Il libro ricostruisce dieci anni di pontificato tra riforme mancate e contraddizioni interne alla Chiesa cattolica
È uscito nei giorni scorsi L’eredità di Papa Francesco, saggio del giornalista e analista politico Americo Mascarucci, edito da Historica – Giubilei Regnani. Il volume arriva a pochi giorni dalla scomparsa del pontefice e propone una riflessione sul significato e sui limiti reali di un pontificato che ha segnato profondamente il dibattito interno alla Chiesa cattolica.
Una riforma annunciata ma mai compiuta
Il pontificato di Bergoglio tra aperture simboliche e continuità dottrinale
Nel libro, Mascarucci analizza il pontificato di Jorge Mario Bergoglio, osservando come le attese di riforma – in particolare dopo la morte di Benedetto XVI – siano rimaste in larga parte disattese. Papa Francesco ha incoraggiato un dialogo aperto su temi sensibili, ma senza modificare in modo sostanziale la dottrina della Chiesa.
Non sono stati introdotti cambiamenti su questioni come il celibato sacerdotale, l’ordinazione episcopale delle donne o il riconoscimento delle unioni omosessuali. Secondo l’autore, si è trattato di un pontificato fortemente orientato alla cura pastorale, ma prudente sul piano delle trasformazioni teologiche.
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Il saggio si concentra anche sulle divisioni interne che hanno attraversato la Chiesa nell’ultimo periodo, soprattutto nel biennio successivo alla morte di Ratzinger. Mascarucci descrive un clima teso, caratterizzato da contrasti tra episcopati, accuse da parte dei settori più conservatori e delusione da parte delle correnti riformatrici.
Francesco, pur avendo introdotto stili comunicativi nuovi e un linguaggio diretto, è stato spesso percepito come un papa che ha rotto i protocolli ma non le regole. Questo ha generato, scrive Mascarucci, un senso di incertezza su quale direzione la Chiesa stia realmente prendendo.
Il futuro della Chiesa dopo Francesco
Il prossimo papa tra continuità e nuove scelte
Nella parte conclusiva del libro, l’autore riflette sull’eredità lasciata da Bergoglio al suo successore. Il nuovo pontefice sarà chiamato a decidere se proseguire lungo il solco del dialogo e del sinodo, o se ricondurre l’istituzione entro una linea più definita e tradizionale.
Mascarucci non propone una tesi definitiva, ma offre una lettura documentata utile a comprendere un passaggio storico delicato per la Chiesa, che resta oggi divisa tra spinte al cambiamento e richiami alla stabilità.