Marco Rubio chiede prove di vita per l'oppositore cubano José Daniel Ferrer in sciopero della fame

Marco Rubio chiede prove di vita per l’oppositore cubano José Daniel Ferrer in sciopero della fame

José Daniel Ferrer, leader dell’opposizione cubana detenuto a Mar Verde, è in sciopero della fame da due settimane; Marco Rubio e organizzazioni internazionali chiedono prove di vita e la sua liberazione.
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José Daniel Ferrer, leader dell'opposizione cubana, è detenuto a Santiago di Cuba e da oltre due settimane è in sciopero della fame. Le sue condizioni di salute sono gravemente compromesse a causa di violenze subite in carcere. La comunità internazionale, inclusi Marco Rubio e Amnesty International, chiede la sua liberazione e un intervento urgente per tutelarne la vita. - Gaeta.it

Il caso di José Daniel Ferrer, leader dell’opposizione cubana detenuto nel carcere di Mar Verde a Santiago di Cuba, ha attirato nuovamente l’attenzione internazionale. Da oltre due settimane Ferrer conduce uno sciopero della fame, una protesta che ha messo in allarme istituzioni e attivisti per i diritti umani. Le condizioni di Ferrer si sarebbero aggravate dopo diversi episodi di violenza denunciati dai suoi familiari e da organizzazioni internazionali. Marco Rubio, segretario di Stato americano, ha richiesto alle autorità cubane di fornire conferme sulla situazione del prigioniero.

La richiesta di marco rubio e la pressione internazionale

Marco Rubio, noto politico statunitense di origini cubane, ha espresso indignazione per le condizioni in cui si trova José Daniel Ferrer. Sul proprio account di X , Rubio ha chiesto apertamente al regime cubano di fornire “prove immediate di vita” dell’attivista. La richiesta sottolinea una forte preoccupazione per le notizie sull’impossibilità di comunicare con Ferrer e per le denunce di maltrattamenti.

L’appello di rubio per la liberazione dei prigionieri

L’appello di Rubio non si limita solo a Ferrer, ma riguarda anche la liberazione di tutti i prigionieri politici detenuti a Cuba. Queste parole riecheggiano la linea dura degli Stati Uniti verso L’Avana, da tempo critica verso la gestione dei diritti umani nell’isola.

La pressione internazionale si accompagna a dichiarazioni di organizzazioni come Amnesty International, che ha chiesto al governo cubano di liberare immediatamente Ferrer. Queste richieste si basano anche sulle denunce dell’Osservatorio Cubano dei Diritti Umani, che ha inoltrato una segnalazione ufficiale alle Nazioni Unite e all’Unione Europea, chiedendo di attivare misure urgenti per la tutela del prigioniero.

Le condizioni di salute di josé daniel ferrer durante lo sciopero della fame

José Daniel Ferrer ha intrapreso lo sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione e per denunciare la repressione politica nell’isola. Da quanto riferito dai suoi familiari, durante il periodo di digiuno, durato più di due settimane, Ferrer è stato vittima di violenze fisiche ripetute.

In particolare, si parla di almeno sette aggressioni fisiche subite nel carcere di Mar Verde. Questi episodi di violenza aggiungono preoccupazioni sulle condizioni della sua salute, già compromessa da uno sciopero prolungato. I pestaggi sarebbero parte di una strategia per piegare la resistenza del dissidente e impedirgli di continuare la protesta.

Dichiarazioni di attivisti sulla situazione di ferrer

Le denunce arrivano anche da Manuel Cuesta Morúa, attivista e portavoce del Consiglio per la Transizione Democratica a Cuba, che ha definito “assolutamente esecrabile” il trattamento riservato a Ferrer in quest’ultimo periodo.

L’assenza di informazioni ufficiali sullo stato di salute del leader dell’Unione Patriottica di Cuba alimenta timori sulla sua sicurezza. Le condizioni di detenzione nel carcere di Mar Verde rimangono difficili da verificare, dato il rifiuto delle autorità di fornire dati recenti.

Ruolo di organizzazioni e istituzioni nella denuncia della situazione

L’Osservatorio Cubano dei Diritti Umani ha svolto un ruolo chiave nel monitorare e segnalare il caso di Ferrer. Questa struttura ha presentato una denuncia formale alla Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla tortura e alla Rappresentante speciale per i diritti umani dell’Unione Europea. Nel documento si chiede un intervento rapido per fermare le violenze e tutelare la vita del prigioniero politico.

Importanza delle segnalazioni internazionali

Tali segnalazioni rappresentano strumenti fondamentali per mantenere alta l’attenzione sulle violazioni in Cuba. L’Osservatorio ha raccolto testimonianze che denunciano abusi sistematici durante la detenzione di Ferrer, indicati come parte di una repressione più ampia contro il dissenso nel paese.

Anche organizzazioni internazionali seguono da vicino le evoluzioni del caso, aumentando la pressione diplomatica nei confronti di L’Avana. Questi attori chiedono di rispettare standard minimi di trattamento e il diritto a un processo equo, elementi spesso ignorati nelle prigioni cubane. La mobilitazione non si limita ai confini del paese, ma coinvolge membri di governi e ONG di diversa provenienza.

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