L’Italia protagonista alla conferenza onu sui diritti delle persone con disabilità a new york

L’Italia protagonista alla conferenza onu sui diritti delle persone con disabilità a new york

L’Italia, guidata dalla ministra Alessandra Locatelli, ha presentato a New York modelli innovativi di inclusione sociale per persone con disabilità, coinvolgendo cooperative come Made in Sipario e il consorzio Cometa.
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L'Italia, guidata dalla ministra Alessandra Locatelli, ha partecipato alla Conferenza Onu sui diritti delle persone con disabilità a New York, presentando modelli innovativi di inclusione sociale e lavoro attraverso cooperative e associazioni del terzo settore. - Gaeta.it

L’annuale Conferenza degli Stati parte della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità ha visto l’Italia al centro di numerosi eventi e incontri. La delegazione, guidata dalla ministra Alessandra Locatelli, ha portato a New York un gruppo rappresentativo del terzo settore e delle realtà impegnate nell’inclusione delle persone con disabilità. Oltre ai momenti istituzionali, lo spazio è stato dedicato anche a buone pratiche e modelli italiani di intervento sociale.

La presenza italiana al palazzo di vetro e gli incontri diplomatici

La delegazione italiana ha preso parte alla diciottesima conferenza annuale organizzata presso il Palazzo di Vetro a New York, sede delle Nazioni Unite. La ministra Alessandra Locatelli ha guidato una rappresentanza composta da cooperative, fondazioni, associazioni e imprese sociali, provenienti da tutto il territorio nazionale. Questi gruppi operano ogni giorno per favorire la partecipazione, l’autonomia e l’inclusione delle persone con disabilità.

Durante la conferenza sono stati organizzati diversi eventi collaterali di rilievo. Tra questi, un side event promosso dall’Italia ha affrontato i temi legati al “diritto a una vita piena e partecipata” per le persone con disabilità. Un altro incontro si è concentrato sul valore del tempo ricreativo come elemento fondamentale per la qualità della vita e l’inclusione sociale.

Questi momenti hanno offerto un’occasione per mettere in luce, davanti a un pubblico internazionale, le esperienze e i percorsi concreti sviluppati in Italia. Le realtà italiane hanno potuto raccontare progetti legati all’inserimento lavorativo, ad attività ricreative e laboratori artigianali, evidenziando modelli che basano la propria azione sui talenti e la dignità delle persone coinvolte.

I modelli italiani raccontati all’onu: cooperative e associazioni protagoniste

Le giornate newyorkesi sono state un’occasione per diverse associazioni italiane di raccontare il proprio modo di operare. Tra le realtà presenti c’erano l’associazione RDC, Anffas Macerata, Arte e Libro, Progetti Fantasia, CavaRei, RulliFrulli Lab, il Granello Don Luigi Monza, Made in Sipario, Yury Benefit, il Tulipano, Arcobaleno, La Cometa, Frolla, Legotecnica e Serafico.

Presidenti, educatori, imprenditori sociali e operatori hanno condiviso storie di impegno quotidiano. Questi attori costruiscono percorsi concreti per l’inclusione sociale partendo dall’osservazione delle capacità e delle aspirazioni delle persone con disabilità. I loro interventi spaziano dall’educazione alle attività lavorative, con un’attenzione particolare al rispetto della diversità e alla valorizzazione delle potenzialità individuali.

Gli incontri alle Nazioni Unite hanno rappresentato un momento vitale di confronto e visibilità, offrendo uno spazio per presentare progetti innovativi nel contesto italiano e per trarne spunti da realtà straniere presenti.

La cooperativa made in sipario: l’arte che dà voce all’inclusione

La cooperativa sociale Made in Sipario, con sede a Firenze, ha partecipato con due artisti con disabilità intellettiva all’evento organizzato durante la conferenza all’Onu. Da oltre 14 anni, questa cooperativa promuove un laboratorio dove si realizzano complementi d’arredo e oggetti decorati a mano. Il loro stile si distingue per originalità e cura artigianale, ogni pezzo è unico e personalizzato.

La direttrice generale della cooperativa, Silvia Groppa, ha definito la partecipazione all’evento onusiano un’occasione significativa per dare voce alla missione sociale del gruppo. Questi oggetti rappresentano molto più di semplici manufatti: sono espressioni di talento e strumenti di inclusione, nati per valorizzare la manualità e favorire la partecipazione sociale delle persone coinvolte.

Il laboratorio lega creatività e lavoro, offrendo a chi vi partecipa un contesto dove la disabilità non limita ma diventa una risorsa. L’esperienza di Made in Sipario a New York ha consolidato l’idea del lavoro come un mezzo concreto di riscatto e inclusione.

La cometa e il lavoro sui talenti: nuove opportunità a como

La Cometa, nata a Como nel 1986, si presenta come un consorzio di cooperative sociali che combina educazione e lavoro nell’ambito dell’inclusione delle persone con disabilità. La realtà ha portato alla conferenza un racconto concreto di esperienze, come una panetteria didattica, un bistrot formativo e un outlet solidale.

Il presidente del consorzio, Alessandro Mele, e due giovani impegnati nei percorsi lavorativi, Alessandro e Samuele, hanno condiviso la loro quotidianità di formazione e lavoro. La loro presenza ha illustrato un modello fondato sul riconoscimento dei talenti e delle passioni individuali, in spazi che connettono lavoro e sociale.

Le iniziative della Cometa fungono da luogo di apprendimento ma anche di relazione, oltre che di impiego. Le parole chiave indicate dagli stessi protagonisti sono lavoro, compagnia, amore e gioia; valori che fanno parte della loro esperienza quotidiana nel consorzio.

L’intervento a New York è servito per far emergere uno spirito concreto, che parte da capacità reali per costruire inclusione a partire dalla persona e dalle sue risorse. La Cometa rappresenta così un esempio italiano riconosciuto a livello internazionale per il suo approccio pratico e umano.

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