Il Susumaniello, vitigno pugliese in rapida ascesa, ha trovato un nuovo rappresentante nella figura di Luigi Martino, ingegnere civile e sommelier dal 2017. La nomina è avvenuta a Mesagne, in provincia di Brindisi, durante la prima edizione del trofeo master del Susumaniello organizzato dall’AIS Puglia. La manifestazione ha attirato sommelier da diverse regioni, confermando l’interesse crescente verso questa varietà di uva autoctona e le sue peculiarità enologiche.
Il trofeo master del susumaniello a mesagne valorizza il vitigno pugliese
Mesagne ha ospitato il primo trofeo master del Susumaniello, un concorso dedicato esclusivamente a questo vitigno che sta conquistando attenzione tra gli esperti e il pubblico. La manifestazione è stata ideata e promossa dall’AIS Puglia, con lo scopo di approfondire e diffondere la conoscenza del Susumaniello come prodotto di nicchia ma in espansione.
Alla competizione hanno partecipato tredici sommelier, provenienti anche fuori regione: tra loro un concorrente AIS Calabria, che si è unito alla sfida con altri esperti pugliesi. Il contest è stato articolato in prove scritte e degustazioni, orientate a testare le competenze dei partecipanti su diversi aspetti. Questi includevano la storia e la diffusione del Susumaniello, le caratteristiche specifiche in relazione al terreno e al clima della Puglia, le tipologie di vino ottenibili, i produttori più significativi, le analisi organolettiche e l’abbinamento con il cibo.
L’evento ha messo in luce l’importanza di una preparazione ampia e dettagliata, non solo sull’identità del vitigno ma anche sulle sue applicazioni pratiche in enologia e gastronomia. La presenza di esperti da altre regioni segnala un interesse che si estende oltre i confini locali.
Luigi Martino, ingegnere e sommelier, racconta le potenzialità del susumaniello
Luigi Martino, 42 anni, originario di Carovigno, si è distinto nel corso della competizione aggiudicandosi il titolo di ambasciatore del Susumaniello. Ingegnere civile di formazione, è diventato sommelier nel 2017 e da allora ha avviato un percorso di approfondimento sui vitigni regionali.
Martino ha descritto il Susumaniello come un vitigno dall’estrema versatilità. Ha spiegato che può essere spumantizzato, produce rosati eleganti e può diventare vino rosso di varia struttura: da versioni fresche e dirette fino a interpretazioni più complesse e strutturate. Secondo lui, la capacità del Susumaniello di esprimersi in forme diverse rappresenta un elemento di rilievo per affermarsi nei mercati.
La nomina ad ambasciatore rappresenta per Martino una sfida e una responsabilità, con l’obiettivo dichiarato di promuovere questo vitigno anche fuori dalla Puglia. Intende infatti ampliare la visibilità del Susumaniello in contesti nazionali e internazionali, valorizzandone le caratteristiche uniche e la storia.
L’interesse degli esperti ais verso eventi dedicati al susumaniello in Puglia
Rocco Caliandro, delegato AIS Brindisi e ideatore del trofeo master, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa. Secondo Caliandro, la scelta di organizzare un concorso specifico per il Susumaniello e gli appuntamenti collegati testimoniano il crescente interesse verso questa varietà di uva.
L’evento punta a consolidare la conoscenza tecnica e culturale del vitigno all’interno della comunità dei sommelier e ad attrarre attenzione nazionale. Caliandro sostiene che raccontare il Susumaniello attraverso prove di approfondimento e degustazioni contribuisce a rafforzarne la posizione e a stimolare nuovi appassionati.
Il trofeo master diventa così un momento importante per la diffusione di informazioni precise, adatte a valorizzare un prodotto che fino a pochi anni fa era quasi sconosciuto fuori dalla Puglia. La manifestazione si inserisce in un percorso di crescita del Susumaniello che coinvolge produttori, esperti e appassionati, con un’attenzione particolare ai valori territoriali.