Un’indagine ha portato a processo quattro operatori socio sanitari accusati di maltrattamenti su ospiti di una rsa a Cerreto Sannita, nel beneventano. Tra le vittime un uomo di 68 anni con Alzheimer e un giovane autistico, entrambi sottoposti a vessazioni fisiche e verbali. Il procedimento sarà dibattuto nei tribunali a partire da settembre 2025.
Il caso di salvatore martorana: abusi su un malato di alzheimer
Salvatore Martorana, uomo di 68 anni originario di Ragusa, è al centro delle accuse più gravi nel procedimento che riguarda la struttura sanitaria di Cerreto Sannita. Diagnostica afferma che soffriva di Alzheimer e, in base alla denuncia della famiglia, sarebbe stato vittima di ripetute aggressioni. Durante i pasti, veniva spinto a mangiare con la forza e colpito alla testa con un bastone. L’avvocato della famiglia racconta che all’uomo venivano rivolte offese particolarmente dure, paragonandolo a un “tonno nelle tonnare siciliane”.
Martorana, quando entrò nella rsa nel 2023, mostrava segnali di vivacità: si esibiva in piccoli spettacoli, amava cantare e ballare. Negli ultimi mesi, invece, ha subito una regressione evidente. Si è chiuso in se stesso, manifesta paura e urla se qualcuno cerca di avvicinarsi. Questi cambiamenti coincidono con le date in cui, secondo le indagini, sono avvenuti gli abusi. Quel comportamento riflette un deterioramento psicofisico, probabilmente provocato dalla brutalità degli operatori.
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Le indagini e le misure contro i quattro operatori accusati
Le indagini, concluse nell’ottobre 2024, hanno svelato un quadro inquietante all’interno della rsa di Cerreto Sannita. Quattro operatori, due donne e due uomini, sono finiti sotto accusa, accusati di vessazioni fisiche e psicologiche verso pazienti non autosufficienti. Le violenze includono schiaffi, calci e tirate di capelli ai danni degli ospiti.
Tra le vittime è stato identificato anche un ragazzo con disturbi dello spettro autistico. Le forze dell’ordine, carabinieri e guardia di finanza, hanno notificato agli imputati divieti di avvicinamento e misure interdittive già alla fine di agosto 2024. Tra poco, con l’apertura del processo a settembre, si attendono ulteriori sviluppi.
Il significato del processo per la tutela degli anziani e fragili
La vicenda ha attirato attenzione non solo per le violenze subite dalle persone coinvolte, ma anche per le implicazioni più ampie sulla tutela di soggetti fragili. L’avvocato Leonardo D’Erasmo ha sottolineato che il modo in cui uno Stato tratta i suoi cittadini più vulnerabili, come anziani e bambini, rappresenta un criterio fondamentale per il rispetto dei diritti umani.
La famiglia di Martorana ha espresso la volontà di partecipare attivamente al procedimento attraverso la costituzione di parte civile, per ottenere giustizia e dare voce a chi non può difendersi. L’attenzione è ora puntata sull’esito del processo, che potrebbe definire un precedente importante nel mettere in luce maltrattamenti in strutture sanitarie e aumentare la vigilanza sulle rsa.