Lieve crescita del pil nel primo trimestre 2025 con segnali di ripresa nel settore agroalimentare

Lieve crescita del pil nel primo trimestre 2025 con segnali di ripresa nel settore agroalimentare

Nel primo trimestre 2025 il pil italiano cresce dello 0,7%, trainato da agricoltura e industria, mentre i servizi calano leggermente; aumentano esportazioni agroalimentari verso Stati Uniti, Spagna e Polonia.
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Nel primo trimestre 2025, il PIL italiano cresce moderatamente (+0,7% su base annua), trainato da agricoltura e industria, mentre i servizi calano leggermente. L’export agroalimentare aumenta significativamente, con forte crescita verso Stati Uniti, Spagna e Polonia, mentre le importazioni salgono per l’aumento dei prezzi delle materie prime. - Gaeta.it

Il primo trimestre del 2025 mostra un aumento moderato del prodotto interno lordo, sostenuto soprattutto dall’agricoltura e dall’industria, mentre il comparto dei servizi segna una lieve flessione. Questi dati emergono dal rapporto trimestrale di Creagritrend, elaborato dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, che presenta un quadro dettagliato dell’economia italiana con particolare attenzione all’agroalimentare.

Crescita pil e andamento dei settori principali nel primo trimestre 2025

Nei primi tre mesi del 2025 il pil italiano è salito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questa crescita, benché contenuta, indica una ripresa economica distribuita tra vari settori. Il valore aggiunto dell’agricoltura è aumentato dell’1,4%, mentre l’industria ha registrato un incremento dell’1,2% su base congiunturale. Al contrario, i servizi hanno subito un calo dello 0,1%, indicando una fase di stagnazione in questo comparto.

Questi dati riflettono una crescita trainata dalla produzione agricola e industriale, evidenziando come il settore primario continui a mostrare vitalità. Il lieve decremento nei servizi suggerisce una domanda interna ancora debole o una riorganizzazione delle attività in quel settore. L’andamento differenziato tra i comparti contribuisce a una crescita complessiva contenuta ma stabile.

Tendenze tendenziali del valore aggiunto e investimenti

Osservando l’andamento su base annua, la produzione agricola mantiene livelli stabili senza variazioni significative rispetto al primo trimestre 2024. Invece, l’industria e i servizi segnano aumenti rispettivamente dell’1,3% e dello 0,4%. Questo indica che l’industria continua a rafforzarsi mentre i servizi recuperano lentamente terreno, probabilmente marginalmente influenzati da dinamiche di mercato specifiche.

Gli investimenti fissi lordi sono aumentati dell’1,6% rispetto al trimestre precedente, testimonianza di un risveglio degli investimenti delle imprese. Anche i consumi finali nazionali sono cresciuti, seppur di poco , nonostante una contrazione dell’1,3% della spesa delle famiglie nei beni durevoli. Questa diminuzione potrebbe riflettere una scelta cauta da parte dei consumatori o dinamiche di mercato legate a specifici settori, come l’elettronica e l’automotive.

Performance dell’industria alimentare e bevande

L’industria alimentare ha mostrato segnali robusti, con l’indice della produzione in aumento del 2% tra gennaio e marzo 2025 rispetto allo stesso periodo 2024. Il fatturato è cresciuto del 16% sui mercati esteri e del 5% su quello interno, segnali importanti per la competitività internazionale del settore.

Nel segmento delle bevande si registra un lieve aumento nella produzione e un incremento del 5% nel fatturato estero. Il mercato interno però ha evidenziato una contrazione, suggerendo una dinamica differente tra domanda interna e internazionale. Questi dati testimoniano un’importante spinta all’export, fondamentale per la crescita del settore.

Esportazioni agroalimentari in crescita, importazioni aumentano per prezzi

Le esportazioni agroalimentari crescono del 6,9% nel primo trimestre 2025 rispetto all’anno precedente. Il commercio con i principali paesi partner ha registrato incrementi significativi: +11% verso gli Stati Uniti, +14,8% verso la Spagna e +18,8% verso la Polonia. Tra i prodotti più esportati si evidenziano i lattiero-caseari e la frutta fresca, con incrementi importanti sia in valore sia in quantità.

Le mele hanno aumentato le vendite del 18% in valore e del 20% in quantità, mentre i kiwi hanno segnato una crescita del 27% in valore e del 12,6% su volume. Questi dati confermano un dinamismo del comparto frutticolo destinato all’export. Le importazioni agroalimentari, invece, sono aumentate dell’11,7% rispetto al primo trimestre 2024, a causa dell’aumento dei prezzi di alcune materie prime, come il caffè greggio e il cacao. Si verifica così una maggiore spesa per l’approvvigionamento di commodity essenziali, un fenomeno che potrebbe impattare i costi di produzione interni nei mesi successivi.

Questi numeri mostrano un incontrobilanciato andamento del commercio agroalimentare, dove crescita delle esportazioni e aumento delle importazioni per prezzo si integrano in un quadro economico complesso. Resta da monitorare l’evoluzione dei mercati mondiali e l’effetto sui prezzi delle materie prime.

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