Simone Sannelli, meccanico di moto molto conosciuto a Pavone Canavese, è morto a 41 anni in un incidente stradale tra Ivrea e Santhià. La sua scomparsa ha scosso la comunità locale e gli appassionati delle due ruote. La tragedia è avvenuta sabato 7 giugno 2025, poco dopo le 13.30, sulla bretella autostradale che collega la A5 alla A4. Simone era molto amato dai suoi amici e conoscenti, che ora ne ricordano il sorriso e la passione per le moto.
Chi era simone sannelli e il suo legame con pavone canavese
Simone Sannelli abitava a Pavone Canavese, piccolo centro dove tutti lo chiamavano “Bomberolo”. Era noto per la sua abilità come meccanico di moto, soprattutto per la capacità di trasformare i motori in veri e propri capolavori di potenza e suono. Il suo lavoro non riguardava solo la meccanica, ma creava un legame profondo con chi condivideva la passione delle due ruote. Simone aveva una presenza familiare in paese, un punto di riferimento per gli appassionati.
Un uomo dal carattere aperto e generoso
Non era solo meccanico: la sua figura rispecchiava un uomo dal carattere aperto e generoso. Chi lo conosceva racconta di un sorriso costante e di una gentilezza nel trattare chiunque incontrasse. Il soprannome “Bomberolo” era segno di affetto e ammirazione. Questo legame con il territorio e con le persone era radicato nel tempo, di fatto lo rendeva una delle figure più amate della comunità. La sua disponibilità e simpatia lo avevano reso un vero amico per molti.
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Il ricordo degli amici e la tribù degli hurricanes mc lecco
Il profilo social di Simone Sannelli si è rapidamente trasformato in una rete di ricordi e messaggi affettuosi. Gli amici lo hanno salutato con parole che evidenziano la sua natura dolce e generosa. “Addio gigante buono”, “Sempre con un sorriso e un abbraccio”, “Un compagno di cui sentiremo la mancanza”: messaggi che fotografano il rapporto umano oltre ogni altra cosa. Molti hanno condiviso foto e momenti vissuti insieme, trasformando i social in una sorta di veglia collettiva.
Il ruolo di vicepresidente negli hurricanes mc lecco
Simone era vicepresidente degli Hurricanes MC Lecco, club motociclistico di appassionati che hanno condiviso con lui numerose uscite e iniziative. Nel gruppo era molto apprezzato per la sua esperienza e la passione che metteva nei motori. La sua voce e la presenza resteranno vive nel rombo delle moto che abbiamo visto percorrere strade e sentieri. L’associazione ha scritto che Simone continuerà a vivere nel vento sulla pelle e nei silenzi che si incontrano in viaggio. Questo legame con il gruppo sottolinea il ruolo sociale e umano che aveva nella cerchia dei motociclisti.
La dinamica dell’incidente e i rilievi della polizia stradale
L’incidente che ha causato la morte di Simone è avvenuto lungo la bretella autostradale tra la A5 e la A4, nella zona di Ivrea, poco dopo mezzogiorno e mezza del 7 giugno 2025. Simone viaggiava in direzione Milano in sella alla sua moto Triumph, quando, all’altezza dello svincolo di Albiano d’Ivrea, si è scontrato contro una Ford Fiesta guidata da una coppia tedesca a bordo. Lo scontro è stato violento, tanto che per Simone non c’è stato nulla da fare, anche se i soccorritori del 118 hanno tentato la rianimazione.
La coppia tedesca nell’auto è rimasta illesa. Da primi accertamenti fatti dalla polizia stradale di Settimo Torinese, l’impatto sembra essere stato causato da un tamponamento di Simone Sannelli contro l’auto. Le cause alla base del tamponamento sembrano essere collegabili a un’eccessiva velocità tenuta dal motociclista lungo quel tratto. Per i rilievi, la polizia ha effettuato controlli sul luogo senza chiudere l’autostrada, ma i rallentamenti al traffico sono stati inevitabili.
Il silenzio e il dolore dopo la perdita di simone sannelli
Oltre ai fatti tecnici e alle cause dell’incidente, ciò che emerge più di tutto è il vuoto lasciato da Simone. Chi lo conosceva parla di lui come di un fratello e di un compagno di viaggio. Il suo ricordo va al di là della cronaca, tocca il cuore di chi resta. Nei commenti sui social si trova spesso la frase: “Nessuno muore davvero finché vive nei ricordi di chi resta”. Simone non era solo un motociclista, era una presenza fissa fatta di sorrisi, abbracci e passione per la strada.
La tragedia richiama alla memoria l’importanza di chi trova in un gruppo e in una passione un legame profondo. Simone avrebbe dovuto viaggiare con gli amici in Albania quel weekend. Quel progetto è naufragato insieme all’incidente. La comunità e il club Hurricanes MC Lecco si trovano ora a fare i conti con l’assenza di una voce e di un motore in meno, con il peso di un’assenza che si fa sentire nel vento che accompagna ogni viaggio sulle due ruote.