Negli ultimi sette giorni la polizia di stato a Viterbo ha alzato il livello di sorveglianza per contenere reati contro il patrimonio e la persona. Diverse misure di prevenzione sono state adottate per tutelare la sicurezza pubblica, con interventi mirati a soggetti considerati pericolosi. L’attività ha coinvolto sia residenti sia estranei alla provincia, in un lavoro che ha portato all’identificazione di molteplici responsabili di furti, risse e violazioni di diverse norme. Nel contesto spiccano alcuni episodi di cronaca che hanno attirato l’attenzione, come il furto in abitazione a Montalto di Castro e una violenta colluttazione a Tarquinia.
L’attività di prevenzione della questura di viterbo
La questura di Viterbo ha lavorato con gli agenti della divisione anticrimine per svolgere indagini approfondite sui comportamenti di soggetti coinvolti in attività illecite. In base alle attribuzioni del questore, che agisce come autorità provinciale di pubblica sicurezza, sono stati emessi cinque avvisi orali nei confronti di residenti della provincia. Questi individui risultano responsabili di reati che spaziano dallo spaccio di sostanze stupefacenti a reati contro il patrimonio, la persona e la pubblica amministrazione. Le misure hanno lo scopo di prevenire azioni violente o dannose, richiamando i soggetti a un comportamento conforme alla legge.
Parallelamente, sono stati disposti tre divieti di ritorno, per un periodo di tre anni, a carico di persone estranee alla provincia o residenti in comuni diversi dalla loro abituale dimora. Questi provvedimenti riguardano il coinvolgimento in reati contro il patrimonio e violazioni legate alla detenzione di armi. L’intento è quello di limitare la presenza di soggetti considerati pericolosi all’interno dei territori in cui si sono verificati i fatti.
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Dettagli sul caso del furto a montalto di castro
Tra i casi più rilevanti c’è quello di un italiano sottoposto a obbligo di dimora nel comune di Roma, colto in flagrante mentre tentava un furto in un’abitazione di Montalto di Castro. L’intervento immediato degli agenti ha permesso l’arresto e l’avvio delle procedure giudiziarie necessarie. Questo episodio evidenzia come i divieti di movimento non sempre vengano rispettati, ma anche come la vigilanza rimanga alta.
Violente risse e controlli a tarquinia
In un’altra situazione, due soggetti pregiudicati hanno dato vita a una rissa nel centro storico di Tarquinia. La lite, dall’esito violento, ha provocato danni all’arredo urbano e si è svolta sotto gli occhi di numerosi passanti. Le immagini e le testimonianze raccolte hanno supportato l’attività degli agenti, che hanno poi emesso divieti di ritorno nei confronti dei protagonisti con l’obiettivo di evitare futuri episodi simili nelle zone coinvolte.
Misure a tutela della sicurezza nelle violenze domestiche
Un altro ambito di attenzione della polizia viterbese riguarda la violenza domestica, fenomeno che continua a destare preoccupazione. È stato emesso un decreto di sorveglianza speciale per due anni a carico di un uomo di cinquant’anni residente nella provincia, sorpreso a violare il divieto di avvicinamento alla persona offesa. A lui è stato imposto anche l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza e l’utilizzo di un braccialetto elettronico. La misura serve a prevenire ulteriori aggressioni o comportamenti molesti, e testimonia l’impegno della polizia nel contrastare le forme più subdole di violenza.
Questo intervento arriva in un periodo in cui aumentano le segnalazioni di abusi e minacce nelle relazioni familiari o affettive. La presenza di strumenti tecnologici per il controllo, come i dispositivi elettronici, rafforza la capacità delle forze dell’ordine di monitorare i soggetti a rischio, garantendo un controllo più diretto sulle potenziali vittime.
Impatto sull’ordine pubblico e prossimi sviluppi
L’intensificazione dei controlli in provincia di Viterbo e negli abitati centrali risponde a un’esigenza precisa: contenere episodi di microcriminalità che possono alterare la vita quotidiana dei cittadini. Gli interventi della polizia hanno avuto effetti concreti, attraverso la limitazione della libertà di soggetti considerati pericolosi e la repressione di comportamenti illeciti.
Le forze di polizia continueranno a vigilare con attenzione, raccogliendo segnalazioni e agendo in modo mirato per mantenere il livello di sicurezza. Le procedure adottate, tra osservazioni sul territorio e misure preventive come il divieto di ritorno o l’obbligo di dimora, rivelano un approccio basato sul monitoraggio diretto e sul controllo della mobilità di chi ha compiuto reati. In vista dei prossimi mesi, è atteso un consolidamento di queste strategie per ridurre episodi di violenza e furti nella provincia di Viterbo.