Matteo Ricci, europarlamentare del Pd e candidato presidente della regione Marche, ha scelto Fano come tappa del suo tour elettorale “Per le Marche”. Nel corso dell’incontro ha parlato a lungo delle criticità accumulate negli ultimi cinque anni, concentrandosi su sanità, lavoro e istruzione. Ricci ha proposto una visione alternativa rispetto alla giunta Acquaroli, puntando su mobilità sostenibile e rilancio delle università pubbliche. L’intervento si è basato su un contatto diretto con cittadini e realtà produttive locali.
Una regione che pedala: la critica al governo attuale e il simbolo del cambiamento
Ricci ha aperto citando un’immagine precisa per rappresentare l’attuale giunta guidata da Francesco Acquaroli. “Il simbolo è il divano,” ha detto, riferendosi a una presunta immobilità di fronte ai problemi. Al contrario, lui immagina una regione “che pedala forte”, un’immagine concreta della bicicletta usata per esprimere l’urgenza di muoversi, di recuperare competitività a livello nazionale e internazionale.
Secondo il candidato Pd, negli ultimi anni le Marche hanno visto un peggioramento di molte condizioni essenziali. Ricci ha fatto riferimento alle classifiche e dati socioeconomici, che indicano una crescita dei problemi in sanità e occupazione. Il discorso ha toccato anche una situazione di rassegnazione diffusa, una sorta di stato di mediocrità in cui la regione si sarebbe accontentata senza ambire a risultati forti o innovativi. La scelta di Fano come città per questa riflessione non è casuale: un comune ricco di attività produttive e di cittadini impegnati quotidianamente. Ricci ha sottolineato l’importanza di viverla “tra la gente che lavora, che soffre, che si impegna,” per raccogliere suggerimenti e creare un progetto condiviso.
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La presenza di Ricci a Fano e l’approccio al confronto diretto con i cittadini
Durante la tappa a Fano, Matteo Ricci ha visitato aziende e territori per incontrare direttamente chi abita la città. Ha espresso la convinzione che fare politica partendo dal basso rappresenti l’unico modo per cambiare condizioni e prospettive della regione. Ha parlato di “linguaggio popolare”, inteso come reale colloquio con le persone, non solo slogan o promesse generiche.
Ricci ha rivendicato la capacità di coniugare la concretezza del quotidiano con una visione chiara e coraggiosa. Ha fatto un riferimento implicito anche alla lotta contro il populismo, proponendo un metodo che sposi pragmatismo e idee di lungo termine. La scelta di Fano si è dimostrata significativa sotto questo aspetto, una città in cui gruppi sociali diversi si confrontano con situazioni difficili e in cui si concentrano attività economiche di varia natura. L’approccio adottato mira a costruire un consenso fondato su ascolto e dialogo con quanti hanno voglia di innovare e migliorare, e non su contrapposizioni ideologiche sterili.
Il tema delle università: il rifiuto delle private e la difesa dell’istruzione pubblica
I problemi dell’istruzione universitaria nella regione sono stati uno dei punti centrali del discorso di Ricci a Fano. Ha espresso una posizione netta: le università private “non servono a nessuno”, soprattutto nel settore medico, dove si formano i futuri medici. Ha ribadito il diritto all’istruzione gratuita nel campo sanitario, fondamentale per garantire accesso agli studi a tutti, non limitato ai più abbienti.
Le università pubbliche marchigiane vengono definite “autorevoli” e meritevoli di rafforzamento. Ricci ha poi menzionato la presenza di atenei privati, come la Link, punto critico per lui che dice di non escludere di impegnarsi a tornare indietro rispetto a certe scelte, se sarà presidente. Questa posizione si inserisce in un dibattito nazionale sul ruolo dell’università pubblica e privata e l’accessibilità agli studi superiori. Il candidato Pd si schiera a favore della tutela e dell’ampliamento dell’offerta pubblica, ritenuta più equa e in grado di formare risorse qualificate senza barriere economiche.
La ciclovia del Metauro: un progetto per turismo e mobilità lungo la vecchia Flaminia
Tra i progetti annunciati dal candidato c’è la volontà di rilanciare la ciclovia del Metauro, un percorso che collegherebbe comuni da Bellocchi a Fossombrone. Questa iniziativa punta a migliorare la mobilità locale, offrendo un’alternativa sostenibile agli spostamenti tradizionali e valorizzando il territorio dal punto di vista turistico.
La ciclovia attraverserebbe zone legate alla storica via Flaminia, la quale rappresenta un’importante direttrice nella regione. Migliorarne l’accessibilità e dotarla di infrastrutture per la mobilità ciclistica potrebbe dare nuova linfa a questi centri, agevolando l’arrivo di visitatori e semplificando gli spostamenti dei residenti. Ricci ha inserito questa proposta in un disegno più ampio di sviluppo regionale, in cui la mobilità sostenibile diventa uno strumento concreto per migliorare qualità della vita e attrattività dei comuni coinvolti.