Mario Martone con fuori e testimoni italiani alla 78ª edizione del festival di cannes

Mario Martone con fuori e testimoni italiani alla 78ª edizione del festival di cannes

Al festival di Cannes 2025, Mario Martone presenta Fuori su Goliarda Sapienza, Alba e Alice Rohrwacher partecipano alle giurie, mentre film italiani come Testa o croce? e Le città di pianura arricchiscono la selezione.
Mario Martone Con Fuori E Test Mario Martone Con Fuori E Test
Il Festival di Cannes 2025 presenta pochi ma significativi film italiani, con Mario Martone in concorso con *Fuori*, Alba e Alice Rohrwacher in ruoli chiave nelle giurie, e altre pellicole italiane selezionate in diverse sezioni, sottolineando la vivacità e la diversità del cinema italiano. - Gaeta.it

Il Festival di Cannes 2025, che si svolge dal 13 al 24 maggio, propone una selection con pochi titoli italiani ma molto attesi. Mario Martone presenta il suo film fuori, ispirato alla vita di Goliarda Sapienza, e altre pellicole del nostro paese competono nelle diverse sezioni del festival. La giuria presieduta da Juliette Binoche assegna la palma d’oro mentre spiccano la presenza della famiglia Rohrwacher e una produzione italiana nel cinema francese.

Fuori di mario martone: il ritratto di goliarda sapienza al festival di cannes

Fuori, diretto da Mario Martone, rappresenta l’unico film italiano in concorso per la palma d’oro a Cannes. La pellicola si ispira a un episodio del 1980 della vita di Goliarda Sapienza, scrittrice e ex moglie del regista Citto Maselli. La vicenda si concentra sui cinque giorni di detenzione di Goliarda a Rebibbia, a causa di un furto di gioielli, e sulla sua negli incontri con detenute comuni provenienti da ambienti lontani dal suo.

Un’amicizia oltre le sbarre

Il rapporto che si sviluppa con Roberta, una giovane interpretata da Matilda De Angelis, diventa il perno del racconto, mostrando un’amicizia e uno scambio di ispirazioni non solo dentro il carcere ma anche dopo la scarcerazione. Valeria Golino interpreta Goliarda Sapienza, affiancata da un cast che include anche Elodie Di Patrizi e Corrado Fortuna.

Il film è scritto con Ippolita Di Majo e prodotto da Indigo, RAI Cinema e The Apartment, con una coproduzione francese. Debutterà in sala il 22 maggio con la distribuzione di 01. La proiezione ufficiale è prevista martedì 20 maggio alla Montée des Marches.

Alice e alba rohrwacher a cannes tra giurie e selezioni ufficiali

Alba Rohrwacher, nota attrice internazionale, siede nella giuria del palmarés guidata da Juliette Binoche, aggiungendo un volto italiano fondamentale nella decisione dei premi più prestigiosi del festival. La sorella Alice Rohrwacher assume invece un ruolo diverso, presiedendo la giuria della Camera d’Oro, prestigioso riconoscimento destinato all’opera prima in varie sezioni ufficiali.

Questa doppia presenza rappresenta un’importante testimonianza della qualità del cinema italiano e del forte legame familiare tra due figure significative dell’industria culturale. Alice Rohrwacher, regista di film che hanno spesso ricevuto riconoscimenti e attenzione mondiale, porta il suo sguardo critico nel selezionare le migliori opere prime.

Lancio di nuovi talenti

La Camera d’Oro comprende lavori presentati in selezione ufficiale, Settimana della Critica e Quinzaine des Réalisateurs. Questo ruolo consente di lanciare nuovi talenti e attrarre attenzione internazionale verso nuove proposte legate anche all’Italia.

I titoli italiani nelle sezioni un certain regard e quinzaine des réalisateurs

Il festival ospita altre due pellicole made in Italy selezionate nella categoria Un Certain Regard, sezione dedicata a film dalla narrazione originale e che raccontano mondi meno conosciuti. Testa o croce? e Le città di pianura rappresentano la varietà di linguaggi e temi affrontati dal cinema italiano del 2025.

TestA o croce? un western surreale

Testa o croce?, diretto da Alessio Rigo De Righi e Matteo Zoppis, si presenta come un western surreale che omaggia le atmosfere dei western all’italiana. La pellicola racconta la leggenda del soggiorno del militare Buffalo Bill nell’Italia postunitaria, in cui si sfidano butteri italiani e cowboy americani. Nel cast spiccano Nadia Tereszkiewicz, Alessandro Borghi e John C. Reilly. È prodotto da una collaborazione tra diverse case cinematografiche italiane e distribuito da 01.

Le città di pianura di Francesco Sossai è un road movie ambientato in Veneto. Il regista esplora il territorio, trattandolo quasi come un continente vasto e vario. La trama segue due amici cinquantenni interpretati da Sergio Romano e Pierpaolo Capovilla, persone che vivono senza attaccamenti e cercano leggerezza nel presente. Accanto a loro un giovane studente fuori sede, interpretato da Filippo Scotti.

Questi film illustrano due interpretazioni del cinema italiano in festival, dai generi tradizionali alle riflessioni intimiste e paesaggistiche, contribuendo a un quadro più ampio della creatività nazionale.

La partecipazione italiana nell’apertura della quinzaine des cinéastes con enzo di robert campillo

Il Festival di Cannes apre la Quinzaine des Cinéastes il 14 maggio con Enzo, un film francese diretto da Robert Campillo che contiene un contributo italiano importante attraverso la partecipazione di Pierfrancesco Favino. La pellicola racconta la vita di un’adolescente che preferisce lavorare come apprendista muratore piuttosto che la vita agiata e gli studi offerti dalla famiglia.

Enzo è prodotto da Les Films de Pierre, con coproduzione italiana gestita da Lucky Red, che ne curerà anche l’uscita nelle sale. La regia di Campillo prende il posto di quella originariamente affidata a Laurent Cantet, grande autore scomparso improvvisamente prima dell’inizio delle riprese.

Il lavoro affronta temi sociali attuali, in particolare il contrasto tra aspettative familiari e sogni individuali, portando sullo schermo un racconto di formazione molto reale e concreto. La presenza di Favino rafforza ulteriormente l’identità italiana in questa selezione internazionale.

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