Un clima difficile si è creato all’istituto Rosselli di Aprilia, in provincia di Latina, dove insegnanti e personale Ata hanno espresso forte malcontento nei confronti della dirigenza scolastica. La situazione ha portato a uno stato di agitazione, proclamato dagli stessi lavoratori la settimana scorsa. Tra le cause principali emergono contrasti riguardo alla gestione interna e a provvedimenti disciplinari giudicati eccessivi dal personale coinvolto. L’attenzione resta alta anche da parte delle rappresentanze sindacali e degli uffici scolastici, chiamati a intervenire su un quadro che influenza l’intero percorso formativo degli studenti.
Tensioni tra collegio docenti e dirigenza: le cause dello scontro
Il malcontento spira da tempo dentro le mura dell’istituto, dice Patrizia Giovannini, coordinatrice della Gilda insegnanti di Latina. Secondo lei, la presidenza adottò una linea di gestione unilaterale, saltando il confronto che invece il collegio dei docenti e i sindacati dovrebbero avere con la dirigenza. Questa assenza di dialogo avrebbe alimentato il dissenso, con decisioni che riguardano sia l’assegnazione delle classi sia i rapporti con gli studenti, non rispettando continuità e regole.
Il mancato accordo sul contratto di istituto e la convocazione dei consigli d’istituto in orari non consentiti dalle norme aggravano la situazione. Ancora più preoccupante per il personale è il ricorso frequente, nella parte finale dello scorso anno scolastico, a provvedimenti disciplinari che non sono rimasti confinati a sanzioni minori, ma sono arrivati anche alla sospensione dal servizio. Questi provvedimenti hanno infiammato ulteriormente gli animi, portando tutti a un punto di rottura.
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Effetti sulla qualità educativa e sull’organico scolastico
Le tensioni dentro l’istituto non restano tra le stanze degli uffici ma ricadono sulla scuola nel suo insieme. I trasferimenti da parte di molte maestre, professori e operatori Ata testimoniano un disagio reale e serio. A farne le spese sono soprattutto gli studenti, in modo particolare quelli che devono affrontare gli esami di Stato, ma anche gli alunni con bisogni educativi speciali che da sempre trovano nel Rosselli un ambiente di sostegno.
La scuola divenne una delle realtà più note in provincia proprio per il progetto di inclusione rivolto ai disabili. Lo staff di docenti specializzati, un tempo numeroso, oggi presenta diverse assenze rilevanti che possono compromettere quel percorso educativo specifico e delicato. Dietro queste defezioni si nascondono difficoltà crescenti nella gestione organizzativa e un clima lavorativo pesante da sostenere. La situazione rischia di far perdere il profilo distintivo di un istituto che per anni ha rappresentato un punto di riferimento.
Ruolo delle organizzazioni sindacali e risposte degli enti scolastici
La Gilda insegnanti ha mantenuto vivo il dialogo con gli uffici scolastici provinciali e regionali. L’obiettivo è sottoporre all’attenzione delle autorità competenti le criticità ormai evidenti da mesi. Secondo gli esponenti sindacali, si è creata una spaccatura difficilmente superabile tra la dirigenza e il personale, che necessita di un intervento risolutivo prima della conclusione dell’anno scolastico in corso.
Anche se la presidenza dell’istituto ha diffuso dichiarazioni che questo articolo non riporta nei dettagli, la Gilda ha preso atto senza mutare la propria posizione. Ribadisce l’importanza di far emergere disagi concreti che finiscono per incidere sulla qualità dell’offerta didattica e sulla vita di studenti e lavoratori. Un confronto aperto e rispettoso del ruolo sindacale appare condizione imprescindibile per affrontare i problemi segnalati e costruire soluzioni condivise.