Mary Trump, nipote del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha rilanciato pesanti osservazioni sul suo famoso parente in occasione di un evento letterario tenutosi in Galles. Durante la presentazione del suo libro «Who could ever love you: a family memoir», Mary ha raccontato come la sua esperienza diretta al fianco dello zio abbia confermato le sue idee negative su di lui, tracciando un quadro familiare complesso e segnato da rapporti difficili. La figura controversa di Donald Trump emerge in un ritratto di famiglia dominato da tensioni, gelosie e comportamenti problematici.
La presentazione del libro e il giudizio su donald trump
Mary Trump ha scelto il festival di Hay, in Galles, come palcoscenico per presentare il suo ultimo libro dedicato ai Trump e ai loro rapporti. La scrittrice ha definito Donald Trump come «l’unico membro della famiglia che non si è mai evoluto». Ha sottolineato la mancanza di vicinanza e comprensione dello zio verso gli altri, definendolo una persona pericolosa per queste caratteristiche. La nipote ha ammesso di aver rotto i rapporti con la famiglia, eccetto con sua figlia, e di identificarsi come «la pecora nera» del clan. Per lei, la crudeltà è un tratto ricorrente nella famiglia, specie tra i suoi esponenti principali.
Mary ha sottolineato quanto sia sbagliato affidare ruoli di comando a persone incapaci di cambiare nel tempo. Questa incapacità di adattamento ha pesato moltissimo nel suo giudizio su Donald, per lei un uomo che “non è vicino a nessuno” e che possiede un carattere rigidamente fermo. Queste parole sono state accompagnate da racconti e aneddoti che descrivono un ambiente familiare difficile con conseguenze sulle scelte e sulla personalità di Donald Trump.
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L’adolescenza e la gelosia fraterna secondo la testimonianza di anna maria
Un punto cruciale del libro riguarda il ritratto di Donald Trump in gioventù. Mary ha riportato, durante la presentazione, le parole di Anna Maria, amica del fratello maggiore di Donald, Fred Trump jr, detto Freddie. Secondo Anna Maria, Donald si è mostrato come un adolescente arrogante e rude, molto geloso del fratello maggiore. La sua difficoltà nel farsi accettare nel gruppo degli amici di Freddie emergerebbe con chiarezza tanto che la sua presenza veniva tollerata a malincuore. I comportamenti di Donald in quel periodo sarebbero stati fonte di disagio e allontanamento da parte della cerchia di Freddie.
Anna Maria ha seguito l’evolversi del carattere di Donald negli anni e ha testimoniato un peggioramento, con una crescita dell’arroganza e della crudeltà. Questo ritratto giovanile spiega, in parte, la dinamica familiare complessa che Mary ha voluto raccontare. Le tensioni nate nel rapporto con il fratello maggiore avrebbero inciso sulla personalità di Donald e, più in generale, sull’atmosfera all’interno della famiglia Trump.
La famiglia trump e le tensioni tra padre, madre e figli
Nel libro Mary parla anche della figura del padre di Donald, Fred Trump, definendolo un sociopatico. Questa affermazione si inserisce in un contesto familiare difficile, segnato da malesseri e difficoltà. La madre di Donald soffriva di problemi di salute tali da sconsigliarle ulteriori gravidanze. Nonostante questo, rimase incinta di Donald, evento che comportò un peggioramento dello stato di salute materno. Mary suggerisce che questo fatto influì in modo negativo sulla figura materna come punto di riferimento per Donald.
Il carattere assente della madre, causato dalle sue condizioni, lasciò il giovane Donald in balia esclusivamente del padre, descritto come una presenza crudele e pericolosa. La mancanza di un sostegno materno durante un periodo cruciale per la crescita personale avrebbe influito sulla formazione della personalità di Donald, alimentando tratti problematici che Mary racconta nel libro con esempi concreti.
Episodi di tensione e il rapporto diretto con donald trump
Mary Trump ricorda anche episodi concreti di conflitto e tensione, come quando Donald, all’età di vent’anni, lanciò una palla da baseball con l’intento di farle male. A otto anni, la nipote ricevette in regalo un guanto da baseball da parte del fratello, probabilmente per proteggersi dai tentativi di insulto e prepotenza di Donald. Questi episodi descrivono un rapporto complesso tra nipote e zio, lontano da ogni affetto o vicinanza.
Mary ha raccontato di aver lavorato personalmente con Donald quando era la ghost writer del suo secondo libro, a vent’anni. Durante quei sei mesi trascorsi nel suo ufficio ha avuto modo di capire un aspetto del suo carattere, definendolo come «uno dei più provinciali che abbia conosciuto». La vicinanza lavorativa non ha portato a un legame affettivo, anzi Mary insiste nel dire che Donald «non è vicino a nessuno». Queste rivelazioni offrono uno sguardo ravvicinato al carattere del tycoon lontano dall’immagine pubblica.
La controversia e le battaglie legali con donald trump
Mary Trump si è allontanata da suo zio nel 2017, all’inizio del suo mandato presidenziale. Da allora ha pubblicato due libri, «Too Much and Never Enough» e «The Reckoning», che approfondiscono ulteriormente la figura di Donald e le dinamiche familiari. Non sono mancate tensioni giudiziarie, nel 2021 Donald Trump le ha intentato una causa per 100 milioni di dollari, accusandola di aver fornito informazioni riservate al New York Times riguardo alle sue finanze.
L’incrocio tra famiglia e politica rende il racconto di Mary Trump molto attuale. Il suo lavoro richiama aspetti meno noti della vita privata di Donald, gettando luce su retroscena difficili che spiegano, almeno in parte, il carattere e il comportamento del presidente. Le tensioni familiari, i rancori e le divergenze si riflettono anche nella sfera pubblica e giudiziaria, ancora oggi parte del dibattito intorno alla figura di Donald Trump.