L’università degli studi dell’aquila punta a rafforzare i legami accademici e scientifici oltre i confini europei. L’obiettivo è attrarre studenti internazionali provenienti da Paesi extra UE, dando nuovo impulso alle attività di mobilità e iscrizione all’ateneo. Il 2 luglio 2025, nell’aula del senato di palazzo camponeschi, è stato presentato un piano articolato per sviluppare relazioni con diverse aree del mondo, con particolare attenzione a regioni in emergenza o crisi.
Un piano strategico per ampliare le relazioni internazionali extra ue
Il piano illustrato dal prorettore delegato agli affari internazionali, prof. bruno rubino, è una roadmap che si concentra su aree specifiche: balcani occidentali, vicinato orientale, mediterraneo meridionale e africa subsahariana. Questi territori rappresentano per l’aquila un terreno fertile per nuove collaborazioni accademiche, scientifiche e formative.
Azioni per favorire mobilità e progetti comuni
La strategia comprende diverse azioni concrete, volte a favorire sia l’arrivo di studenti e docenti provenienti da paesi terzi, sia lo sviluppo di progetti comuni in ricerca e didattica. La scelta di queste aree non è casuale: molte di queste zone sono segnate da criticità sociali o conflitti che rendono prezioso il supporto universitario. Ucraina, Palestina e Siria, per esempio, sono Paesi con cui l’ateneo lavora da tempo per sostenere lo sviluppo culturale nonostante le difficoltà.
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Nella mattina del 2 luglio, nella sede del rettorato, si sono riuniti rappresentanti e docenti provenienti da importanti istituzioni africane. Tra queste, la kwame nkrumah university of science and technology di kumasi , l’african institute for mathematical sciences di kigali e l’université de monastir .
Questi incontri hanno permesso di approfondire relazioni già avviate e di delineare nuove opportunità per studenti e ricercatori. Le collaborazioni includono scambi accademici, programmi di formazione e progetti congiunti in ambito scientifico. La presenza di queste università africane segna un passo concreto verso una rete internazionale più ampia, in cui l’aquila si inserisce come un nodo di riferimento.
Il pomeriggio dedicato all’ucraina: valorizzare la cultura e la ricerca
Nel pomeriggio, la sessione si è focalizzata sull’ucraina, con un’ampia partecipazione di docenti da diversi atenei del Paese. Tra questi spiccano l’università “taras shevchenko” di kyiv, il politecnico di leopoli e l’università “ivan franko” di leopoli, oltre alla prestigiosa università “v. n. karazin” di kharkiv, nota per i suoi premi nobel in medicina, fisica ed economia.
L’incontro si inserisce nel contesto della global coalition of ukrainian studies, che mira a diffondere la cultura e la ricerca ucraina nel mondo accademico. Si è inoltre anticipata la firma imminente di un memorandum tra l’aquila, la sapienza di roma e le università ucraine per sostenere la divulgazione culturale del paese. Il documento sarà siglato in un evento a roma nelle prossime settimane, consolidando un impegno condiviso verso il dialogo e la collaborazione internazionale.
Focus sui progetti con paesi in emergenza e territori dell’africa subsahariana
La giornata si è conclusa con una discussione sui progetti di cooperazione concentrati su aree in crisi o emergenza, soprattutto in africa subsahariana. L’ateneo dell’aquila, attraverso il suo piano strategico, mira a costruire percorsi che favoriscano il supporto scientifico e formativo in paesi segnati da forti difficoltà.
Queste iniziative coinvolgono più fronti: dalla mobilità degli studenti alla creazione di programmi di studio dedicati, fino ai progetti di ricerca congiunti che affrontano tematiche urgenti come la sicurezza alimentare, la salute pubblica e l’educazione. Con questo approccio, l’università definisce un ruolo attivo su scala globale, puntando a favorire scambi che portano valore concreto sia alle comunità ospiti sia all’ateneo stesso.
L’università degli studi dell’aquila conferma così la propria posizione come centro di formazione e ricerca che guarda oltre l’europa, affermandosi come polo capace di costruire rapporti solidi e duraturi in una dimensione internazionale sempre più ampia e articolata.