Il consumo di patate in Italia continua a segnare numeri significativi, con una crescita dell’interesse da parte dei consumatori verso la qualità, l’origine e le pratiche sostenibili legate a questo alimento. Un’indagine condotta a fine 2024 su oltre 6.500 italiani ha evidenziato come la patata resti uno degli alimenti più presenti nelle case, mentre cambiano le priorità e le richieste di chi fa la spesa.
L’abitudine al consumo di patate tra gli italiani
Nel novembre 2024, una ricerca nazionale ha registrato che il 39% degli italiani mangia patate mediamente una volta a settimana, mentre il 32% lo fa più volte durante la settimana. Un dato che conferma l’importanza di questo tubero nella dieta quotidiana, nonostante le nuove mode alimentari.
Questo consumo stabile e diffuso mostra come le patate non siano solo un ingrediente base, ma anche un prodotto al centro di abitudini consolidate. Il mercato si rivolge a un pubblico vasto, dagli anziani alle famiglie fino ai giovani, tutti accomunati dalla ricerca di alimenti pratici e dal costo accessibile.
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Motivazioni dietro la scelta alimentare
Inoltre, l’indagine include anche un’analisi delle motivazioni dietro questa scelta alimentare. Tra gli aspetti più considerati resta il rapporto qualità-prezzo, dichiarato importante dal 34% degli intervistati. Ma non è l’unico fattore: la provenienza delle patate da paesi europei interessa il 32,5% dei consumatori, mentre il 23,4% si informa sulla tipologia specifica del tubero acquistato.
La crescente attenzione alla sostenibilità e alle certificazioni
Negli ultimi anni, e in particolare nel 2024, l’interesse verso la sostenibilità ha guadagnato terreno tra chi acquista patate. La ricerca sottolinea che il 39% degli italiani prenderebbe in considerazione l’acquisto di patate dotate di certificazioni ambientali. Questo dato è in aumento del 8% rispetto all’anno precedente.
Non solo le certificazioni, ma anche la richiesta di informazioni precise si fa più pressante: il 33% degli intervistati vorrebbe conoscere dettagli nutrizionali più esaustivi sulle patate, con un incremento del 15% rispetto al 2023. Inoltre, il 18% esprime il desiderio di ricevere notizie più chiare sulle pratiche di produzione sostenibile adottate nelle filiere di produzione.
_Questi numeri indicano una crescita della consapevolezza tra i consumatori, che iniziano a collegare la qualità del prodotto anche alle modalità con cui viene coltivato._ La domanda di trasparenza si fa più pressante, con un ruolo chiave per le campagne informative e la comunicazione che unisce aspetti ambientali e sociali.
Il livello di informazione e gli aspetti emergenti tra i consumatori
L’indagine mette in luce anche lo stato della conoscenza delle pratiche sostenibili da parte del pubblico. Ben il 24,5% dichiara di essere ben informato sulle strategie europee adottate per un’agricoltura più sostenibile, con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il 43,5% degli italiani riconosce di avere poche informazioni su questi temi.
Questa doppia realtà mostra un pubblico diviso tra chi segue con attenzione il tema e chi invece rimane ancora disorientato o poco coinvolto. In quest’ottica, l’88% degli intervistati si è detto favorevole all’idea di una campagna informativa dedicata alla filiera europea delle patate, per aumentare la conoscenza e la fiducia del consumatore.
Sensibilità emergenti tra i consumatori
Tra le sensibilità emergenti spiccano la conservazione della biodiversità, che interessa il 25,6% degli italiani con un aumento del 13%. L’impegno verso la riduzione dello spreco alimentare rimane fermo intorno al 23,5%, segnale di una crescente attenzione ai problemi legati alla gestione delle risorse.
La produzione di patate in europa nel 2023 e il ruolo dei principali paesi
Sul fronte produttivo, dati Eurostat indicano che nel 2023 l’Europa a 27 ha prodotto circa 48,5 milioni di tonnellate di patate, destinati sia al consumo fresco sia all’industria di trasformazione. Questo volume sottolinea la consistenza del settore patatico europeo e il suo peso nell’agricoltura continentale.
Tra i maggiori produttori si trovano Germania, con il 24% del totale, seguita da Francia , Paesi Bassi , Polonia e Belgio . Questi paesi rappresentano la spina dorsale della produzione europea, fornendo una parte consistente del mercato interno e delle esportazioni.
La posizione di leader della Germania e della Francia nel settore ribadisce l’importanza di una filiera consolidata, capace di rispondere alla domanda con prodotti che devono però rispettare criteri di qualità e sostenibilità indicati anche dalla crescente attenzione dei consumatori.
_Il quadro che emerge evidenzia un settore in continua trasformazione, dove la qualità del prodotto e l’impatto ambientale non sono più temi secondari, ma veri e propri elementi di valutazione per il consumatore._ Le patate restano così un alimento centrale, ma con nuove sfide legate al futuro della produzione e della distribuzione.