L’inter si prepara a partecipare alla Fifa Club World Cup presentando “My Name Is My Story“, una campagna che vuole far conoscere il club a un pubblico internazionale più variegato. Il progetto mira a mettere in luce i valori storici e culturali dell’Inter, legandoli a uno sguardo verso il domani. Con un approccio narrativo pensato soprattutto per coinvolgere le nuove generazioni, il club rinnova il proprio racconto partendo proprio dal significato profondo e innovativo del termine “Internazionale“.
Il ruolo di spike lee nella narrazione dell’inter
Il lancio di “My Name Is My Story” è affidato a Spike Lee, regista americano due volte premio Oscar, noto per il suo modo unico di raccontare storie che uniscono sport e identità culturale. Lee interpreta il ruolo di narratore e tifoso, portando all’interno del progetto la sua energia e la sua capacità di coinvolgere pubblico di ogni età. La scelta di affidare a un autore così riconosciuto internazionale la presentazione della storia nerazzurra risponde all’esigenza di rendere il racconto accessibile e rilevante, specialmente per chi si avvicina all’Inter per la prima volta. Il video mid-form, prodotto da Inter Media House e presentato il 10 giugno 2025, precede la partenza della squadra verso gli Stati Uniti per la Fifa Club World Cup. Racconta la storia del club e la sua visione verso il futuro, esaltando l’idea di uno sport che abbatte confini e comunica identità condivise. Il filmato è disponibile sui canali digitali ufficiali del club, raggiungendo così un pubblico globale.
Il legame dell’inter con la multiculturalità fin dalle origini
La storia dell’Inter comincia nel 1908 a Milano, città già allora caratterizzata da una forte presenza multiculturale. Giorgio Muggiani, artista e cartellonista, con gli altri fondatori si oppose al regolamento che imponeva la presenza esclusiva di giocatori nazionali nel campionato italiano. Questa scelta segnò la nascita del club con uno spirito aperto e cosmopolita. Il nome “Internazionale” nacque come un gesto ribelle e innovativo, che rifletteva la volontà di superare confini e barriere nazionali. Quel gesto ha segnato la cultura del club e ne rimane il pilastro fino a oggi, quando l’Inter reinterpreta questa eredità in chiave contemporanea. A distanza di oltre un secolo la storia originaria viene rilanciata, integrandola in un racconto che pretende di raggiungere un pubblico globale.
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Uso dell’intelligenza artificiale per far rivivere la milano del 1908
Nel video mid-form, la storica foto dei fondatori scattata al ristorante L’Orologio e altre immagini d’archivio vengono animate con tecnologie di intelligenza artificiale. La Milano di inizio secolo prende così forma sotto gli occhi dello spettatore, combinando elementi di storia e futuro in modo molto efficace. Queste animazioni non hanno solo uno scopo estetico, ma fanno parte di un’operazione più ampia di innovazione creativa e culturale del club. L’Inter si propone come una realtà pronta a sperimentare nuove forme di comunicazione, in grado di parlare alle nuove generazioni. Questo approccio riflette una strategia di marketing sportivo che punta a coinvolgere un pubblico giovane con strumenti e linguaggi attuali.
Il progetto my name is my story come piattaforma di comunicazione integrata
“My Name Is My Story” si sviluppa su diversi canali e touchpoint: dai video ai social media, passando per attivazioni OOH e asset digitali di vario tipo. Questa rete di contenuti offre un’esperienza comunicativa integrata e capace di raggiungere pubblici differenti. La campagna segna un ciclo nuovo per la crescita e il branding dell’Inter, che si fonda sulla radice identitaria del club ma guarda ai cambiamenti del presente e del futuro. Attraverso questo progetto, l’Inter si presenta sul palcoscenico globale con un’identità forte e ben definita, pronta a dialogare con tifosi di ogni provenienza e a raccontare la propria storia in modo autentico e contemporaneo.