Le vie del cibo della lunga vita: ad agrigento la tradizione dei sicani celebra longevità e sapori unici

Le vie del cibo della lunga vita: ad agrigento la tradizione dei sicani celebra longevità e sapori unici

Alla piazza Pirandello di Agrigento, il 78° Congresso Nazionale Assoenologi ha valorizzato i prodotti dei monti sicani e la dieta mediterranea come chiavi della longevità, con il sostegno di istituzioni e università.
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A piazza Pirandello ad Agrigento si è svolto il 78° Congresso Assoenologi, dedicato al legame tra cucina tradizionale dei monti sicani e longevità, valorizzando prodotti locali e la dieta mediterranea come chiavi di salute e sviluppo territoriale in vista di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. - Gaeta.it

Alla piazza Pirandello di Agrigento si è acceso un evento dedicato a scoprire i legami tra cucina tradizionale e lunga vita. Durante il 78° Congresso Nazionale Assoenologi, i partecipanti hanno assaggiato prodotti tipici della zona dei monti sicani, conosciuta per l’elevato numero di anziani longevi. La manifestazione ha avuto ospiti di rilievo come il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e vari assessori regionali, confermando l’importanza di questa iniziativa inserita nel programma di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.

Il progetto le vie del cibo della lunga vita e la dieta mediterranea sulle tavole sicane

Il progetto “Le vie del cibo della lunga vita” vuole mettere in luce l’influenza positiva degli alimenti tradizionali sicani sulla salute e l’aspettativa di vita. finanzato dall’assessorato regionale all’agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, il programma punta a valorizzare quei prodotti riconosciuti per la loro capacità di contribuire a una vita duratura e di qualità.

Contributo di giovanni panepinto

Giovanni Panepinto, presidente della S.MA.P. , ha sottolineato come nella zona dei monti sicani sia comune incontrare persone molto anziane, tutte legate a uno stile di vita basato sulla dieta mediterranea. Questa tradizione alimentare, ricca di ingredienti naturali e locali, sembra essere il segreto dietro al benessere e alla longevità del territorio. Il progetto non si limita alla promozione gastronomica ma vuole anche raccontare attraverso il cibo storie di longevità e salute che possono diventare un modello per altre regioni.

La presenza di figure istituzionali e di rappresentanti del settore agricolo ha dato un’ulteriore spinta all’iniziativa, mostrando interesse per il rapporto tra tradizione alimentare e salute pubblica. Questi aspetti sono oggetto di un’attenzione crescente, soprattutto in un’epoca in cui le malattie croniche legate all’alimentazione sono in aumento.

San giovanni gemini: dati sorprendenti sulla longevità in un piccolo comune sicano

Il comune di San Giovanni Gemini, situato tra le colline dei monti sicani con circa 7.500 abitanti, è al centro di questo fenomeno di longevità. Durante la presentazione sono stati illustrati numeri concreti: si contano 522 persone tra ottantenni e novantenni, 119 nonagenari e ben 6 ultracentenari. Questi dati non sono comuni nel resto dell’Italia, anzi attestano un record significativo e stabile nel tempo.

Parole del sindaco dino zimbardo

Il sindaco di San Giovanni Gemini, Dino Zimbardo, ha evidenziato che la maggior parte di queste persone longeve è di sesso femminile. Le età superano i 100 anni in modo abbastanza frequente, cosa che in città molto più grandi è un’eccezione. Il ritorno a uno stile di vita semplice, legato alla natura e a un’alimentazione equilibrata, spiega in parte questa longevità.

A livello locale, questa realtà rappresenta anche un’occasione per rafforzare la comunità, valorizzare tradizioni culturali e alimentari e offrire un’immagine autentica a chi visita il territorio. Le storie di chi ha raggiunto età avanzate, grazie a una routine giornaliera fatta di attività all’aperto e alimenti genuini, sono un esempio concreto del legame tra ambiente, cultura e salute.

Specialità gastronomiche e il ruolo dei prodotti locali nella valorizzazione dei sicani

Durante l’evento di Agrigento, i vini autoctoni si sono affiancati a un’ampia selezione di prodotti tipici dei monti sicani. Formaggi pecorini, ricotta fresca, pane realizzato con grani antichi siciliani e specialità come il macco di fave hanno raccontato sapori antichi. I crostini di caciocavallo e fiore sicano, con miele locale, insieme alle tradizionali ‘mpignulate sicane, hanno mostrato l’attenzione a preservare ricette di una volta.

Non è mancato l’olio extravergine d’oliva IGP Sicilia, espressione del territorio, con particolare rilievo per il prodotto di Lucca Sicula. Il sindaco Salvatore Dazzo ha richiamato l’attenzione sull’importanza dell’olio nella cucina locale, elemento centrale per la qualità e la bontà dei piatti.

Vitto d’eccellenza anche le pesche di Bivona IGP e le arance di Ribera DOP, veri simboli della ricchezza agrumicola siciliana. La pasticceria locale ha concluso la degustazione, mettendo in luce dolcezze nate da una tradizione che fa leva su ingredienti semplici e genuini.

L’evento ha inserito la gastronomia siciliana al centro di una cultura riconosciuta anche a livello europeo, come testimoniano le designazioni di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 e della Sicilia come Regione Europea della Gastronomia nello stesso anno.

Sviluppo locale e prospettive future tra imprese, università e consorzi territoriali

Il percorso aperto dalla manifestazione di Agrigento mira a coinvolgere i comuni dei monti sicani nel racconto della loro identità attraverso i prodotti alimentari. La S.MA.P., storica promotrice dello sviluppo locale da 25 anni, coordina 140 imprese, tra cui 40 caseifici, integrate da una rete che unisce enti pubblici e privati.

Partnership fondamentali per la valorizzazione del territorio

Tra i partner si trovano il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo, il GAL Sicani e il Distretto Turistico Valle dei Templi. Accanto a questi, importanti consorzi di tutela guidano la valorizzazione di prodotti come l’arancia di Ribera DOP e l’olio extravergine di oliva IGP Sicilia. La cooperativa agricola Zootecnia Tumarrano completa questa rete, che punta su tradizione, qualità e territorialità.

Il programma di eventi che seguirà attraverserà sagre storiche e nuove manifestazioni. L’obiettivo è rendere il territorio un punto di riferimento per turisti e operatori del settore, offrendo nuove opportunità economiche basate sulla riscoperta dei sapori e delle storie antiche.

Alle porte del 2025, iniziative di questo tipo accendono i riflettori su realtà locali poco conosciute, offrendo nuove chiavi di lettura per turismo e economia agricola. Il territorio dei sicani mette in gioco la propria identità con un legame forte tra passato e presente, cultura e natura.

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