Migliaia di famiglie si sono radunate in piazza san Pietro, a Roma, per celebrare il Giubileo delle famiglie. Nel momento conclusivo della Messa, Leone XIV ha rivolto nuovamente un appello alla pace, sottolineando la sofferenza che la guerra provoca in tante realtà nel mondo. Il Papa ha omaggiato le “piccole chiese domestiche”, dove il Vangelo viene accolto e vissuto ogni giorno, ha ricordato la recente beatificazione di suore martiri in Polonia e ha rivolto un pensiero agli operatori dei media, esortandoli a mantenere un alto livello etico nelle comunicazioni.
Il giubileo delle famiglie tra fede, gioia e sofferenza
Il Giubileo delle famiglie ha rappresentato un momento di incontro e festa in piazza san Pietro, dove sotto il sole primaverile migliaia di persone, dai bambini agli anziani, si sono riunite per celebrare il valore della famiglia. I bambini, liberi di giocare e accarezzati dalle braccia dei genitori, rappresentavano un segno vivo di speranza e continuità. Dall’altra parte, resta forte la consapevolezza del contrasto con le drammatiche situazioni di realtà fragili, come la guerra in Medio Oriente o in Ucraina, dove le famiglie vivono il dolore di perdere i propri cari.
Preghiera al Regina Caeli e invocazione di pace
Con il Regina Caeli, Leone XIV ha chiuso la celebrazione con una preghiera accorata in cui ha chiesto la protezione della Vergine Maria per tutte le famiglie, ma in particolare per quelle provate dal conflitto e dalla sofferenza. Il Papa ha chiesto alla Madre di Dio di sostenere cammini di pace, invitando a non perdere di vista quanto accade anche lontano da questa piazza di festa.
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La testimonianza delle religiose martiri in polonia
Durante l’Angelus, Leone XIV ha ricordato la recente beatificazione avvenuta in Polonia di suor Cristofora Klomfass e delle quattordici consorelle della congregazione di Santa Caterina Vergine e Martire. Queste religiose furono uccise nel 1945 dai soldati dell’Armata Rossa, in un’epoca segnata da odio e persecuzioni contro la fede cattolica.
Coraggio e dedizione delle suore
Nonostante il clima di paura e violenza, le suore continuarono a occuparsi degli ammalati e degli orfani, mantenendo un esempio concreto di dedizione e coraggio. Il Papa ha invitato a rivolgere a queste nuove beate l’intercessione per tutte le religiose impegnate in varie parti del mondo, che offrono la loro vita per la diffusione del messaggio cristiano.
Questo ricordo punta a mantenere viva la memoria delle persecuzioni ma anche della speranza e del servizio, elementi fondamentali per la Chiesa contemporanea. Le esperienze delle martiri polacche confermano come la fede possa resistere anche di fronte alla violenza estrema.
Il ruolo dei media e il rispetto della qualità etica dei messaggi
Nel giorno dedicato alle comunicazioni sociali, Leone XIV ha voluto riconoscere l’impegno degli operatori dei media nel diffondere informazioni e messaggi che possono sostenere le famiglie nel loro percorso educativo. Il Papa ha sottolineato quanto sia cruciale che i contenuti diffusi rispettino criteri etici, evitando messaggi dannosi o fuorvianti.
Importanza della responsabilità dei giornalisti
Ha ricordato con entusiasmo la presenza di tanti bambini e anziani durante l’evento, definendo gli anziani un modello autentico di fede e guida per le nuove generazioni. In questo quadro, i media giocano un ruolo importante nel veicolare valori e nel supportare le famiglie, alle prese con le sfide di un mondo complesso e spesso diviso.
L’invito rivolto ai giornalisti e agli operatori delle comunicazioni sociali è quello di prestare attenzione alla responsabilità che comporta diffondere notizie e storie. Migliaia di persone, ha detto il Papa, mettono la loro fiducia nel racconto che arriva attraverso radio, tv, stampa e web. Così il messaggio della qualità etica diventa un appello per costruire un’informazione più attenta e rispettosa della realtà.
Le celebrazioni in piazza san Pietro hanno messo a fuoco diverse dimensioni della vita contemporanea, intrecciando momenti di festa con riflessioni sulla pace, il sacrificio delle beatificate e il valore di un’informazione consapevole. Sullo sfondo resta il racconto della famiglia, luogo primario dove si costruiscono relazioni e si trasmettono valori.