In italia nel 2024 aumentano gli episodi di bird strike con oltre 2600 collisioni registrate

In italia nel 2024 aumentano gli episodi di bird strike con oltre 2600 collisioni registrate

In Italia nel 2024 i bird strike sono aumentati dell’8,36%, soprattutto in fase di decollo; ENAC e università di Torino collaborano per identificare le specie coinvolte e migliorare la sicurezza aerea.
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Nel 2024 in Italia sono aumentati a 2.618 gli incidenti tra aerei e uccelli, soprattutto durante il decollo. Per migliorare la prevenzione, ENAC ha avviato una collaborazione con l’università di Torino per identificare con precisione le specie coinvolte e sviluppare strategie mirate di mitigazione. - Gaeta.it

Tra incidenti aerei spesso sottovalutati, quello della collisione con gli uccelli continua a crescere in Italia. Nel 2024 gli episodi di bird strike, o wildlife strike, sono saliti a 2.618 casi ufficiali, segnando un incremento rispetto all’anno precedente. Questi impatti, sebbene raramente causino danni irreparabili al volo, comportano rischi evidenti per l’incolumità dei passeggeri e per la regolarità dei voli. Gli aeroporti italiani hanno già adottato misure di dissuasione, ma il fenomeno resta difficile da fermare soprattutto per la scarsità di dati sulle specie coinvolte. Per questo motivo è stata avviata una collaborazione scientifica con l’università di Torino, volta a migliorare il riconoscimento delle specie e prevenire nuovi incidenti.

Aumento degli episodi di bird strike in italia durante la fase di decollo

Nel 2024 il numero di collisioni tra aerei e animali ha raggiunto quota 2.618 sul territorio nazionale. L’incremento dell’8,36% rispetto al 2023 riguarda principalmente la fase di decollo, momento in cui i bird strike risultano più frequenti. In questa fase gli uccelli colpiti dalle turbine o che addirittura impattano contro i parabrezza creano le situazioni più critiche. Anche se raramente si presentano conseguenze tali da compromettere direttamente la sicurezza del volo, il rischio rimane concreto. Per legge ogni episodio va segnalato e censito, per monitorare la frequenza e l’entità di questo fenomeno che interessa sia gli aeroplani civili sia quelli militari.

Misure adottate negli aeroporti italiani

Le misure in uso negli aeroporti più grandi comprendono l’uso di falchi addestrati per allontanare gli uccelli, il controllo delle piste con apparecchiature radar e interventi di gestione ambientale mirati a ridurre la presenza di specie pericolose. Nonostante queste precauzioni, oltre il 56% delle specie coinvolte negli incidenti non viene identificato, rendendo difficile l’adozione di strategie mirate. Questo limite nel riconoscimento frena i tentativi di contenere efficacemente i bird strike e aumenta l’incertezza nella gestione del rischio.

Laboratorio universitario per l’identificazione scientifica dei resti e la prevenzione

Per colmare questa lacuna, ENAC ha siglato una convenzione con il dipartimento di scienze della terra dell’università di Torino. Nasce così il primo laboratorio italiano specializzato nella classificazione precisa dei resti animali recuperati dopo gli impatti con gli aerei. L’obiettivo è aumentare l’accuratezza dell’identificazione delle specie, tramite tecniche avanzate che combinano analisi morfologica, esame microscopico e test genetici di dna barcoding.

Il laboratorio si ispira al feather identification lab della Smithsonian Institution di Washington, noto per il suo lavoro dettagliato sulla fauna avicola. Utilizzando materiali raccolti presso gli aeroporti italiani, il centro potrà riconoscere il tipo di animale coinvolto in oltre il 90% dei casi. A guidare il progetto è il dottor Marco Pavia, che riflette l’importanza della ricerca applicata alla sicurezza aerea. Le collezioni scientifiche messe a disposizione, composte da oltre 550 specie di vertebrati europei, assicurano uno spettro di riferimento ampio e affidabile.

Tempistiche e dati per la gestione aeroportuale

I campioni analizzati verranno esaminati entro 30 giorni dal prelievo, così da velocizzare il processo decisionale in ambito aeroportuale. I risultati saranno inseriti in un database strutturato secondo standard internazionali, accessibile a ENAC e ai gestori degli aeroporti per studiare tendenze e pianificare interventi mirati. Claudio Eminente, presidente del bird strike committee Italy, ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un passo avanti decisivo per ridurre i rischi e migliorare le tecniche di mitigazione degli impatti.

La rilevanza della conoscenza scientifica per la sicurezza del volo

Il riconoscimento accurato delle specie coinvolte nei bird strike consente di calibrare con precisione le misure di prevenzione in aree aeroportuali. Sapere quali uccelli o animali frequentano determinate zone aiuta a scegliere i metodi più efficaci per allontanarli o gestire l’habitat circostante. Le tecniche di deterrenza non possono essere uguali per tutti, visto che ogni specie presenta comportamenti specifici e differenti rischi per il traffico aereo.

Supporto decisionale e formazione del personale

Il lavoro del laboratorio supporta quindi le autorità nel prendere decisioni fondate su dati oggettivi, evitando interventi generici o inefficaci. Le informazioni raccolte contribuiscono anche a migliorare la formazione del personale aeroportuale e a potenziare l’attenzione sulle specie più pericolose. La maggior parte degli incidenti si concentra in pochi momenti critici come il decollo, perciò agire tempestivamente sulle specie a rischio può abbattere i numeri degli impatti.

La collaborazione tra istituzioni civili e accademiche apre nuove prospettive nel monitoraggio della fauna e nella gestione della sicurezza aerea, promettendo di ridurre gli episodi di wildlife strike nel prossimo futuro.

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