L'ex governatore durnwalder critica l'ipotesi di un ruolo governativo per la svp e griessmair

L’ex governatore durnwalder critica l’ipotesi di un ruolo governativo per la svp e griessmair

Luis Durnwalder critica l’ipotesi di ingresso della Südtiroler Volkspartei nel governo nazionale, sottolineando l’importanza dell’autonomia e della flessibilità per tutelare la minoranza linguistica altoatesina.
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Luis Durnwalder critica l’ipotesi che la Südtiroler Volkspartei entri in un governo nazionale, ribadendo l’importanza della sua autonomia per tutelare la minoranza linguistica altoatesina. - Gaeta.it

L’ex presidente della provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder, ha espresso un netto dissenso riguardo alle ipotesi di ingresso della Südtiroler Volkspartei in un governo nazionale. La discussione si è riaccesa dopo alcune indiscrezioni sulla possibile nomina di Roland Griessmair, ex sindaco di Brunico, a sottosegretario con delega alle minoranze linguistiche. Durnwalder ha sottolineato come, storicamente, la Svp abbia evitato ruoli diretti in governo, preferendo mantenersi indipendente per salvaguardare gli interessi della minoranza altoatesina.

Il ruolo autonomo della svp nel sistema politico italiano

Luis Durnwalder ha spiegato senza esitazione che la Svp ha costruito il proprio successo proprio evitando di entrare formalmente nei governi centrali italiani. Questo approccio, definito “blockfrei“, significa restare fuori dai blocchi di potere tradizionali, ovvero né allinearsi stabilmente con la maggioranza di destra né con quella di sinistra.

Da oltre vent’anni la Svp ha scelto una posizione di cooperazione esterna, sostenendo iniziative di governo quando utili agli interessi dell’Alto Adige senza però legarsi direttamente a esecutivi nazionali. Durnwalder ha richiamato questa strategia come un elemento chiave che ha permesso alla provincia autonoma di mantenere un equilibrio politico delicato, rispettando la propria autonomia e l’identità linguistica della minoranza tedesca.

Pur non avendo voce ufficiale all’interno del partito al momento, l’ex presidente ha ribadito che la sua presa di posizione si fonda sulle esperienze storiche e su una linea politica consolidata negli anni. La sua opposizione all’ingresso nel governo nazionali deriva anche dall’idea che la maggioranza che garantisce i diritti delle minoranze deve poter essere flessibile e indipendente, un concetto centrale per la Svp.

Precedenti rifiuti a incarichi governativi da parte della svp

Durnwalder ha ricordato che l’alta rappresentanza della Svp ha sempre respinto offerte di incarichi governativi. Ha fatto esempi ben precisi, citando figure come Roland Riz e Karl Zeller, che in passato hanno ricevuto proposte concrete per partecipare a governi nazionali.

In particolare, Durnwalder ha menzionato un episodio con Bettino Craxi, in cui all’onorevole Riz fu offerto addirittura di scegliere il ministero di competenza, testimonianza chiara dell’interesse politico verso la Svp. Tuttavia, l’approccio della formazione altoatesina è sempre stato quello di rifiutare per mantenere una posizione di distacco.

Secondo Durnwalder l’accettazione di un simile incarico avrebbe trasformato la Svp in un partito di maggioranza, perdendo così quella autonomia che le ha permesso di rappresentare gli interessi della minoranza linguistica in modo indipendente e credibile.

L’importanza di una maggioranza flessibile per la minoranza linguistica altoatesina

La posizione di Durnwalder insiste sul concetto che per la Svp è più funzionale sostenere una maggioranza che può cambiare, senza legarsi direttamente a un esecutivo nazionale. Questa strategia mira a garantire una mediazione continua e la difesa dei diritti delle minoranze linguistiche nel territorio altoatesino.

Se la Svp fosse diventata parte integrante di un governo, rischierebbe di perdere strumenti di negoziazione e la capacità di tutelare specificità territoriali. La minoranza tedesca, infatti, si affida a questa indipendenza per mantenere equilibrio e potere contrattuale con Roma.

Questa posizione esprime la volontà della Svp di rimanere una forza politica autonoma, capace di muoversi tra le forze nazionali senza vincoli stretti, conservando così l’identità e gli interessi del proprio elettorato.

Le dichiarazioni dell’ex governatore riflettono un atteggiamento che ha guidato la politica altoatesina per decenni e indicano una linea che la Svp intende seguire anche nei prossimi anni.

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