Il tecnico toscano Luciano Spalletti non guida più la nazionale italiana di calcio dopo la pesante sconfitta subita a Oslo contro la Norvegia. La squadra azzurra ha perso per 3-0 la prima partita del girone I delle qualificazioni ai mondiali 2026, ponendo a rischio la partecipazione al torneo in programma in Stati Uniti, Messico e Canada. La Federazione Italiana Gioco Calcio ha confermato l’avvicendamento in panchina, aprendo il dibattito sul possibile nuovo commissario tecnico.
L’addio di spalletti e le ragioni della decisione della figc
La giornata dell’8 giugno 2025 ha segnato un punto di svolta per la nazionale italiana. Il tecnico Luciano Spalletti ha annunciato di essere stato sollevato dall’incarico dal presidente della FIGC Gabriele Gravina. La decisione arriva poche ore dopo la sconfitta su campo norvegese, risultato che ha fatto precipitare la posizione dell’Italia nelle qualificazioni ai mondiali. Gravina aveva mostrato incertezza nelle ore precedenti circa il futuro della panchina azzurra, segno delle tensioni all’interno della federazione.
Il peso della débâcle di oslo
La débâcle di Oslo ha pesato molto sulle valutazioni; perdere 3-0 alla prima partita di un girone di qualificazione apre discussioni drastiche su strategie e guida tecnica. La scelta di interrompere il rapporto con Spalletti trova quindi motivazioni soprattutto nel bisogno di invertire rotta e iniettare nuova energia nel gruppo squadra. Lo spostamento negli Stati Uniti, Messico e Canada per i mondiali 2026 richiede un avvicinamento rapido e un cambio deciso negli assetti tecnici.
Leggi anche:
Possibili nomi per la panchina azzurra e scenari futuri
Il nodo successore del ct italiano si è subito stretto su diversi candidati. Tra i nomi più noti, però, alcuni allenatori storici sono già impegnati altrove: Carlo Ancelotti sulla panchina di un importante club europeo, Massimiliano Allegri nelle fila della Juventus. Questa situazione ha spostato l’attenzione su profili che potrebbero tornare o riavvicinarsi alla nazionale.
Roberto mancini come possibile sostituto
Roberto Mancini emerge come papabile sostituto. L’ex commissario tecnico, che in passato ha guidato l’Italia e club come Inter e Manchester City, ha espresso rimpianti per l’addio alla nazionale. Mancini lavora oggi in Arabia Saudita e avrebbe la disponibilità a riprendere il ruolo, a patto di trovare un accordo positivo con Gravina, con cui il rapporto è teso dai tempi dell’uscita dal ct azzurro. Questa soluzione richiederebbe una gestione diplomatica delicata, ma rappresenta una concreta ipotesi.
Accanto a Mancini c’è anche Stefano Pioli, che al momento allena Al-Nassr in Arabia e ha legami con il calcio italiano dopo l’esperienza al Milan. Pioli ha caratteristiche che potrebbero adattarsi al ruolo di ct: competenza tecnica, capacità di guidare un gruppo e flessibilità tattica. La sua candidatura guadagna terreno anche in virtù della disponibilità manifestata e della recente ricerca di una nuova collocazione da parte di Pioli.
Come possibile outsider rimane il nome di Claudio Ranieri. L’allenatore romano, che ha annunciato il ritiro dalla conduzione tecnica per dedicarsi a incarichi dirigenziali alla Roma, potrebbe rappresentare una carta da giocare in situazioni particolari. Ranieri porta esperienza e conoscenza dei meccanismi di squadra e nazionale che potrebbero tornare utili nel momento di cambiamento.
Le implicazioni sportive e lo scenario delle qualificazioni ai mondiali
La sconfitta contro la Norvegia ha avuto un impatto immediato sul cammino azzurro verso i mondiali 2026. I gironi di qualificazione sono un terreno rigidissimo, dove ogni punto perso rischia di compromettere l’accesso alla fase finale. Con il 3-0 incassato in Norvegia, l’Italia si trova sotto pressione per gli impegni che verranno, anche perché la compagine scandinava si è dimostrata concreta e aggressiva.
I prossimi incontri serviranno a capire se la nazionale riuscirà a riprendersi e dimostrare un salto di qualità. Il cambio in panchina dovrà produrre effetti rapidi: nuove strategie, miglior atteggiamento in campo e rendimento superiore saranno fondamentali per evitare una crisi più profonda. La pressione su giocatori e staff tecnico sarà alta e il sostituto di Spalletti dovrà essere all’altezza di guidare il gruppo azzurro in momenti difficili.
Il bivio per il calcio italiano
Il cammino verso i mondiali in Stati Uniti, Messico e Canada rappresenta una sfida per la squadra nazionale e per la federazione. Il calcio italiano, dopo anni di successi e difficoltà alterne, si trova a un bivio in cui la scelta del ct segnerà la direzione futura. Intanto, tifosi e addetti ai lavori attendono decisioni ufficiali e novità sul nuovo allenatore che dovrà prendere le redini della nazionale.