internazionali e riflessioni personali, rendendo possibile una trattazione in cui analizzare il ruolo dell’individuo rispetto a scenari più vasti di convivenza globale.
Un possibile spunto valido per le tracce argomentative deriva dal doppio anniversario degli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e dalla morte di Hitler e Mussolini. Questi eventi rimangono un blocco di riferimento, specie in relazione alle tensioni e ai conflitti ancora presenti nel mondo oggi. Lo scenario suggerisce confronti tra passato storico e presente geopolitico.
Sulla questione dell’attualità, resta vivo l’interesse per una potenziale traccia sulla Chiesa, legata all’anno giubilare e soprattutto all’avvicendamento sul soglio pontificio. L’argomento offre materia di riflessione su rapporti tra religione, politica e società, molto presenti nel dibattito contemporaneo.
Abitudini degli studenti nei giorni finali
Per affrontare lo stress dei giorni finali e per mantenere la concentrazione, quasi il 70% dei maturandi utilizza le cuffie, secondo un sondaggio di Skuola.net. L’ascolto di musica si conferma elemento comune per studiare e rilassarsi poco prima dell’esame. Un brano emblematico rimane “Notte prima degli esami”, che sembra incarnare il sentimento diffuso in questo passaggio.
Accanto a questo classico, popolari sono anche canzoni recenti o di generi diversi: da “Neon” di Sfera Ebbasta e Shiva, a “Wake Up” degli Imagine Dragons, fino a “A me mi piace” di Alfa e Manu Chao. C’è spazio pure per artisti come Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”. Per caricarsi, non mancano i grandi nomi come Queen, Vasco Rossi e Lunapop, scelti per la carica e la motivazione che trasmettono.
Questa varietà nella colonna sonora dei maturandi riflette gusti diversi e modi alternativi di affrontare la pressione degli esami. La musica accompagna molte riflessioni e diventa un supporto per scandire tempo e gestire l’ansia.
Voti della maturità dei leader politici italiani
Skuola.net ha voluto ricordare alcuni voti ottenuti alla maturità da politici oggi in carica. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha preso 60/60 alla Maturità Linguistica, voto espresso ancora in sessantesimi. Curiosamente, con il sistema attuale, avrebbe avuto problemi a raggiungere il massimo perché a un voto in condotta di 7 non corrisponderebbe il minimo necessario previsto oggi .
La segretaria del Pd Elly Schlein si è diplomata con massimo dei voti , in linea con la valutazione rigida del cantone svizzero dove ha studiato. Ha anche ricevuto il premio “Maraini” per i migliori risultati nel suo indirizzo. Altro dato interessante riguarda il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha ottenuto 56/60 alla Maturità Classica, sfiorando l’eccellenza ma senza raggiungerla.
Questi dati mostrano un quadro concreto, legato a votazioni e cifre reali, utili anche per gli studenti che si misureranno con prove simili e con criteri di valutazione che cambiano nel tempo.