Marcell jacobs sentito dagli inquirenti a milano per il caso cyber-spie legato a giacomo tortu

Marcell jacobs sentito dagli inquirenti a milano per il caso cyber-spie legato a giacomo tortu

Marcell Jacobs, campione olimpico, testimonia come persona offesa nell’indagine milanese su intercettazioni abusive legate all’agenzia Equalize e all’accusa di Giacomo Tortu per spionaggio illegale.
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Marcell Jacobs è stato sentito come persona offesa in un’indagine per intercettazioni abusive legate a spionaggio illegale da parte dell’agenzia Equalize, che ha raccolto dati sensibili durante il periodo delle Olimpiadi di Tokyo 2020. - Gaeta.it

Il velocista marcell jacobs, noto per i suoi due ori alle olimpiadi di tokyo 2020, è stato ascoltato oggi pomeriggio dagli inquirenti nell’ambito di un’indagine per intercettazioni abusive. L’inchiesta coinvolge l’agenzia di investigazione equalize e riguarda presunti tentativi di spionaggio ai danni dell’atleta, con particolare attenzione a un filone guidato dalla dda di milano e dalla dna. Questa vicenda, emersa nel 2020 e che prosegue nel 2025, si concentra sugli ascolti illeciti commessi tra il 2020 e il 2021 e sulle informazioni monitorate senza autorizzazione.

La testimonianza di marcell jacobs come persona offesa nell’inchiesta

La testimonianza di marcell jacobs ha avuto luogo oggi pomeriggio e proseguirà a luglio, perché non si è riusciti a completarla in un’unica sessione. L’atleta, campione dei 100 metri e medaglia d’oro anche nella staffetta insieme all’atleta giacomo tortu, ha dichiarato di essere completamente all’oscuro dell’attività di spionaggio. Jacobs è stato sentito come “persona offesa”, cioè come vittima delle intercettazioni abusive, un ruolo che gli permette di riferire quanto sa senza accuse dirette a suo carico.

Il campione ha espresso di non aver mai avuto conoscenza dei monitoraggi illeciti svolti sul suo conto e non ha partecipato a nessuna attività collegata alle telefonate o a comunicazioni intercettate. Queste intercettazioni riguardavano conversazioni con il suo staff tecnico, quindi l’allenatore e il nutrizionista. Jacobs ha ribadito la propria distanza da qualsiasi manovra illegale e ha confermato la volontà di chiarire i fatti durante il procedimento.

L’accusa verso giacomo tortu per intercettazioni abusive e il loro contesto

Il cuore dell’indagine riguarda giacomo tortu, fratello di filippo tortu, velocista anche lui noto ma non indagato. Giacomo è accusato di concorso in intercettazioni abusive. Secondo i pm francesco de tommasi e i carabinieri che hanno condotto le indagini, tortu avrebbe affidato all’agenzia equalize, in particolare a carmine gallo, l’ex superpoliziotto poi deceduto a marzo scorso, la raccolta illegale di materiali.

Le informazioni ottenute riguardavano dati sensibili come gli esiti delle analisi del sangue di marcell jacobs e contenuti di comunicazioni telefoniche o chat. Questi dati risalgono agli anni 2020 e 2021, periodo in cui il campione ha conquistato i suoi titoli olimpici. Va sottolineato che jacobs non è mai stato coinvolto in vicende di doping, né ci sono indizi che suggeriscano altrimenti.

Le intercettazioni e le violazioni della privacy di un campione

Le intercettazioni sarebbero avvenute senza autorizzazione giuridica e costituiscono una grave violazione della privacy, soprattutto per un atleta di tale rilievo. Il caso ha suscitato più di un interrogativo sulle modalità con cui alcune agenzie investigative operano e sulla tutela degli sportivi professionisti.

Le implicazioni per il mondo dello sport e la tutela della privacy degli atleti

Questo episodio conferma l’attenzione crescente su tematiche delicate come la privacy e la correttezza nei rapporti professionali nel mondo sportivo. La raccolta non autorizzata di informazioni riservate, in particolare analisi mediche e conversazioni private, può mettere a rischio non soltanto la reputazione degli atleti ma anche la loro carriera.

Gli inquirenti, impegnati nell’indagine, evidenziano il pericolo rappresentato dalle intercettazioni abusive e il bisogno di regole più precise per proteggere i protagonisti dello sport da intrusioni illegali. Eventuali condanne per chi si rende responsabile di questi abusi potrebbero segnare un precedente importante nella giustizia sportiva e civile.

Il procedimento milanese non ha coinvolto direttamente filippo tortu o altri membri dello staff tecnico di jacobs, ma i risvolti possono interessare l’intero ambiente degli atleti professionisti. Il proseguimento dell’audizione di marcell jacobs a luglio sarà fondamentale per chiarire ogni dettaglio e fare luce su questa vicenda.

La vicenda è seguita con attenzione sia dai media che dagli addetti ai lavori, dato che tocca nodi delicati come la protezione dei dati personali e l’etica nello sport ad alto livello. Le indagini e gli sviluppi futuri potrebbero portare a novità importanti nel modo in cui vengono gestite le informazioni di atleti noti.

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