Lewis hamilton ammette difficoltà con ferrari dopo eliminazione nel gp di ungheria e pole di leclerc

Lewis hamilton ammette difficoltà con ferrari dopo eliminazione nel gp di ungheria e pole di leclerc

Lewis Hamilton esprime frustrazione dopo l’eliminazione nel Q2 del Gran premio di Ungheria, evidenziando difficoltà con la Ferrari e confrontandosi con le prestazioni superiori di Charles Leclerc sull’Hungaroring.
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Lewis Hamilton esprime frustrazione dopo l’eliminazione nel Q2 del GP di Ungheria, mettendo in discussione la sua esperienza in Ferrari di fronte alla brillante pole di Leclerc. - Gaeta.it

Lewis hamilton ha commentato a caldo dopo l’eliminazione prematura nel Q2 del Gran premio di Ungheria. Ai microfoni di Sky ha spiegato il senso del suo team radio, in cui ripeteva “every time, every time”, riferendosi esclusivamente a se stesso. La frustrazione del pilota britannico emergeva chiara, mentre cercava di trovare una spiegazione agli ultimi risultati poco soddisfacenti con la sua Ferrari.

Hamilton non ha nascosto la sua incertezza sulle cause di questa fase difficile con la Rossa. Alla domanda su cosa gli mancasse per migliorare le sue qualifiche, ha risposto con un laconico “non lo so”. Il sette volte campione del mondo ha ammesso di non avere risposte immediate e per questo ha lasciato intendere che forse servirebbe un cambio di guida: “forse bisogna cambiare pilota, perché a quanto pare è possibile portare questa macchina in pole position”. Un chiaro riferimento alla prestazione di Charles Leclerc, che ha conquistato la prima pole della stagione proprio sull’Hungaroring.

Il confronto tra i due piloti della scuderia è stato inevitabile e ha pesato sull’umore di hamilton. Il britannico ha lasciato il circuito con lo sguardo abbassato, visibilmente deluso per come si sta sviluppando la sua esperienza in Ferrari. Un percorso finora lontano dalle aspettative nate nel momento del suo arrivo, e segnato da difficoltà che non sembrano trovare soluzioni immediate.

La delusione di hamilton dopo l’eliminazione nel Q2 del gp di ungheria

Lewis hamilton non è riuscito a superare la fase delle qualifiche nel Gran premio di Ungheria, fermandosi al 13esimo posto e fuori dalla lotta per la pole position. Un risultato che ha fatto emergere una certa frustrazione, specialmente dopo un tentativo che non ha dato i frutti sperati. Ai microfoni di Sky ha ripetuto più volte “every time, every time”, una frase che ha chiarito riguardasse solo se stesso e la propria insoddisfazione.

Hamilton ha spiegato di non avere certezze sulle ragioni di questo calo rispetto al compagno di squadra. Si è dichiarato confuso, dicendo di non sapere cosa gli manchi per tirare fuori la prestazione necessaria. Quei momenti di auto-riflessione hanno confermato una crisi di fiducia, difficile da superare anche con l’esperienza che caratterizza il pilota britannico.

Nonostante le difficoltà, hamilton non ha evitato di riconoscere la portata del risultato ottenuto da Leclerc. La pole position del monegasco sulla Ferrari dimostra che la macchina è performante e potrebbe permettere una lotta per la testa della griglia. Questa considerazione implicita ha reso ancora più difficile la domenica di hamilton, perché ha evidenziato un gap nei confronti del compagno.

Confronto con charles leclerc e le performance in ferrari

Il Gran premio di Ungheria ha mostrato un differenziale netto tra i piloti Ferrari. Charles Leclerc ha centrato la prima pole position stagionale della Rossa sull’Hungaroring, confermando una volta di più la competitività della sua guida. Leclerc ha ottenuto un tempo di rilievo, mettendo in chiaro che la vettura è in grado di lottare davanti.

Questo riscontro mette in rilievo le difficoltà di hamilton, che pur con una monoposto simile non è riuscito a trovare il ritmo per entrare in Q3. La differenza tra i risultati è pesata non solo in termini sportivi, ma anche dal punto di vista psicologico. Hamilton stesso ha evidenziato che, visto il risultato di leclerc, potrebbe essere necessario un cambio di pilota.

Il fatto che il britannico abbia ammesso una possibile sostituzione indica un momento di tensione interna alla scuderia, poiché nella Formula 1 i confronti tra compagni sono sempre sotto i riflettori. Le prestazioni della Ferrari appaiono infatti tutt’altro che insufficienti, ma i risultati di hamilton sembrano distanti dalle aspettative della squadra.

Lo stato d’animo di hamilton e la sua esperienza in ferrari

Dopo la sessione di qualifiche a Monza, hamilton è apparso provato. Lo sguardo abbassato e il tono delle sue parole trasmettono un senso di delusione per un percorso il cui sviluppo non lo soddisfa. Arrivato in Ferrari con grandi speranze, il suo rapporto con la squadra è finora stato segnato da risultati altalenanti e difficoltà a trovare la giusta sintonia con la vettura.

La crisi di prestazioni mette in discussione il futuro del sette volte campione con la Rossa. A 40 anni, hamilton sta affrontando una fase complessa della carriera, con risultati che non ne rispecchiano la fama e il talento. L’ammissione stessa di non sapere cosa manca per migliorare indica una fase di riflessione profonda.

Questo momento è cruciale per capire se la collaborazione tra hamilton e Ferrari potrà rilanciarsi. Le gare che si susseguono, e le prossime prestazioni, determineranno se ci saranno cambiamenti nella line up o strategie diverse per il campione britannico. Al momento, resta un quadro incerto e una pressione non indifferente all’interno del team.

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