Mafia il mondo parallelo: tavola rotonda a trieste per sensibilizzare i cittadini sulla legalità

Mafia il mondo parallelo: tavola rotonda a trieste per sensibilizzare i cittadini sulla legalità

A Trieste un incontro pubblico promosso dalla Prefettura di Trieste coinvolge istituzioni, scuole e forze dell’ordine per prevenire le mafie e sensibilizzare su segnali e strumenti di difesa nel Friuli Venezia Giulia.
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A Trieste si terrà un incontro pubblico e uno spettacolo per sensibilizzare cittadini e giovani sulla prevenzione delle mafie, con la partecipazione di istituzioni, forze dell’ordine e associazioni. - Gaeta.it

Tra pochi giorni a trieste si svolgerà un incontro pubblico dedicato alla prevenzione e alla conoscenza delle mafie, con particolare attenzione a come riconoscerne i segnali e a quali strumenti ricorrere per difendersi. L’evento fa parte di un’iniziativa promossa dalla prefettura di trieste con il coinvolgimento di istituzioni locali e nazionali, scuole e forze dell’ordine. Il confronto nasce dall’esigenza di spiegare ai cittadini, e soprattutto ai giovani, come la criminalità organizzata possa agire anche in territori apparentemente meno esposti ma in realtà coinvolti in traffici illeciti e riciclaggio.

La tavola rotonda in piazza unità d’italia: i protagonisti e i temi al centro del dibattito

L’appuntamento di domani pomeriggio ha sede in piazza unità d’italia, dove sarà allestito uno stand per ospitare la tavola rotonda intitolata “mafia: il mondo parallelo”. All’incontro parteciperanno il prefetto di trieste, pietro signoriello, l’assessore regionale alla sicurezza, pierpaolo roberti, il generale michele carbone, direttore generale della dia, e la procuratrice capo di trieste e responsabile della direzione distrettuale antimafia, patrizia castaldini. Tra i relatori figura anche vittorio petrucco, presidente della icop e imprenditore che ha denunciato alcuni esponenti mafiosi, contribuendo così a svelare attività illecite.

I relatori affronteranno vari aspetti della criminalità organizzata, dai metodi di infiltrazione nei circuiti imprenditoriali alle attività di riciclaggio e traffico di merci illecite. Verranno spiegati i segnali per riconoscere la presenza della mafia, spesso nascosta ma presente anche in regioni senza un vero radicamento territoriale come il friuli venezia giulia. La discussione intende offrire ai cittadini elementi concreti per collaborare e rivolgersi alle istituzioni competenti contro questo fenomeno.

L’assenza di un vero radicamento mafioso in friuli venezia giulia e le attività di transito sul territorio

Durante l’incontro il prefetto pietro signoriello ha evidenziato come nel friuli venezia giulia non esistano forme di radicamento mafioso tradizionali, cioè legate a un’influenza stabile e visibile nelle comunità locali. Tuttavia, ha spiegato che le mafie operano comunque nella regione sfruttando il territorio come punto di passaggio per traffici illegali e riciclaggio. Queste attività di transito coinvolgono flussi di denaro e merci illecite ma non creano un profondo legame sociale o culturale con le comunità.

Questo aspetto rende la presenza mafiosa meno percepibile agli occhi della popolazione comune ma non per questo meno pericolosa. Il prefetto ha sottolineato che nessun territorio è immune, e che l’unica vera difesa sta in azioni di prevenzione e controllo attivo supportate da una cultura della legalità diffusa. La capacità di individuare i segnali e reagire tempestivamente fa la differenza per impedire che la criminalità organizzata possa guadagnare terreno.

L’iniziativa con le scuole e lo spettacolo di danza-teatro per coinvolgere giovani e cittadini

L’iniziativa prevede due momenti principali: la tavola rotonda prevista domani pomeriggio e uno spettacolo di danza-teatro dal titolo “mafia: il mondo parallelo”, ideato da valeria vallone, che si terrà lunedì mattina al teatro rossetti. A quest’ultimo evento parteciperanno oltre duemila studenti provenienti dagli istituti scolastici di trieste e del friuli venezia giulia che già hanno affrontato in classe lo studio del fenomeno mafioso.

Lo spettacolo intende trasmettere con un linguaggio artistico contenuti legati alla cultura della legalità, alle storie di chi si è opposto alla mafia e alla necessità di riconoscere e combattere ogni forma di criminalità organizzata. All’incontro mattutino prenderà parte anche don luigi ciotti, presidente di libera, associazione impegnata nella lotta contro le mafie e nella promozione dei diritti civili.

L’insieme delle iniziative serve a creare un momento di riflessione e confronto, mettendo in evidenza il ruolo fondamentale della collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e società civile nel contrasto alle mafie anche in territori dove la loro presenza sembra meno evidente.

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