Il riso Carnaroli compie 80 anni e l’anniversario richiama attenzione su un prodotto che ha segnato la tradizione italiana da decenni. In diversi eventi si celebra la sua storia, puntando anche a rafforzarne la presenza sui mercati europei e oltre. L’obiettivo è difendere questo riso dall’aggressione della concorrenza estera, spesso legata a pratiche poco trasparenti. Il progetto ‘Carnaroli 80’ intende unire promozione, studio e tutela di un prodotto legato a un territorio e a una cultura gastronomica. La presentazione ufficiale si è tenuta a Roma, a Palazzo Madama, con la partecipazione di istituzioni e associazioni.
La presentazione di ‘carnaroli 80’ a palazzo madama
Lo scorso 16 maggio, nella Sala Caduti di Nassiriya a Palazzo Madama, si è svolta la conferenza stampa dedicata al calendario delle iniziative collegate a ‘Carnaroli 80’. L’incontro ha visto la partecipazione del vicepresidente del senato, Gian Marco Centinaio, e dei rappresentanti dell’associazione Strada Riso dei Tre Fiumi, il gruppo che ha promosso il progetto. Durante la presentazione, è stato sottolineato come questi eventi mirino a coinvolgere non solo gli amanti del riso ma anche i professionisti della ristorazione, i consumatori e gli studiosi interessati a comprendere le caratteristiche di questo cereale.
Un’occasione di approfondimento e valorizzazione
‘Carnaroli 80’ non rappresenta solo un momento celebrativo ma anche un’occasione per approfondire il legame tra questo riso e il territorio di produzione, lungo i fiumi Lambro, Adda e Ticino. La rassegna prevede una serie di incontri, degustazioni, appuntamenti culturali e iniziative didattiche distribuite nel corso dell’anno, per valorizzare le peculiarità del Carnaroli in ottica locale e internazionale. Centinaio ha sottolineato come l’amore per il prodotto e per la zona d’origine si traduca in un progetto concreto che punta a far crescere l’interesse verso questa qualità pregiata di riso.
Leggi anche:
La sfida della concorrenza estera e le caratteristiche del riso italiano
Il vicepresidente del senato ha evidenziato come la produzione italiana di riso, e quella del Carnaroli in particolare, sia minacciata da importazioni di riso provenienti da Paesi come Indonesia, Cambogia e Birmania. In queste nazioni si producono grandi quantità di riso usando fitofarmaci vietati nell’Unione europea e, spesso, si fa ricorso a manodopera minorile in condizioni di sfruttamento. Questa situazione crea una concorrenza sleale per i produttori italiani che rispettano normative di sicurezza, diritti dei lavoratori e certificazioni di qualità.
Le qualità uniche del riso italiano
Per difendere il riso italiano, secondo Centinaio, è indispensabile far conoscere le qualità che contraddistinguono il Carnaroli. Il riso italiano, prodotto in territori ben delineati, è sinonimo di rispetto delle regole, salvaguardia delle persone che lavorano nei campi e di elevata qualità organolettica. La promozione punta a far emergere queste caratteristiche valorizzando anche aspetti culturali e culinari, per far comprendere a consumatori e professionisti perché scegliere Carnaroli significhi puntare su un prodotto superiore e più etico.
‘Carnaroli 80’ dovrebbe inoltre rafforzare l’identità del riso italiano, scavando nelle sue origini e mostrando il percorso produttivo. Si tratta di un’operazione che unisce passione, tutela ambientale e tradizione agricola. A fronte di mercati globalizzati e meno trasparenti, il progetto vuole offrire una risposta basata sul valore di una filiera locale e controllata, da sostenere e diffondere su scala europea e mondiale.
Il legame tra territorio, qualità e tradizione gastronomica
Il legame tra il Carnaroli e le zone di produzione lungo i tre fiumi lombardi è un elemento centrale delle iniziative promosse. Le caratteristiche agronomiche del terreno, il clima e le pratiche agricole si riflettono sul prodotto finale, riconoscibile per la sua consistenza e il sapore che lo rendono particolarmente adatto a piatti della cucina italiana, come il risotto. Questo elemento territoriale dà valore aggiunto al riso e testimonia l’importanza di mantenere pratiche agricole responsabili e radicate nel contesto locale.
Un prodotto amato dalla cultura culinaria italiana
La tradizione gastronomica associata al Carnaroli valorizza la qualità e la versatilità del prodotto, conosciuto come uno dei migliori tipi di riso per cucinare risotti cremosi e ben strutturati. Molti chef e ristoranti italiani utilizzano il Carnaroli per esaltare piatti tipici, confermando il ruolo di questo riso nella cultura culinaria nazionale. Le iniziative di ‘Carnaroli 80’ vogliono allargare questa consapevolezza anche ai consumatori europei, aiutandoli a riconoscere e apprezzare la differenza che deriva da un prodotto coltivato rispettando le caratteristiche del territorio e le regole.
Parallelamente, i momenti culturali e gli incontri previsti dalla rassegna fungono da veicolo per stimolare interesse e curiosità verso le tradizioni legate al Carnaroli, così da mantenere viva l’attenzione su un elemento importante dell’identità agricola italiana.
Il ruolo dell’associazione strada riso dei tre fiumi nel progetto
L’associazione Strada Riso dei Tre Fiumi si occupa da anni di promuovere il riso prodotto nella zona compresa tra i fiumi Lambro, Adda e Ticino. La sua attività non si limita alla promozione commerciale; l’associazione punta a un approfondimento culturale e a un dialogo costante con produttori, cittadini e istituzioni. ‘Carnaroli 80’ è uno dei progetti più significativi che mette insieme queste linee d’azione, creando un percorso che parte dalla storia del riso e arriva alle sfide contemporanee.
Iniziative per il pubblico e promozione della qualità
Le iniziative programmate si svolgeranno in diversi luoghi e prevedono eventi aperti al pubblico, degustazioni guidate, visite alle risaie, incontri con esperti e momenti di confronto su temi legati alla sostenibilità e alla tutela del territorio. L’associazione lavora per aumentare la consapevolezza della qualità del riso Carnaroli e per rafforzare il legame tra la comunità locale e il prodotto, valorizzando allo stesso tempo l’importanza di una produzione agricola svolta in modo trasparente, nel rispetto di persone e ambienti.
Il progetto permette anche di mettere in luce il ruolo sociale ed economico della coltivazione del riso in questa area specifica, che rappresenta una tradizione che attraversa generazioni. La rassegna di eventi è un’opportunità per far conoscere aspetti meno visibili, come le tecniche di coltivazione e le storie di chi lavora nei campi, offrendo così un ritratto completo del Carnaroli e della sua rilevanza nel contesto italiano ed europeo.