Matteo Ricci, candidato presidente della Regione Marche per il centrosinistra, ha scelto San Benedetto del Tronto come tappa del suo tour elettorale estivo. Qui ha annunciato i nomi dei quattro candidati del Piceno nella sua lista civica, svelando anche i punti chiave della sua proposta per il rilancio del territorio, con particolare attenzione a turismo e infrastrutture. Durante l’incontro, Ricci ha dato una lettura puntuale degli ultimi dati regionali e chiarito come intende affrontare le sfide per il futuro delle Marche.
La presentazione ufficiale dei candidati del Piceno a San Benedetto
L’appuntamento si è tenuto presso l’Associazione Pescatori Sambenedettesi, una cornice simbolica per un incontro con la comunità locale. Matteo Ricci ha presentato ufficialmente i quattro candidati che rappresenteranno il Piceno nella sua lista civica: Francesca Pulcini, Cinzia Peroni, Giovanni Borraccini e Angelo Flaiani. Queste figure sono state selezionate da Ricci personalmente, persone con cui ha instaurato un legame di fiducia nel tempo.
La scelta dei candidati rispecchia la volontà di consolidare la presenza politica nel territorio piceno, fondamentale per sostenere la coalizione di centrosinistra alle elezioni regionali del 2025. Ricci ha sottolineato come questa lista civica rappresenti non solo volti nuovi ma anche esperienze radicate sul territorio. La presenza di queste candidature si inserisce in un più ampio percorso di dialogo con i cittadini, dimostrato dal tour estivo che ha portato il candidato e i suoi collaboratori a incontrare migliaia di persone sulle spiagge e in montagna.
Leggi anche:
Durante l’incontro, Ricci ha ribadito l’approccio “popolare” della sua campagna elettorale, che fa della vicinanza con i cittadini il proprio punto di forza. Nonostante il periodo di agosto, solitamente di bassa attività politica, la sua squadra ha saputo mantenere alto il ritmo degli appuntamenti e della comunicazione diretta con la gente. Questi elementi vanno a delineare un profilo di campagna che punta alla concretezza e alla presenza sul territorio, con un’attenzione particolare ai temi sociali ed economici che riguardano direttamente le Marche.
Il bilancio del turismo marchigiano: sfide e prioritÃ
Matteo Ricci ha dedicato ampio spazio al tema del turismo, riconosciuto come una delle leve principali per l’economia regionale. La stagione appena trascorsa è stata definita “moscia” dal candidato, il quale ha evidenziato due cause fondamentali: il calo del potere d’acquisto delle famiglie italiane e la riduzione delle presenze straniere. Le Marche risultano terzultime in Italia per arrivi dall’estero, un dato critico che rischia di bloccare la crescita della regione se non viene affrontato con decisione.
Ricci ha indicato la necessità di una strategia chiara e di lungo periodo per invertire questa tendenza. L’obiettivo è far sì che il turismo raggiunga almeno il 15% del prodotto interno lordo marchigiano. Per raggiungere questo traguardo, ha detto, bisogna puntare su una qualità della vita elevata e su un’immagine della regione incentrata sul “buon vivere”. Le Marche devono essere una meta conosciuta e apprezzata non solo per il mare e la montagna, ma anche per la cultura, la solidarietà e il benessere complessivo.
Un’altra parte della strategia si basa sulla creazione e il rafforzamento di grandi eventi sportivi e musicali. Ricci ha citato il tennis, uno sport in crescita nel Paese, sottolineando come le Marche siano state finora escluse da manifestazioni importanti in questo ambito. Vorrebbe siglare un accordo per ospitare eventi tennistici rilevanti, come già avvenuto in altre regioni. Parallelamente, punta a incrementare le iniziative culturali e musicali di rilievo internazionale, con l’ambizione di attrarre visitatori da ogni parte del mondo.
Questa impostazione si lega a un disegno più ampio: trasformare le Marche in una regione europea riconosciuta e comunicata con continuità in tutto il mondo. Il turismo internazionale assume così un ruolo centrale per l’identità economica e sociale con cui Ricci immagina la regione nei prossimi cinque anni.
La comunicazione turistica: critiche e nuove prospettive
Il percorso di rilancio del turismo passa anche attraverso un cambio netto nel modo di comunicare la regione. Matteo Ricci ha espresso una forte critica verso la gestione della promozione turistica della giunta uscente, con un’attenzione particolare alla campagna nota come “Let’s Marche”. Secondo lui, questa iniziativa ha assorbito milioni di euro senza generare un incremento significativo di visitatori.
Ricci ha annunciato che la prima misura che adotterà , se eletto, sarà la chiusura dell’Atim, l’agenzia alla quale viene attribuito un vasto spreco di risorse senza risultati concreti. Per lui è necessario costruire un brand autentico legato alla qualità della vita e all’unicità del territorio marchigiano, che comprenda paesaggi, cultura e servizi.
Il candidato ha indicato che il presidente della Regione deve essere il primo testimonial di questa immagine, incarnando e promuovendo la regione con costanza. La narrazione attorno alle Marche dovrà essere consistente, attraverso una comunicazione coordinata che contempli le risorse naturali, culturali e umane del territorio.
Questa visione richiede trasparenza e una gestione più oculata delle campagne promozionali, puntando su messaggi concreti e azioni tangibili per attrarre turismo di qualità . L’obiettivo è rompere con approcci inefficaci e orientare il futuro della comunicazione verso strumenti che sappiano coinvolgere pubblico interno e potenziali visitatori stranieri in modo diretto.
Le infrastrutture come volano per lo sviluppo regionale
L’incontro con i cittadini ha messo in luce anche il tema delle infrastrutture, considerato da Ricci fondamentale per il rilancio economico e turistico della regione. Il nodo principale è rappresentato dall’aeroporto di Falconara, la cui capacità attuale è stata giudicata insufficiente. Con soli cinque voli al giorno, l’aeroporto non riesce a garantire connessioni adeguate per attrarre flussi rilevanti di turisti e investitori.
Ricci ha proposto di pensare a un progetto che metta in rete gli scali di Falconara, Perugia, Pescara e Rimini. L’idea è quella di evitare una competizione interna senza senso, ma costruire un sistema integrato che migliori la mobilità e la facilità di accesso alla regione. Un lavoro comune tra aeroporti può facilitare l’arrivo di turisti stranieri e la distribuzione dei voli su più scali, aumentando la presenza internazionale.
Questa soluzione punta a superare l’attuale isolamento infrastrutturale e a inserire le Marche in circuiti di traffico aereo più ampi. Il miglioramento delle connessioni è indispensabile per accompagnare gli sforzi di promozione turistica e deve essere parte organica del progetto di sviluppo regionale.
Altri aspetti collegati alle infrastrutture non sono stati trattati nel dettaglio, ma si capisce come Ricci consideri questo tema strategico per la competitività delle Marche nei prossimi anni.
Matteo Ricci continua la sua campagna elettorale imponendosi come un volto attento al territorio e alle esigenze concrete della popolazione marchigiana. La tappa a San Benedetto del Tronto ha messo in evidenza una strategia rivolta al turismo, alle infrastrutture e alla comunicazione, oltre alla volontà di rafforzare la rappresentanza locale con candidati radicati nel territorio. La sfida per il 2025 prende forme chiare attorno al rilancio di una regione che vuole crescere puntando su qualità della vita e apertura internazionale.