Maria rosaria campitiello coordina il dipartimento prevenzione, ricerca ed emergenze sanitarie del ministero della salute, un ruolo che richiama la gestione di ambiti delicati e diversi come la prevenzione, la ricerca medica e la risposta alle emergenze sanitarie. In pochi mesi ha avviato progetti significativi, rafforzando la capacità organizzativa del dipartimento. Esperti del mondo medico riconoscono il suo impegno soprattutto nella gestione del virus west nile e in innovazioni strategiche per il servizio sanitario nazionale.
Il ruolo di campitiello nelle direzioni integrate del ministero della salute
Maria rosaria campitiello si è trovata alla guida di tre direzioni generali, ciascuna legata a campi diversi ma interconnessi: la prevenzione delle malattie, la ricerca sanitaria e la gestione delle emergenze. Questo incarico ha richiesto un equilibrio di competenze gestionali e scientifiche, dato che ognuno di questi ambiti presenta sfide differenti e richiede risposte tempestive. Secondo massimo andreoni, direttore scientifico della simit e professore emerito dell’università Tor vergata, campitiello ha dimostrato solide capacità a mantenere la rotta soprattutto di fronte alla possibile emergenza dovuta al virus west nile.
Monitoraggio e controllo delle malattie vettoriali
La gestione di malattie infettive come il west nile risente dei cambiamenti climatici che modificano distribuzione e frequenza delle infezioni. Il ministero della salute, sotto la sua direzione, cerca di applicare misure di controllo dei focolai senza alimentare allarmismi, perché il numero di casi in Italia resta nell’ordine degli anni passati. Ai controlli si aggiunge la sorveglianza su altre malattie a trasmissione vettoriale, come chikungunya e dengue, con un’azione coordinata e mirata a contenere potenziali epidemie.
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Rilancio della ricerca oncologica e innovazioni tecnologiche
da quando campitiello gestisce il dipartimento prevenzione, ricerca ed emergenze si è registrata un’accelerazione nella ricerca oncologica. ruggero de maria, presidente di alleanza contro il cancro, mette in luce la capacità della dirigente di attivare dialoghi e collaborazioni tra strutture sanitarie e enti coinvolti, rompendo situazioni di stallo. uno degli esempi più evidenti riguarda il programma health big data, bloccato per più di due anni e riavviato velocemente grazie al suo intervento.
Questo progetto mira a valorizzare i dati raccolti dagli irccs per affinare prevenzione, diagnosi e terapie, anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.
Sostegno alle neuroscienze e neuroriabilitazione
Oltre ai dati, si guarda con attenzione alla gestione delle nuove terapie per malattie complesse come l’alzheimer. raffaele lodi, presidente della rete degli irccs delle neuroscienze e della neuroriabilitazione, sottolinea che la rete potrà contare sul sostegno di campitiello per svolgere un ruolo centrale nel sistema sanitario nazionale. l’esperienza della dirigente sembra fondamentale nel tradurre le esigenze di ricerca in azioni concrete e coordinare le risorse disponibili.
Rilancio della prevenzione nel servizio sanitario e crescita dei fondi
Un’altra area di intervento importante è stata la prevenzione, rilanciata anche attraverso eventi istituzionali come gli stati generali della prevenzione, tenuti a Napoli nel giugno 2024. paolo marchetti, direttore scientifico idi-irccs e presidente della fondazione per la medicina personalizzata, indica questa manifestazione come un momento di confronto inedito tra istituzioni, società scientifiche, professionisti e cittadini. Oltre 2400 partecipanti e 178 relatori hanno discusso strategie condivise per migliorare le politiche preventive.
I dati di bilancio evidenziano un aumento dei fondi dedicati alla prevenzione, passati da 6,4 a 6,7 miliardi di euro fra il 2023 e il 2024, con un’ulteriore crescita già segnalata nei primi mesi del 2024. La creazione del prevention hub, sostenuta da 30 milioni di euro del Pnrr, segna un passo avanti nella raccolta e nell’analisi di dati sanitari, ambientali e sociali, per disporre di strumenti predittivi utili a definire misure preventive più precise. La prevenzione terziaria, rivolta alla gestione delle complicanze e alla qualità di vita di chi convive con malattie croniche, ha ricevuto una particolare attenzione con programmi mirati.
Riforma degli irccs e nuove strategie di finanziamento della ricerca
Campitiello ha promosso anche importanti cambiamenti nella struttura e nell’organizzazione degli irccs, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. La riforma conclusa con il decreto legislativo 200/2022 ha portato a una riorganizzazione della rete degli irccs, migliorando la connessione fra ricerca scientifica e assistenza territoriale. Questo nuovo assetto mira a garantire una qualità più alta nella ricerca e nelle cure.
Criteri di valutazione e bandi per il futuro
La programmazione triennale degli irccs ha introdotto criteri di valutazione e finanziamento più trasparenti e orientati ai risultati effettivi. Sotto la guida di campitiello, il ministero della salute ha pubblicato nuovi bandi per la ricerca, tra cui quello del 2024, dotato di 150 milioni e aperto anche ai giovani ricercatori, segno della volontà di sostenere il rinnovamento generazionale nel campo scientifico.
La capacità della responsabile del dipartimento di unire competenze scientifiche e capacità organizzativa appare cruciale per mantenere in movimento progetti strategici e garantire risultati concreti per il sistema sanitario italiano.