Maduro annuncia una nuova partnership con il Movimento dei lavoratori rurali senza terra in Venezuela

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Maduro annuncia una nuova partnership con il Movimento dei lavoratori rurali senza terra in Venezuela - Fonte: Ansa | Gaeta.it

L’annuncio del presidente venezuelano, Nicolás Maduro, di una collaborazione con il Movimento dei lavoratori rurali senza terra del Brasile segna un’importante svolta nella politica agraria del Paese. Presentato durante il suo consueto programma settimanale sulla televisione statale, questo progetto mira allo sviluppo di 10mila ettari nel territorio dello Stato di Bolívar per potenziare la produzione alimentare. Una mossa che riflette l’intenzione di Maduro di rafforzare l’agricoltura locale e di allearsi con movimenti sociali nell’ambito della riforma agraria.

Partnership strategica con il Movimento dei lavoratori rurali senza terra

Il Movimento dei lavoratori rurali senza terra , noto per la sua battaglia a favore della riforma agraria in Brasile, trova ora un alleato in Venezuela con il presidente Maduro. Questo accordo rappresenta non solo un rafforzamento dei legami tra i due paesi, ma anche un atto simbolico di resistenza e solidarietà tra i movimenti latinoamericani a favore di politiche sociali e agrarie più giuste.

Nel suo intervento televisivo, Maduro ha fatto riferimento all’iniziativa con una battuta: “In Venezuela abbiamo il ‘Movimento Con Terra’, non ‘Senza Terra’.” Questa affermazione non solo sottolinea l’interpretazione venezuelana della lotta agraria, ma offre anche una critica velata al presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, noto per il suo legame con il MST. La scelta di collaborare con questa organizzazione potrebbe evidenziare le differenze tra i due leader riguardo le politiche agricole e il loro approccio alla gestione della terra.

Sviluppo di 10mila ettari: obiettivi e aspettative

Il progetto di sviluppo di 10mila ettari nella regione di Bolívar è parte di un piano più ampio volto a migliorare la sicurezza alimentare in Venezuela. Questa iniziativa non solo si propone di aumentare la produzione agricola, ma anche di creare posti di lavoro e stimolare l’economia locale, in un contesto in cui il Paese sta affrontando gravi difficoltà economiche e una crisi alimentare acuta.

L’obiettivo del progetto è duplice: da un lato, verranno implementate pratiche agricole sostenibili e dall’altro, si punta a favorire l’inclusione sociale delle comunità contadine. Questo approccio mira a riunire produttori locali, nei quali si vedono i potenziali benefici della riforma agraria. La speranza è che, grazie a queste azioni, si possano garantire diritti di accesso alla terra per coloro che ne sono privi, riducendo le disuguaglianze e promuovendo l’autosufficienza alimentare.

Reazioni e contesto politico

La risposta del MST alla proclamazione della vittoria di Maduro alle presidenziali del 28 luglio è stata di forte sostegno, con i rappresentanti della rete brasiliana che hanno celebrato l’esito come una manifestazione della volontà del popolo venezuelano di resistere all’imperialismo. Questa alleanza con Maduro sembra destinata a consolidarsi, anche se perdura un clima di tensione con l’opposizione politica venezuelana, che continua a contestare il processo elettorale, accusando il governo di brogli.

L’alleanza tra Maduro e il MST, dunque, non è priva di controindicazioni. Essa si inserisce in un contesto più ampio di rivalità politica e sociale in America Latina, dove i movimenti popolari e le riforme agrarie stanno vivendo una fase di rivalutazione. Il progetto di sviluppo agricolo in Venezuela, supportato dall’MST, potrebbe diventare un simbolo di una nuova era per le relazioni tra i movimenti sociali e le istituzioni pubbliche nel continente. Questa dinamica potrebbe rivelarsi cruciale nel definire le politiche agricole future e le relazioni diplomatiche nella regione.

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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