Un episodio violento è avvenuto nella notte a Dolianova, in provincia di Cagliari, dove un uomo di 42 anni ha avuto un violento litigio con il padre, 66enne. Dopo la discussione, il figlio ha costretto il genitore a lasciare la loro casa e ha lanciato contro lui e i carabinieri intervenuti un ordigno esplosivo, causando ferite lievi. Sul posto i militari hanno scoperto anche una partita di droga pronta per la vendita.
Il diverbio in famiglia e l’allontanamento forzato
Nella notte tra il 18 e il 19 maggio 2025, a Dolianova un 42enne noto alle forze dell’ordine ha litigato con il padre 66enne all’interno della loro abitazione. Il motivo del dissidio non è stato reso noto dalle autorità, ma è stato sufficiente a far scattare un episodio di violenza estrema. Il figlio ha costretto il padre a uscire di casa, negandogli ogni possibilità di rientro. Il 66enne ha quindi chiesto aiuto ai carabinieri, che sono intervenuti sul posto credendo di poter mediare la situazione.
Poco dopo l’arrivo dei militari, la tensione è salita ulteriormente. Il 42enne ha scagliato contro il genitore e i carabinieri una bomba carta, un ordigno esplosivo che in Italia è regolamentato e oggetto di controllo per evitare danni e ferimenti. L’esplosione ha causato ferite leggere sia al padre sia a un carabiniere. Il padre ha rifiutato le cure ospedaliere, mentre il militare è stato trasportato in codice verde.
L’intervento dei carabinieri e il fermo del 42enne
Dopo l’attacco con l’ordigno, il 42enne è stato prontamente fermato dai carabinieri. Vista la sua agitazione e la difficoltà a riportarlo alla calma, è stato affidato al personale sanitario del 118 intervenuto sul luogo. È stato trasportato all’ospedale di Is Mirrionis a Cagliari, dove è tuttora ricoverato per accertamenti.
Parallelamente agli accertamenti sui fatti, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione della famiglia. La ricerca ha portato al rinvenimento di circa un chilogrammo e mezzo di marijuana, già tritata e presumibilmente destinata alla vendita nel mercato locale.
Gli sviluppi giudiziari e le indagini in corso
L’autorità giudiziaria ha preso in carico la posizione del 42enne. Verranno valutati i reati a lui attribuiti, tra cui lesioni personali aggravate per le ferite causate al padre e al carabiniere, oltre alla detenzione di sostanze stupefacenti con l’intento di spaccio.
Sono in corso approfondimenti anche sugli elementi chimici e strutturali raccolti dai resti della bomba carta. Se si confermerà che l’ordigno era un fuoco pirotecnico acquistabile liberamente, la posizione dell’uomo potrebbe essere meno grave. Se invece si tratterà di materiale artigianale, fatto con componenti non autorizzati e pericolosi, il quadro della situazione si aggraverà ulteriormente. Gli inquirenti stanno ricostruendo l’intera dinamica, compresa la provenienza dell’ordigno e la motivazione precisa dietro l’aggressione.
Il caso resta aperto e segnalato come un episodio significativo di violenza in ambito familiare, che ha richiesto subito l’intervento delle forze dell’ordine e delle autorità sanitarie locali.