Lutto per la morte di vincenzo del grosso, funerale a forcella tra dolore e denunce

Lutto per la morte di vincenzo del grosso, funerale a forcella tra dolore e denunce

Il funerale di Vincenzo Del Grosso a Forcella evidenzia il dolore della comunità e le accuse di mancanza di sicurezza sul lavoro, con interventi di don Antonio, l’avvocato Zanfardino e esponenti di Forza Italia.
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La morte di Vincenzo Del Grosso, operaio vittima di un incidente sul lavoro a Napoli, ha suscitato dolore e accuse sulla sicurezza insufficiente, rilanciando l’appello politico per maggiori controlli e tutele. - Gaeta.it

La morte di Vincenzo Del Grosso, uno dei tre operai caduti in un incidente sul lavoro a Napoli, ha mosso silenzi e accuse nel cuore del quartiere Forcella. La cerimonia funebre alla chiesa di San Giorgio Maggiore ha raccolto familiari, rappresentanti politici e comunità, confermando ancora una volta il peso delle morti evitabili sul lavoro e un sistema di sicurezza insufficiente.

Funerale a forcella tra commozione e malore

Il feretro di Vincenzo Del Grosso è stato accompagnato da una folla silenziosa e commossa il 25 maggio 2025, nella chiesa di San Giorgio Maggiore, a Forcella. La comunità si è stretta intorno alla famiglia in un momento di profondo dolore. Presenti la compagna di Vincenzo, Carmen, e i figli, insieme con l’ex moglie e la figlia Manila. Proprio Manila ha avuto un malore poco prima della cerimonia. Nonostante questo, ha voluto rimanere fino al termine del rito, testimoniando il legame indissolubile con il padre.

Il clima era carico di emozione e riflessione. Molti presenti hanno percepito un senso di perdita non solo personale, ma collettiva. Si è trattato di un momento che ha messo a nudo quanto le tragedie sul lavoro possano scuotere interi quartieri e famiglie, lasciando cicatrici difficili da sanare.

La parola del parroco: una denuncia sulla realtà delle morti evitabili

Durante il funerale, don Antonio, parroco della chiesa, ha pronunciato un’omelia toccante. Ha descritto la morte di Vincenzo come parte di una “guerra”, una realtà che non si vede solo nei telegiornali, ma si vive anche dietro l’angolo, nelle strade e nei quartieri. Ha citato le tante vite che si spezzano sul lavoro o vittime di violenza domestica, fenomeni che si sommano formando una scia di dolore.

Don Antonio non ha risparmiato parole forti, invitando la comunità a non ignorare più questi segnali. “Non possiamo girarci dall’altra parte”, ha detto, esortando tutti a impegnarsi, ciascuno nei propri spazi, per fermare questa serie di tragedie. In uno dei passaggi più intensi si è rivolto direttamente a Manila, sottolineando che l’amore di un padre supera l’assenza fisica e resta una guida, anche senza la sua voce.

Accuse e responsabilità: l’avvocato della famiglia pone l’accento sulla mancanza di controlli

All’esterno della chiesa si è levata la voce dell’avvocato Gianluca Zanfardino, legale della famiglia Del Grosso. Il suo intervento ha portato all’attenzione una questione decisiva. La ditta per cui lavorava Vincenzo era stata già condannata nel 2022 in seguito a un grave incidente simile. Tuttavia, il procedimento era caduto in prescrizione, impedendo così di applicare pene e sanzioni.

L’avvocato ha denunciato la totale assenza di controlli e interventi efficaci da parte delle autorità competenti. Questa mancanza ha portato alla morte di tre operai, incluso il suo assistito, e diventa quindi una responsabilità che tocca la collettività. La testimonianza di Zanfardino riporta al centro il tema dei rischi sul lavoro e la carenza di tutele reali che rimangono un problema irrisolto.

Interventi politici e impegno di forza italia per la sicurezza sul lavoro

Alla cerimonia erano presenti Chiara Marciani, assessore comunale, e Francesco Cascone, consigliere regionale di Forza Italia. Il partito ha sostenuto economicamente il funerale, gesto confermato dai familiari. L’arcivescovo Domenico Battaglia ha mandato un messaggio letto in chiesa in cui ha sottolineato la gravità della mancanza di regole e responsabilità, ricordando il diritto fondamentale di chi lavora a tornare a casa.

Il senatore Francesco Silvestro, vice segretario regionale di Forza Italia in Campania, ha commentato la tragedia rinnovando l’appello a non ignorare le morti sul lavoro. Ha detto che la sicurezza deve essere una priorità concreta, da mettere in pratica ogni giorno e non solo dopo le stragi. Ha annunciato l’impegno del suo partito a sostenere le famiglie colpite e a monitorare le condizioni degli ambienti lavorativi, affinché casi come quello di Vincenzo non si ripetano.

Lo scenario resta drammatico ma le parole di chi ha partecipato alla cerimonia riecheggiano la necessità di un cambiamento. Il ricordo di Vincenzo Del Grosso diventa così una spinta a riflettere sul prezzo reale che pagano i lavoratori quando le regole vengono ignorate.

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