Il gradimento dei governatori regionali nel 2025 rivela alcune conferme e novità interessanti nelle preferenze degli italiani. Un sondaggio recente, condotto da Swg, ha fotografato la popolarità dei principali presidenti di regione, mettendo in luce sia figure consolidate sia nuovi volti emergenti nel panorama politico locale. I dati, raccolti in esclusiva da ANSA, offrono uno spaccato delle dinamiche tra amministrazioni regionali e cittadini.
Luca zaia guida la classifica con un gradimento elevato
Nel sondaggio che fotografa la popolarità dei presidenti regionali, Luca Zaia, governatore del Veneto, si distingue come il più amato dagli italiani. Il politico veneto raggiunge un apprezzamento pari al 70%, percentuale che lo pone nettamente al comando rispetto ai colleghi. Zaia, al suo secondo mandato, ha mantenuto un legame forte con la comunità regionale, basato su una gestione percepita come efficace in più ambiti, dalla sanità al supporto economico locale. Questo consenso si riflette nella sua posizione stabile in cima alla classifica dei governatori più graditi.
Dietro di lui, al secondo posto, si trova Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia, con un gradimento del 64%. Anche Fedriga sta affrontando il suo secondo mandato e, come Zaia, mostra segnali di stabilità nel rapporto con gli elettori. La regione nord-est, tradizionalmente attenta alle politiche di sviluppo e sicurezza, ha confermato nei suoi governatori una certa continuità di gradimento, rispecchiando un sostegno costante da parte della cittadinanza.
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Emergono nuovi volti come stefania proietti in umbria
Il sondaggio riserva spazio anche a nuovi protagonisti tra i presidenti di regione, con la presenza significativa di Stefania Proietti, presidente dell’Umbria, al terzo posto della classifica con un gradimento del 53%. Proietti, entrata da poco in carica, ha subito raccolto una buona accoglienza da parte dell’opinione pubblica locale. La regione umbra, spesso al centro di sfide legate alla ricostruzione post-sisma e allo sviluppo economico, sembra riconoscere nel suo governatore una figura capace di affrontare i temi chiave della realtà regionale.
Questo dato indica un cambiamento rispetto ai volti storici e rappresenta la spinta di una classe dirigente fresca che fatica meno ad affermarsi nel consenso. La sua presenza tra i primi tre governatori più apprezzati segnala una dinamica innovativa in una regione di medie dimensioni, spesso sottovalutata nel dibattito nazionale.
Stabilità nelle regioni meridionali con decline per de luca in campania
Al quarto e quinto posto della classifica troviamo Roberto Occhiuto, presidente della Calabria, e Vincenzo De Luca, governatore della Campania, entrambi con un gradimento del 52%. Occhiuto, esponente di Forza Italia, mantiene una presenza consolidata nell’ambito regionale meridionale, con politiche indirizzate su temi quali sicurezza e infrastrutture, che sembrano aver trovato un riscontro positivo tra i cittadini calabresi.
Vincenzo De Luca, invece, registra una flessione di gradimento pari a 4 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Governatore della Campania ormai in scadenza del secondo mandato, la sua popolarità resta comunque elevata ma segnala un lieve smorzamento del consenso. De Luca è noto per uno stile di governo diretto e spesso al centro di polemiche, elementi che possono aver influenzato la variazione nelle sue valutazioni.
Limiti e prospettive per i governatori al secondo mandato
Tra i primi cinque presidenti regionali più apprezzati si contano tre figure al secondo mandato: Luca Zaia, Vincenzo De Luca e Massimiliano Fedriga. A causa delle norme vigenti, nessuno di loro potrà ricandidarsi alle prossime elezioni regionali. Questo limita la possibilità di consolidare ulteriormente il proprio mandato ma porta una prospettiva nuova per le regioni coinvolte.
Le scadenze obbligatorie sollevano interrogativi sul futuro delle leadership locali e sulle strategie politiche di regione che dovranno individuare nuovi candidati in grado di mantenere o incrementare il consenso raggiunto fino ad ora. Il rinnovamento di queste figure alla guida è inevitabile, e già nel dibattito politico locale si aprono riflessioni sulle possibili alternative.
La situazione attuale mette in evidenza un equilibrio tra continuità e novità. Se da un lato i governatori di lungo corso mantengono un apprezzamento alto, dall’altro nuove personalità come Stefania Proietti iniziano a farsi largo nel consenso generale. Le prossime elezioni regionali potrebbero quindi riservare cambiamenti significativi nel panorama istituzionale italiano.