A Castrezzato, nel bresciano, si cerca Matteo Formenti, il bagnino di 37 anni scomparso da lunedì scorso. L’uomo, che lavorava nella piscina dove è morto annegato il piccolo Michael Consolandi, è al centro di una difficile situazione che tiene impegnate le forze dell’ordine e la comunità locale.
Scomparsa di matteo formenti dopo il tragico episodio in piscina
Matteo Formenti, responsabile della sorveglianza nella piscina di Castrezzato, è svanito nel nulla da lunedì 12 febbraio 2025. La sua scomparsa è stata denunciata dai familiari ai carabinieri di Chiari. Da quel momento sono scattate ricerche serrate nella zona, che coinvolgono anche volontari e autorità locali. Il fatto ha suscitato forte preoccupazione in paese, non solo per la scomparsa, ma anche perché Formenti era presente durante il grave incidente che ha portato alla morte del bambino Michael Consolandi.
La piscina in questione si trova a Castrezzato, comune in provincia di Brescia, ed è spesso frequentata da famiglie e giovani. Il legame tra la scomparsa e l’episodio drammatico viene naturalmente considerato dalle forze dell’ordine, anche se al momento non sono emersi dettagli ufficiali sulle cause del gesto o sugli sviluppi delle indagini. I parenti e conoscenti di Matteo hanno lanciato appelli sui social network per trovare qualsiasi informazione utile e sollecitare chiunque possa averlo visto a farsi avanti.
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Il contesto della tragedia in piscina con la morte del piccolo michael consolandi
Il piccolo Michael Consolandi, di soli sei anni, è annegato nella piscina di Castrezzato qualche giorno prima della scomparsa del bagnino. L’incidente ha avuto luogo durante un pomeriggio di fine inverno, quando il bambino era con la famiglia in struttura. Subito dopo il ritrovamento privo di vita di Michael, sono nate molte domande sulle circostanze di quanto accaduto dentro la vasca e sulla vigilanza.
Nel corso delle ore successive, sono stati ascoltati testimoni e personale della piscina. Matteo Formenti, come bagnino, era presente nel momento della tragedia. Il suo ruolo prevedeva proprio la custodia dei bagnanti e l’intervento in casi di emergenza. Una ricostruzione attenta e rigorosa degli eventi è affidata agli investigatori dei carabinieri di Chiari, che stanno cercando di approfondire ogni dettaglio, a partire da ciò che potrebbe aver portato alla morte del bambino.
Dolore e richiesta di chiarezza da parte delle famiglie e della comunità
Oltre agli aspetti giudiziari, l’accaduto ha scosso l’opinione pubblica locale. I genitori di Michael Consolandi e molte famiglie della zona hanno espresso dolore e richiesta di chiarezza. I social sono diventati anche un luogo dove si raccolgono messaggi di solidarietà ma anche richieste di giustizia, mentre la ricerca di Matteo Formenti ha assunto un profilo sempre più urgente e delicato.
Coinvolgimento della comunità e appelli per ritrovare matteo formenti
Dopo la denuncia di scomparsa dei familiari di Matteo Formenti, in paese si è mobilitata una rete di persone e istituzioni per supportare le ricerche. Il sindaco di Chiari, Gabriele Zotti, ha pubblicato un appello diretto ai cittadini tramite social network e comunicati stampa, invitando chiunque abbia notizie a contattare i carabinieri locali.
Oltre all’intervento delle forze dell’ordine, molte associazioni e volontari si sono organizzati per effettuare ricerche a piedi nei boschi e nelle aree adiacenti. Le ricerche proseguono attraverso sopralluoghi mirati e verifiche di webcam, anche nel tentativo di monitorare spostamenti recenti dell’uomo. Nonostante gli sforzi, a oggi Matteo Formenti non è ancora stato ritrovato.
Partecipazione e collaborazione della comunità locale
La comunità ha risposto con una partecipazione diffusa, con messaggi di sostegno alle famiglie coinvolte, sia quella di Michael Consolandi sia quella di Matteo. In paese si percepisce un clima di tensione ma anche di collaborazione, mentre le autorità mantengono alta l’attenzione su ogni dettaglio emergente. La vicenda resta seguita anche dai media regionali, che aggiornano regolarmente sull’andamento della ricerca e degli accertamenti in corso.
Le speranze si concentrano ora sull’individuazione di Matteo, che potrebbe aiutare a chiarire quanto successo in piscina e a comprendere gli eventi di quei giorni. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo, ma confermano l’impegno per portare risposte utili e chiarire ogni aspetto della vicenda. “La collaborazione di tutti è fondamentale per fare luce su questa tragica storia”, si legge in una nota degli inquirenti.