Ligabue a Caserta: trent’anni di musica davanti alla Reggia

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Ligabue in concerto sotto la Reggia di Caserta per i suoi 30 anni di carriera. - Gaeta.it

Laura Rossi

7 Settembre 2025

Il 2025 segna un traguardo importante per Luciano Ligabue, che ha scelto Caserta e la sua splendida Reggia come tappa clou del tour “La Notte di Certe Notti“. Un evento che ha unito musica, impegno sociale e la celebrazione di una carriera iniziata nel 1990.

Una serata indimenticabile a Caserta tra grandi hit e messaggi forti

Ligabue ha acceso la storica piazza Carlo di Borbone a Caserta davanti a 36mila persone, regalando uno spettacolo che ha mescolato i suoi più grandi successi con temi di grande attualità. Sul palco, accanto a lui, una enorme Cadillac rossa, simbolo ormai iconico della sua musica, ha fatto da cornice a quella che l’artista ha definito “una bellezza totale”.

Quella di Caserta è stata la seconda data del tour e la prima nel Sud Italia, un evento che richiama idealmente il celebre concerto di Campovolo del 2005. La facciata della Reggia, illuminata dalle luci dello show, ha fatto da sfondo suggestivo a canzoni amate da generazioni di fan.

Il concerto è partito con “I ragazzi sono in giro”, dall’album “Buon Compleanno Elvis” del 1995, che proprio quest’anno compie trent’anni. L’atmosfera era di festa, con cori e balli, mentre Ligabue ha ricordato alcune sue vecchie esibizioni a Caserta, soprattutto al Palamaggiò, l’arena sportiva storica ora in fase di rilancio.

Musica e impegno: clima, guerre e ricordi

La serata ha avuto anche un forte taglio civile. Prima di cantare “Cosa vuoi che sia”, Ligabue ha acceso i riflettori sul tema del cambiamento climatico, mostrando dati preoccupanti come i sette milioni di morti all’anno legati a questo problema e migliaia di eventi estremi. Non ha risparmiato critiche alla politica, colpevole di muoversi troppo lentamente, e ha chiesto se i “grandi della terra” abbiano figli, sottolineando la responsabilità personale dietro alle scelte.

Durante “Il mio nome è mai più”, il brano che dal 2009 unisce Ligabue, Piero Pelù e Jovanotti, sul maxi schermo sono apparsi slogan come “Basta massacri a Gaza”, “Basta a quelli in Ucraina” e “Sudan”. In quel momento Ligabue ha attraversato la piazza a bordo della sua Cadillac rossa, un palco mobile che ha permesso di andare incontro al pubblico prima di tornare a piedi per salutare tutti.

Il messaggio contro la guerra e la violenza è tornato più volte nel corso della serata, creando un forte senso di partecipazione collettiva che ha unito musica e impegno.

Un tributo alle donne e la festa per i 30 anni di carriera

Tra le sorprese del concerto, spazio a “Le donne lo sanno”, accompagnata da immagini di donne famose che hanno segnato la storia con coraggio e determinazione. Un omaggio di Ligabue alla forza femminile e al ruolo chiave delle donne nella società e nella cultura.

Il live è poi proseguito con una carrellata di grandi classici: da “Balliamo sul Mondo” a “Lambrusco e popcorn”, passando per “Bambolina e Barracuda” e “A che ora è la fine del mondo”. La serata si è chiusa con “Urlando contro il cielo” e, come da tradizione, “Certe Notti”, che dà il nome al tour.

Un evento che ha celebrato i 35 anni di carriera di Ligabue, tra festa e riflessione, e che resterà un momento importante nella storia della musica dal vivo in Italia.

Organizzazione impeccabile in piazza Carlo Di Borbone

La serata si è conclusa intorno a mezzanotte con un deflusso ordinato e senza problemi da piazza Carlo di Borbone, segno di una gestione impeccabile. Il pubblico ha lasciato la piazza senza disordini, confermando il successo anche sul piano logistico.

Gli ingressi e le uscite sono stati ben coordinati, fondamentale vista la grande affluenza. I livelli di sicurezza e organizzazione hanno garantito un flusso regolare, evitando situazioni di emergenza. Un risultato apprezzato sia dagli spettatori sia dagli organizzatori.

La scelta di Caserta, con la Reggia a fare da sfondo, ha dato al concerto un valore speciale per la città e per la musica italiana, confermando Ligabue come uno dei punti di riferimento della scena musicale e culturale nazionale.