Un progetto nato per mettere in luce le ricchezze nascoste tra l’entroterra lucano e la costa ionica. Materamare ha offerto a tour operator, blogger e professionisti del turismo provenienti da diverse regioni italiane un’occasione unica di approfondimento e scoperta con focus su storia, paesaggi rurali e prodotti enogastronomici della Basilicata.
Un educational tour per conoscere la Basilicata autentica e la costa ionica
Nel corso di un intenso weekend, i partecipanti hanno preso parte a un educational tour che abbraccia luoghi rappresentativi dell’identità lucana e ionica. La visita è partita dalla Masseria Dragone, luogo simbolo dove si è svolto il primo workshop del progetto, che ha illustrato obiettivi e valori di Materamare, nato dalla collaborazione tra Ats Studio Risorse e diverse imprese locali.
Luoghi emblematici del tour
Le tappe successive hanno condensato la varietà di questo territorio con la visita alla Cripta del Peccato Originale, definita “la Cappella Sistina” delle chiese rupestri di Matera, un esempio di arte e spiritualità millenaria ben conservata. Si è proseguiti con il Castello del Malconsiglio a Miglionico, un monumento medievale di rilievo e tappa obbligata per chi vuole cogliere il passato feudale della Basilicata.
Leggi anche:
La tappa a Pisticci ha offerto uno spaccato sul rione Dirupo, quartiere storico noto per la sua struttura e la vita tradizionale ancora viva. I borghi autentici di Montalbano Jonico e la riserva naturale dei Calanchi hanno arricchito ulteriormente il programma, facendo apprezzare la bellezza paesaggistica e la natura protetta. L’itinerario si è infine concluso con la visita ai famosi Sassi di Matera, Patrimonio mondiale Unesco e simbolo riconosciuto della cultura locale.
Esperienze enogastronomiche tra vigneti e cantine della costa ionica
Il tour non si è limitato a luoghi storici e naturalistici, ma ha puntato molto sulla scoperta di eccellenze enogastronomiche. Tra gli eventi più apprezzati c’è stato “l’AperiVigna”, organizzato nei filari delle Cantine Crocco a Montalbano Jonico, dove i partecipanti hanno potuto degustare vini immersi nella vegetazione circostante.
Non è mancata la visita con degustazione alla cantina Fontanarosa Vini di Scanzano Jonico, riconosciuta per la qualità e la rappresentatività dei prodotti tipici lucani. Questi momenti hanno facilitato un contatto diretto con produttori e realtà locali, promuovendo una rete di relazioni basata sulla valorizzazione dei prodotti del territorio.
L’opinione comune è che il progetto Materamare promuova un turismo lento, che invita a scoprire con calma e consapevolezza non solo i grandi attrattori, ma anche le realtà artigianali e agricole che sottendono la cultura locale. L’enogastronomia diventa infatti elemento chiave per raccontare un’identità forte legata ai sapori e ai valori della terra lucana.
Un modello di cooperazione territoriale e marketing integrato
Materamare si inserisce nel quadro di iniziative finanziate dal Feasr Basilicata Misura 16.3, dedicate allo sviluppo locale mediante forme di cooperazione tra enti e imprese. Il progetto ha prodotto un network capace di unire operatori turistici, istituzioni e professionisti, facendo dialogare l’entroterra rurale con la costa ionica.
Il ruolo del sito materamare.com
L’evento conclusivo ha indicato la strada per trasformare questo modello in un vero marchio territoriale riconoscibile, con il sito materamare.com già attivo come punto di riferimento per la promozione integrata del territorio. Le realtà coinvolte hanno così raggiunto un equilibrio tra tutela delle tradizioni e sviluppo di nuove opportunità turistiche.
Il networking offerto da Materamare costituisce un importante presidio territoriale per mantenere viva la condivisione di valori autentici e per progettare strategie comuni volte a consolidare e diffondere l’immagine di un’area ricca di potenzialità poco sfruttate. L’esperienza maturata nel progetto lascia presagire nuovi passi verso una più solida identità turistica lucana.
Il ruolo dei tour operator e professionisti del turismo nell’esperienza Materamare
Tra i protagonisti del tour c’erano operatori specializzati, blogger e influencer provenienti da Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia. La loro partecipazione ha permesso di trasferire sul territorio nuove energie e idee, con un approccio che punta all’accuratezza delle offerte e alla creazione di esperienze coinvolgenti.
L’educational ha dato modo ai professionisti di conoscere nei dettagli le risorse della Basilicata, favorendo la nascita di programmi turistici capaci di superare i modelli tradizionali. La possibilità di aggregare visite culturali a momenti emozionali come le degustazioni ha facilitato una lettura integrata delle specificità locali.
Anche la scelta di inserire siti di grande richiamo come i Sassi di Matera ha arricchito l’offerta divulgativa, contribuendo a rendere evidente il valore dell’intera area come destinazione turistica complessa e adattabile a diverse esigenze. L’approccio esperienziale si rivela così strategico per un territorio che vuole misurarsi sul mercato nazionale e internazionale.
Materamare, un progetto per rafforzare l’identità turistica lucana tra cultura e ospitalità
Il progetto si distingue per la capacità di coniugare turismo sostenibile e conservazione di un patrimonio dalle mille sfaccettature. La Basilicata, tra paesaggi rurali, storia e enogastronomia, si propone con Materamare come destinazione da vivere per scoprire un’Italia diversa, meno nota e più autentica.
Materamare promuove un turismo responsabile che privilegia la qualità delle esperienze e il contatto diretto con il territorio. L’obiettivo è definire un percorso per rafforzare l’identità locale, aumentando l’attrattiva sui mercati esteri senza perdere il legame con le comunità residenti.
Nel futuro prossimo, grazie al consolidamento del network, sono attese azioni per sviluppare prodotti turistici sempre più integrati e a filiera corta, puntando ad attrarre visitatori interessati a scoprire la cultura, i sapori e la natura della Basilicata con nuovi occhi. Materamare lascia aperto uno spazio cruciale per l’innovazione del turismo locale.