Marco Bellocchio ospite d’onore al Fondi Film Festival: una retrospettiva completa per celebrare il regista

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Marco Bellocchio protagonista al Fondi Film Festival con una retrospettiva completa. - Gaeta.it

Armando Proietti

16 Settembre 2025

Il Fondi Film Festival dedica a Marco Bellocchio un omaggio speciale nella sua 24ª edizione, ospitandolo per una serata che celebra la sua carriera e la nuova serie televisiva. Il festival si svolge tra Terracina, Sperlonga e Fondi, con eventi gratuiti che mettono al centro grandi protagonisti del cinema italiano.

Bellocchio protagonista a Fondi: incontri e approfondimenti sul suo ultimo lavoro

Il 18 settembre, alle 19, nella Sala Carlo Lizzani di Fondi, Marco Bellocchio ha incontrato il pubblico per parlare di “Portobello”, la sua nuova serie tv presentata in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia. L’incontro è stato moderato da Marco Grossi, direttore artistico del festival, con interventi di Gianfranco Pannone e di Lilio Rosato, storico ingegnere del suono e collaboratore di lunga data del regista.

Questa serata ha offerto uno sguardo ravvicinato sulla produzione più recente di Bellocchio, mettendo in luce dettagli tecnici e tematici legati a “Portobello”. Ma non solo: il dialogo ha ripercorso anche i momenti salienti della sua carriera, creando un’occasione di approfondimento per appassionati e studiosi.

La scelta della Sala Carlo Lizzani a Fondi non è casuale: gli organizzatori puntano a valorizzare spazi culturali del territorio, offrendo al pubblico una proposta di qualità e rafforzando il ruolo del festival come punto di riferimento per il cinema nella Riviera d’Ulisse.

Retrospettiva Bellocchio: i film che hanno segnato una carriera

Al centro della XXIV edizione c’è una retrospettiva dedicata a Bellocchio, con una selezione di pellicole che coprono oltre cinquant’anni di carriera. Dopo l’incontro con il pubblico, il 18 settembre è stato proiettato “Marx può aspettare” , uno degli ultimi lavori del regista.

Il programma include anche capolavori come “I pugni in tasca” , esordio che ha segnato una svolta nel cinema italiano per il suo ritratto feroce delle dinamiche familiari. “Nel nome del padre” approfondisce i rapporti personali e i conflitti interni, mentre “Diavolo in corpo” esplora temi di passione e trasgressione.

Tra le opere più recenti spicca “Rapito” , che chiude il cerchio di un percorso tra evoluzioni stilistiche e narrazione intima. A completare la selezione, “L’ora di religione” , che mette a fuoco il ruolo delle istituzioni religiose nella vita quotidiana, confermando l’interesse costante del regista per i legami tra individuo e società.

Questa scelta di titoli permette di seguire da vicino il cammino artistico di Bellocchio, mostrando come sia riuscito a rinnovarsi senza perdere di vista una coerente critica alle dinamiche sociali e personali.

Bellocchio e il cinema italiano: una voce critica che attraversa la storia del Paese

Marco Bellocchio resta una delle firme più importanti del cinema europeo, con una carriera che supera i sessant’anni. Ha raccontato i momenti decisivi della storia italiana con uno sguardo sempre critico e personale. I suoi film hanno spesso messo in discussione istituzioni come la famiglia e la Chiesa, rompendo tabù e mettendo a nudo conflitti interiori tra politica, psicoanalisi e ricordi.

Il suo modo di raccontare ha saputo cogliere le trasformazioni della società italiana senza scivolare nella retorica, affrontando le tensioni sociali e culturali in modo diretto e mai banale. La sua opera offre uno specchio sulla convivenza tra individuo e potere, illuminando contraddizioni spesso ignorate.

Marco Grossi, direttore artistico del Fondi Film Festival, ha sottolineato come Bellocchio mantenga un pensiero critico aggiornando il racconto in modo coerente con i tempi. “Questo gli consente di restare una voce autorevole e attuale nel cinema d’autore italiano, capace di parlare tanto agli esperti quanto a un pubblico più vasto.”

Fondi Film Festival: cinema e cultura lungo la Riviera D’Ulisse

Il Fondi Film Festival è promosso dall’Associazione Giuseppe De Santis, con il coinvolgimento dei Comuni di Terracina, Sperlonga e Fondi. La manifestazione si appoggia a collaborazioni con enti e associazioni locali, creando un circuito culturale che coinvolge diversi centri della Riviera d’Ulisse.

Il festival punta a valorizzare luoghi diversi, come il Museo Archeologico di Sperlonga e gli spazi di Terracina, rafforzando il legame tra cinema e territorio. L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito, una scelta che favorisce la partecipazione e diffonde la cultura cinematografica.

Oltre alle proiezioni, il festival attira l’attenzione per la qualità degli ospiti e delle iniziative collaterali, con incontri e dibattiti con protagonisti del cinema e della cultura italiana contemporanea. Il programma, disponibile sui canali ufficiali, offre un calendario ricco che spazia tra diversi linguaggi e momenti di riflessione sull’arte visiva.

La continuità e la struttura del festival dimostrano un impegno concreto nel promuovere il cinema come strumento di conoscenza e dialogo nelle comunità locali.