L’ospedale policlinico san martino di genova si è distinto come primo centro in liguria e tra i pochi in italia ad adottare la chirurgia di mohs, un metodo chirurgico preciso per la rimozione dei tumori cutanei. Questa tecnica permette di esaminare il tessuto asportato durante l’intervento per assicurare l’eliminazione completa della lesione, riducendo così il rischio di recidive e limitando i danni ai tessuti sani circostanti.
Cos’è la chirurgia di mohs e come funziona
La chirurgia di mohs si basa su una procedura particolare: il chirurgo plastico asporta la lesione tumorale seguendo margini ristretti e la invia immediatamente al laboratorio di anatomia patologica dell’ospedale. Qui, un dermatopatologo valuta al microscopio il tessuto per verificare presenza di cellule tumorali ai bordi dell’asportazione.
I risultati vengono comunicati subito al chirurgo, che può procedere con ulteriori resezioni nello stesso momento se necessario. Questo passaggio simultaneo evita interventi ripetuti e assicura un’eradicazione completa del tumore.
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Miglioramento rispetto agli interventi tradizionali
Rispetto agli interventi tradizionali, questa tecnica offre un controllo istologico in tempo reale che migliora la precisione dell’asportazione. Lo strumento centrale è quindi la collaborazione stretta tra chirurgo e dermatopatologo durante tutta la durata dell’intervento.
Il paziente resta sotto osservazione in giornata, tornando a casa senza necessità di ricovero prolungato.
Vantaggi della chirurgia di mohs rispetto agli interventi tradizionali
La caratteristica principale della chirurgia di mohs è l’accuratezza nell’eliminare solo il tessuto malato, risparmiando la pelle sana attorno alla zona tumorale. Questa capacità è particolarmente preziosa quando il tumore interessa aree delicate come viso, naso, orecchie e altre zone visibili.
Infatti, il trattamento preserva l’aspetto estetico e la funzionalità dei tessuti, due elementi fondamentali in queste sedi.
Riduzione di rinterventi e gestione del paziente
Questa tecnica riduce anche la necessità di rinterventi frequenti, comune nella chirurgia tradizionale dove la verifica dell’asportazione completa avviene dopo giorni dall’operazione, spesso portando a nuove procedure.
Inoltre, l’operazione si conclude normalmente con un solo accesso, in giornata, senza ricovero ospedaliero. Questi aspetti la rendono più comoda per il paziente e più efficiente per la struttura sanitaria.
Il ruolo del policlinico san martino nel panorama ligure e nazionale
Il policlinico san martino di genova ha inaugurato l’utilizzo della chirurgia di mohs in liguria, imponendosi come uno dei pochi centri italiani ad offrire questo servizio.
La scelta di introdurre questa tecnica testimonia l’impegno della struttura nel proporre protocolli moderni fondati su precisione e qualità dell’intervento.
Collaborazione e tecnologie per un centro avanzato
L’accesso a una metodologia così mirata cambia l’approccio terapeutico contro i tumori della pelle nella regione, offrendo a pazienti con lesioni cutanee la possibilità di trattamenti meno invasivi e più sicuri.
Il policlinico si conferma punto di riferimento per le patologie dermatologiche oncologiche, con una collaborazione attiva tra chirurgia plastica e anatomia patologica, che è elemento chiave per la buona riuscita della procedura.
Le professionalità coinvolte e le tecnologie impiegate ne fanno un centro avanzato, in linea con le migliori pratiche presenti in altre realtà italiane ed europee. La diffusione di questo approccio promette di migliorare i risultati clinici e ridurre l’impatto degli interventi chirurgici su pazienti con tumori della pelle nelle aree critiche.
Le indicazioni per la chirurgia di mohs e i tipi di tumori trattati
La chirurgia di mohs si applica soprattutto per carcinomi basocellulari e squamocellulari localizzati, tumori comuni della pelle che spesso richiedono interventi mirati per evitare recidive.
La tecnica si adatta in modo particolare a tumori che sorgono in contesti anatomici complessi dove la conservazione dei tessuti è essenziale.
Aree e indicazioni speciali per l’intervento
La procedura è consigliata quando la lesione si trova in aree dove una resezione tradizionale potrebbe causare difetti estetici o funzionali significativi.
Per esempio, zone come il volto, il collo, o vicino agli occhi e alle orecchie richiedono un approccio che limiti al minimo morto tissutale.
La caratteristica di poter analizzare istologicamente margini di resezione ridotti rende la chirurgia di mohs la scelta preferibile.
Questa metodica si distingue dunque per focalizzarsi sulla riuscita oncologica senza compromettere la qualità della vita post-operatoria del paziente.
Lo svolgimento in giornata facilita il percorso di cura e velocizza il recupero, riducendo impatti psicologici e fisici collegati a interventi chirurgici più invasivi o ripetuti.
L’ospedale policlinico san martino, confermando la disponibilità di questo servizio, offre un’opzione terapeutica avanzata per le persone affette da tumori cutanei, inserendosi pienamente nella rete italiana ed europea di centri di eccellenza.