Il ritorno dei Linkin Park sul palco ha richiamato migliaia di fan, curiosi di ascoltare la band con un nuovo volto alla voce. Il gruppo non ricomincia da zero, ma presenta un nuovo progetto con l’album from zero e l’ingresso di Emily Armstrong, cantante che ha raccolto l’eredità di Chester Bennington scomparso nel 2017. A Milano, all’ippodromo La Maura, la band ha offerto uno spettacolo che ha unito passato e presente, confermando la loro identità sonora nonostante le novità.
L’attesa e l’atmosfera unica degli i-days a milano
Il 2025 ha visto una delle serate più attese tra gli appassionati di musica rock al festival I-Days di Milano. Sono stati 78 mila i fan arrivati all’ippodromo La Maura per vivere il ritorno live di Linkin Park. L’atmosfera era carica di emozioni e nostalgia, specialmente per la perdita di Chester Bennington, voce storica della band. Un dettaglio insolito ha aperto la serata: dai maxischermi è partita la solitudine di Laura Pausini, scelta inattesa come colonna sonora pre-concerto eppure molto significativa per un pubblico italiano. Poi è partito il conto alla rovescia, tra echi di emozione e attesa palpabile, fino all’ingresso della band sul palco.
Emily armstrong prende il microfono: il mix tra vecchio e nuovo
L’esordio musicale ha preso forma con Somewhere I Belong, brano dell’album Meteora del 2003, perfetto per ribadire il senso di appartenenza della band e anche di Emily Armstrong al gruppo. Emily ha dimostrato subito di sapersi muovere tra il rock e altre influenze senza perdere l’identità dei Linkin Park. È seguito Out of the Bridge, estratto da from zero, il nuovo lavoro discografico, che ha mostrato chiaramente il suono attuale della band. Mike Shinoda ha preso la parola per ringraziare il pubblico, sottolineando l’importanza del sostegno ricevuto per la nuova formazione e la nuova musica. L’equilibrio tra la tradizione e l’innovazione si è mantenuto anche nei pezzi successivi come The Emptiness Machine e Burn It Down, dove Mike ed Emily si sono alternati dando energia al palco.
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Il pubblico risponde: applausi, cori e benvenuto a emily
Il legame tra la band e chi li segue da anni si è visto quando il pubblico ha scandito a gran voce il nome di Emily, un vero e proprio battesimo pubblico. I fan l’hanno accolta come una di famiglia, urlando “Emily, Emily” e dimostrando un coinvolgimento emotivo concreto. Sul palco non sono mancati momenti più intimi e riflessivi, come Where You’d Go, una ballad che riaffaccia temi di separazione e dolore, forse rimandi a Chester Bennington. La band ha poi ripreso la strada dei concerti con pezzi simbolo come Waiting for the End, che risale ai primi anni del nuovo millennio, e momenti di puro spettacolo elettronico con Mr. Hahn e Mike Shinoda, che ha coinvolto una giovane fan con un gesto gentile.
Tra passato e presente: successi e nuove canzoni sotto i laser di milano
Il pubblico ha potuto ascoltare anche One Step Closer, brano con cui i Linkin Park si sono fatti conoscere nel 2000, un pezzo che non poteva mancare in questo ritorno sul palco. L’esibizione ha alternato le vecchie hit con le tracce del nuovo album, mantenendo il ritmo vivo e coinvolgente. Luci laser hanno ricoperto il cielo durante momenti come What I’ve Done, dove la mancanza di Chester si è fatta sentire ma senza spegnere l’entusiasmo degli spettatori. Emily ha ricevuto complimenti dal pubblico, anche se tra l’emozione e l’adrenalina forse non ha colto subito i messaggi di “sei bellissima”. Il concerto ha continuato con inni degli ultimi vent’anni come Numb e In the End, brani capaci di unire più generazioni di fan sotto lo stesso palco.
Bis e chiusura: il ritmo non cala mai
Il finale del concerto è stato blindato da brani energici come Faint, Papercut, A Place for My Heart, Heavy in the Crown e Bleed It Out, la chiusura perfetta di una serata che ha fatto capire come i Linkin Park abbiano saputo accogliere il cambiamento senza perdere la loro cifra musicale. Il pubblico non ha smesso di cantare e il gruppo ha preso con sé un nuovo capitolo capace di onorare il passato e guardare al futuro con una nuova voce sul palco.