Locali dell'ex palestra dopolavoro monopoli di stato a roma in concessione fino a settembre 2025

Locali dell’ex palestra dopolavoro monopoli di stato a roma in concessione fino a settembre 2025

Lo Stato offre in concessione temporanea l’ex palestra dopolavoro Monopoli di Stato a Roma, nel rione Trastevere, per attività culturali e sociali; scadenza offerte il 25 settembre 2025.
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Lo Stato offre in concessione temporanea l’ex palestra dopolavoro dei Monopoli di Stato a Trastevere, Roma, per attività culturali e sociali, nell’ambito di un progetto di rigenerazione urbana con scadenza per le offerte il 25 settembre 2025. - Gaeta.it

Lo Stato ha messo a disposizione diversi beni immobiliari in tutta Italia per recupero e valorizzazione. Tra questi, a Roma, spiccano gli spazi dell’ex palestra dopolavoro dei Monopoli di Stato nel rione Trastevere. Sono locali di interesse storico e architettonico, ora offerti in concessione temporanea per attività culturali, sociali e ambientali. Le offerte possono essere presentate fino al 25 settembre 2025.

Gli immobili statali disponibili a roma: focus sull’ex palestra dopolavoro monopoli di stato

Nel quadro delle iniziative dell’Agenzia del Demanio per mettere a valore immobili pubblici inutilizzati, l’ex palestra dopolavoro Monopoli di Stato a Roma rappresenta un caso significativo. Si tratta di un locale situato nel cuore del rione Trastevere, proposto per un uso temporaneo. Gli spazi sono offerti in concessione a privati, enti del terzo settore e operatori del mondo sociale, culturale e turistico. La scadenza per presentare le offerte è fissata alle ore 12 del 25 settembre 2025. Tutti i dettagli e i bandi sono reperibili sul sito ufficiale dell’Agenzia, nelle sezioni dedicate a “gare e aste” e “in evidenza”.

Questa iniziativa rientra in un più ampio progetto di valorizzazione di beni statali, diffusi da nord a sud del paese, con l’obiettivo di recuperare strutture dismesse o poco sfruttate. I potenziali interessati trovano così una opportunità per realizzare attività pubbliche o private che coinvolgano la comunità locale, favorendo nuove forme di fruizione urbana e rigenerazione dei quartieri. Roma, con il suo patrimonio architettonico e culturale, è ovviamente un terreno fertile per questo tipo di iniziative.

Caratteristiche e storia dell’immobile: l’ex palestra progettata da ettore rossi

L’immobile in questione è stato realizzato tra il 1936 e il 1938 dall’architetto Ettore Rossi, noto per diversi edifici pubblici a Roma. Si trova in Largo Ascianghi, tra Viale Trastevere, Porta Portese e le mura urbane, un’area densa di storie e stratificazioni architettoniche. L’ex palestra occupa un piano seminterrato di 794 metri quadrati ed è dotata di accesso indipendente dalla corte interna, che misura circa 997 metri quadrati.

I locali si compongono di due ampie sale, accompagnate da servizi, che possono ospitare incontri, conferenze, eventi culturali e attività sociali o ambientali. Negli ultimi anni, lo spazio ha accolto iniziative come il workshop “Corrente Urbana”, un laboratorio di progettazione partecipata promosso da Roma Capitale insieme all’Agenzia del Demanio. Questa esperienza ha coinvolto giovani professionisti under 40, chiamati a immaginare il futuro di Porta Portese e a proporsi come attori della rigenerazione urbana.

Il contesto urbano e il progetto di rigenerazione di porta portese

L’area dove si trova l’ex palestra rientra in una zona ricca di reperti archeologici e testimonianze storiche, oltre che di spazi verdi e architetture rilevanti. Proprio per questo, è inserita in un ambito di rigenerazione urbana promosso da Roma Capitale in accordo con l’Agenzia del Demanio. Il progetto, denominato “Ambito di Porta Portese”, punta a valorizzare il territorio attraverso interventi coordinati che ottengano un equilibrio tra conservazione del patrimonio, sviluppo culturale e miglioramento della qualità della vita.

Tra gli obiettivi vi è la creazione di spazi accessibili e funzionali, capaci di sostenere attività civiche e attrarre cittadini e visitatori. La riattivazione dell’ex palestra dopolavoro fa parte di questo disegno, contribuendo a far rivivere un edificio storico in modo che possa adattarsi alle esigenze attuali. Questo passaggio è particolarmente importante in un quartiere come Trastevere, noto per la sua vitalità, i mercati e le tradizioni popolari, ma anche per le sfide legate alla pressione turistica e alla mancanza di luoghi di aggregazione per i residenti.

Questa rigenerazione mette al centro la partecipazione attiva di più soggetti, dai professionisti alle realtà associative, affinché la trasformazione rispetti l’identità storica del contesto senza rinunciare a creare nuove opportunità.

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