Netflix ha deciso di eliminare dal suo catalogo due serie lanciate in primavera, The Residence e Pulse. Entrambe avevano registrato risultati di pubblico interessanti, restando per circa un mese nella top 10 globale del servizio. La scelta di Netflix segue la sua consueta valutazione tra costi e benefici, che spesso porta a tagli anche su titoli apprezzati. Analizziamo i dettagli di entrambe le produzioni, i loro dati di visione e il cast coinvolto.
L’ascesa e la fine di the residence, il giallo ambientato alla casa bianca
The Residence si è presentata come un thriller ambientato nel cuore della Casa Bianca, con Uzo Aduba a interpretare Cordelia Cupp, la detective definita “la più grande del mondo”. La serie nasceva dal team creativo di Shondaland, guidato da Shonda Rhimes, e da Paul William Davies, già showrunner di Scandal. L’idea originale prevedeva un format ad antologia, capace di proporre dalla seconda stagione casi differenti affrontati da Cordelia.
Il cast della prima stagione includeva nomi di rilievo come Randall Park, Giancarlo Esposito, Susan Kelechi Watson e Jane Curtin, accompagnati da una serie di attori noti e caratteristi. Grazie a questa squadra, la serie ha conquistato un pubblico significativo e si è piazzata per quattro settimane nella top 10 di Netflix a livello globale.
Leggi anche:
Le cifre parlano chiaro: The Residence ha raccolto 177,4 milioni di ore di visione nella sua prima fase, equivalenti a 22,9 milioni di episodi visti per intero. Nielsen ha registrato in parallelo 83,1 milioni di ore di trasmissioni, quasi la metà del totale mondiale, indicando un solido interesse soprattutto negli Stati Uniti. La serie è rimasta poi due settimane aggiuntive nella classifica di Nielsen, accumulando oltre 15 milioni di ore supplementari.
Nonostante la risposta del pubblico, Netflix ha scelto di non proseguire. Il piano iniziale per un’antologia non sarà più realizzato, lasciando così il progetto a una sola stagione conclusa.
Pulse, la prima serie medical di netflix che si è spenta velocemente
Con Pulse, Netflix ha provato a entrare nel filone delle serie mediche, un terreno tradizionalmente occupato da produzioni già consolidate. La serie, creata da Zoe Robyn insieme a Carlton Cuse, ha provato a offrire un racconto nuovo, ma non è riuscita a mantenere l’attenzione degli spettatori per molto tempo.
Nei suoi 28 giorni nella top 10 globale, Pulse ha totalizzato 162,1 milioni di ore di visione, pari a circa 20,2 milioni di episodi completati. I dati mostrano una buona partenza ma un rapido calo dopo le prime settimane, soprattutto negli Stati Uniti dove ha resistito solo due settimane nella classifica streaming Nielsen.
L’uscita di Pulse ha coinciso con il successo crescente di The Pitt, un altro dramma medico su Max, che ha attirato parte del pubblico proprio quando Pulse debuttava. Questa concorrenza interna potrebbe aver limitato la durata dell’interesse.
Il cast di Pulse annovera Willa Fitzgerald, Colin Woodell e Justina Machado tra i protagonisti, con diversi altri attori a supporto come Jack Bannon e Jessey T. Usher. Nonostante l’impegno del gruppo e la varietà di personaggi, la serie non ha guadagnato il rinnovo.
Il bilancio di netflix sulle due cancellazioni a pochi mesi dal lancio
Entrambe le serie, pur ottenendo un buon riscontro nelle ore di visione, si sono fermate dopo la prima stagione. Questo dimostra come Netflix punti a un equilibrio difficile tra investimenti e ritorni, dove anche risultati apparentemente positivi non assicurano un futuro.
The Residence e Pulse sono state accolte con interesse, ma non abbastanza da giustificare nuovi capitoli per la piattaforma. The Residence, con il suo approccio originale al thriller politico, e Pulse, il tentativo di costruire un medical drama, si fermano qui.
Queste scelte mostrano come anche produzioni targate Netflix devono superare una soglia di attenzione del pubblico che va ben oltre la semplice presenza in top 10. Il calo di interesse immediato dopo il lancio e la competizione con altri titoli contribuiscono a definire questa fase del catalogo. Netflix continua a rinnovare le sue offerte, ma lascia cadere quegli show che non confermano un seguito solido fin dalle settimane successive alla prima uscita.