A Napoli si è recentemente svolta la tappa della campagna itinerante di Legambiente intitolata “Città2030, come cambia la mobilità“, una mobilitazione che mira a sensibilizzare il pubblico sulla necessità di adottare pratiche di mobilità sostenibile. L’iniziativa è stata promossa con l’intento di rendere le città più vivibili e sicure, e ha coinvolto non solo i volontari dell’associazione, ma anche cittadini e varie associazioni locali.
Il flash mob in Piazza Dante
Questa mattina, in un clima di grande partecipazione, un gruppo di attivisti e cittadini ha preso parte a un flash mob in Piazza Dante. Il luogo, noto come uno dei nodi nevralgici del traffico napoletano, è stato scelto per chiedere il ripristino della Zona a Traffico Limitato . Con il messaggio di “meno auto e più trasporto pubblico“, i manifestanti hanno voluto sottolineare l’urgenza di adottare misure più severe per limitare l’uso delle automobili, contribuendo così a un ambiente urbano più sano.
Le parole d’ordine degli organizzatori si uniscono a un desiderio più ampio di trasformare la mobilità in città, spingendo per politiche che incentivino i mezzi di trasporto collettivo e le soluzioni green, come la bicicletta e la mobilità pedonale. Il flash mob ha dato voce a una comunità desiderosa di un cambiamento significativo nel modo in cui si muove e vive la città.
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Napoli e l’allerta Mal’Aria
Legambiente ha sottolineato che Napoli è ancora lontana da standard di qualità dell’aria accettabili. Secondo i dati raccolti, la centralina di monitoraggio dell’Ospedale N. Pellegrini ha registrato nel 2024 ben 57 giorni in cui i livelli di PM10 hanno superato il limite previsto, fissato a 35 giorni. La situazione è preoccupante, considerando che la concentrazione media giornaliera non dovrebbe superare i 50 microgrammi per metro cubo.
Con l’approssimarsi del 2030, anno in cui entrerà in vigore una nuova direttiva sulla qualità dell’aria, Legambiente ha evidenziato che Napoli ha solo cinque anni per ridurre le attuali concentrazioni di PM10 del 29%. Il compito non è semplice e richiederà un’implementazione efficace di politiche antinquinamento, misure per la mobilità sostenibile e una profonda trasformazione degli spazi urbani.
L’emergenza inquinamento e il parco auto di Napoli
Non si tratta solo di PM10. Napoli è in cima alla classifica per il taglio necessario di NO2, con un obiettivo di riduzione del 50% entro il 2030. Questo dato è emblematico della situazione critica, in cui le emissioni legate alla combustione dei motori a diesel hanno raggiunto livelli allarmanti. Nei dati recenti, si evidenzia un parco circolante di ben 168.957 autovetture alimentate a diesel, rappresentando il 30,5% dell’intero parco auto in città.
Il panorama attuale è una testimonianza delle sfide che Napoli deve affrontare nel percorso verso una mobilità più verde. Con la necessità di ridurre drasticamente le emissioni, è chiaro che si rende urgente un’azione coordinata tra istituzioni e cittadini per promuovere cambiamenti concreti e duraturi. La campagna di Legambiente punta a sensibilizzare l’opinione pubblica affinché si attivino mobilitazioni concrete e scelte politiche a favore di un futuro più sostenibile, in cui le città possano beneficiare di un’aria più pulita e di una vita urbana più serena.