La 82ª Mostra del Cinema di Venezia ha chiuso con un doppio riconoscimento: il Leone d’oro è andato a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmush, mentre il Leone d’argento è stato assegnato a The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania. Alberto Barbera, direttore della Mostra, ha commentato i risultati e l’atmosfera tra i giurati, chiarendo le dinamiche alla base delle scelte e le condizioni di lavoro della commissione.
La motivazione dietro i premi principali della 82ª edizione
Alberto Barbera ha spiegato in che modo la giuria abbia tenuto in considerazione sia l’aspetto cinematografico che il contesto storico e sociale. Il Leone d’oro a Jim Jarmush si lega a una valutazione legata strettamente allo stile filmico e al valore artistico dell’opera. Parallelamente, The Voice of Hind Rajab ha raccolto attenzione per il suo legame con lo “zeitgeist”, cioè lo spirito del tempo, e in particolare per la questione di Gaza, tema forte nello scenario politico globale.
Secondo il direttore della Mostra, la giuria ha preso una decisione che bilancia contenuti espressivi e sensibilità sui fatti contemporanei. Ha sottolineato che il dibattito è stato lungo, ma accompagnato da un ampio consenso tra i giurati, che hanno portato avanti un confronto civile e approfondito. La varietà dei riconoscimenti sottolinea dunque un’attenzione sia alle qualità formali, sia alla dimensione sociopolitica raccontata attraverso i film.
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Smentite sulle tensioni interne alla giuria
Circolavano voci su possibili dissensi o proteste interne alla giuria riguardo alla scelta del Leone d’oro, ma Barbera ha risposto nettamente negando tali indiscrezioni. Ha ribadito che nessun giurato ha manifestato disaccordi in modo problematico e che il rapporto tra i membri è sempre stato basato su un dialogo rispettoso.
Il clima di lavoro è stato definito sereno nonostante gli inevitabili confronti sulle opere in concorso. La giuria ha scelto di attendere un confronto pacato per giungere a decisioni condivise, evitando contrasti inutili o tensioni evidenti. In questo senso, Barbera ha chiarito che le discussioni hanno mantenuto toni civili e costruttivi, elementi fondamentali in un contesto come una manifestazione cinematografica di questa portata.
I piani per il futuro e il ruolo di barbera nella direzione
Alberto Barbera ha affrontato anche la sua posizione personale in vista del prossimo bando di direzione, con scadenza nel 2026. Ha scartato l’ipotesi di un rinnovo biennale dopo la conclusione del suo mandato attuale. Barbera ha espresso che al momento la sua concentrazione è rivolta esclusivamente alla preparazione della Mostra del Cinema 2025, con l’obiettivo di mantenere il livello qualitativo conseguito anche quest’anno.
Questa dichiarazione mette in luce come, nonostante l’esperienza e la guida riconosciuta, il futuro della direzione non dipende da mere considerazioni personali ma sarà oggetto di valutazioni separate. Tutta l’attenzione è indirizzata al lavoro immediato, dunque, e non a progetti di continuazione preventiva. Barbera mostra così un atteggiamento pragmatico e focalizzato sui prossimi appuntamenti della Mostra.